Header Ads


2 gennaio 2012: gambizzato Francesco Bianco, reloaded

 

La notizia la ha lanciata Gabriele Adinolfi: due colpi alle gambe, uno al polso., è fuori pericolo. Non ci sta pezzo della storia della destra radicale romana che non lo abbia visto protagonista, dalla fondazione dei Nar a Movimento politico e fino alle iniziative di solidarietà e in ricordo dei caduti.
Questa la prima notizia scritta stamattina, da casa, in assoluto affanno, appena svegliato da uno dei collaboratori del blog che mi ha avvertito dell'attentato, usando per la prima volta il tablet per aggiornare i contenuti del blog . Non avevo neanche guardato la mia pagina di fb in cui uno dei sodali di Bianco in "Nessuno resti indietro", già ieri sera annunciava il ferimento.
Da qualche ora, invece, ho tutti gli elementi per scrivere il pezzo che il fatto in sé meriterebbe ma non mi decido. Perché normalmente, consumati gli scarni particolari di cronaca, ogni pezzo della sua storia è stato riesumato per rivoltarglielo contro, per congetturare, per insinuare.
Ora neanche un paranoico di genio può ipotizzare che Bianco sia stato ferito ieri sera perché coinvolto nella parentopoli Atac o perché sulla sua bacheca di facebook sono state scritte battute pesanti contro Pacifici e gli studenti in lotta (comportamento oltretutto severamente sanzionato dall'azienda con la sospensione dal servizio): anche perché gruppi di autodifesa ebraica o giustizieri anti-clientelismo non mi risultano attivi in questo Paese.
Oppure perché la mattina del 22 dicembre 2000, prima di farsi scoppiare un "bombone" da stadio tra le gambe davanti al portone del 'Manifesto' Andrea Insabato era passato a salutare Francesco Bianco alla sua edicola. Cosa che faceva tutti i giorni.
Oppure, per finire in crescendo, perché Bianco, ferito a Tivoli, abita a Guidonia, nelle cui compagne, quindici mesi fa, è stato ammazzato l'ex pentito nero Sergio Calore.
Eppure di queste e altre storie è toccato leggere e quindi alla fine mi toccherà raccontarla bene la biografia di Francesco Bianco, che è figura esemplare di un certo fascismo proletario del Sud...

Fin qui il post di Fascinazione del 3 gennaio 2012. Grazie a intercettazioni casuali (sotto controllo era un interlocutore napoletano di Bianco, anche egli ex dirigente di Forza nuova, per tutt'altre faccende) gli investigatori si orientano sullo scontro in atto nella fascisteria romana sulla gestione dell'imminente anniversario di Acca Larentia. Bianco, esponente di punta di una rete di solidarietà militante, "Nessuno resti indietro" si è "tozzato" sulla bacheca di Gabriele Adinolfi con Carlo Giannotta, che gestisce la sezione martire e ha solidi legami con CasaPound. Il sospettato viene ben presto arrestato e abbastanza velocemente anche prosciolto e scarcerato. E il fatto finisce così. Giannotta è scomparso nell'aprile 2019. E a conferma della volatilità di certi rapporti e posizionamenti dell'ambiente a rendergli omaggio, nel secondo anniversario, è Giuliano Castellino, all'epoca leader romano di Forza nuova.
A Francesco Bianco Fascinazione ha dedicato decine di post. Qui ne riportiamo qualcuno

13 commenti:

  1. galera a vita a questi parassiti altro che impieghi ATAC

    RispondiElimina
  2. Solidarietà, tentano di distogliere la gioventù dai veri nemici del popolo.

    RispondiElimina
  3. Solidarietà a Francesco!
    Davide Pirillo

    RispondiElimina
  4. sarà il solito regolamento di conti tra malavitosi, nella roma sicura di alemagno...

    RispondiElimina
  5. I "sinistri" hanno sposato in pieno la teoria proposta da un noto politico democristiano...

    "A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina".

    RispondiElimina
  6. Da quando Tivoli è stata annessa alla "roma sicura di alemagno" ??

    Paolo

    RispondiElimina
  7. Malavitoso?? voglio ricordarle che Bianco non commette reati dal 1981,detto questo sto provvedendo a querelarla! signor alpha male

    RispondiElimina
  8. Piena solidarieta' e auguri di pronta guarigione a Francesco.
    Fabrizio

    RispondiElimina
  9. "Onomatomania": questo è il mantra mentale che caratterizza la psiche degli antifascisti di mestiere.

    RispondiElimina
  10. Solita minestra riscaldata da parte degli antifa. Avete stufato, veramente. Solidarietà a Bianco.

    GC

    RispondiElimina
  11. Ignoriamo sti imbecilli.
    Tanto ormai ripetono a pappagallo le solite cose.


    Solidarietà a Francesco.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.