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16-18 settembre 1982: la Falange e i fascisti filoisraeliani


Tra il 16 e il 18 settembre 1982 si consumava il massacro dei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila. Venendo meno agli impegni presi all’atto del ritiro delle milizie dell’Olp da Beirut, l’esercito israeliano non assicurava la sicurezza dei campi e permetteva alle milizie falangiste di effettuare il massacro di un ancora imprecisato numero di palestinesi.
Nella destra radicale dell’epoca, a partire dalla leadership intellettuale di Freda e alla forte connotazione antisionista di Lotta di popolo, si era consolidato un forte atteggiamento filopalestinese. 
Attitudine clamorosamente contraddetta dalla scoperta, nel quadro di un’attività di depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna, della presenza di decine di militanti del Fuan triestino e romano e di Terza posizione nei campi della Falange nell’agosto 1980. Il colonnello Giovannone, per coprire l’omicidio dei giornalisti Toni e De Palo, scomparsi in territorio palestinese, costruì una finta pista internazionale per Bologna, accreditando l’idea che la strage fosse il prodotto di un complotto ideato nelle strutture di addestramento delle milizie cristiane.
Alcuni militanti erano invece dichiaratamente antislamici. Così ad esempio Marco Affatigato che, prima delle stragi di Ustica e di Bologna, in cui fu tirato in mezzo perdendo la copertura, era infiltrato dai servizi segreti francesi in un reseau internazionale khomeinista, a cui afferivano anche gruppi delle guerriglie nazionaliste europee (baschi, irlandesi).
Affatigato ha ricordato la sua esperienza nei campi della Falange (che è di qualche anno prima, nella fase della prima guerra civile) in uno status su Facebook, rivendicando un ruolo attivo nei combattimenti, e ha integrato le informazioni replicando con brutale franchezza a un commento polemico verso la sua scelta:
“In questo periodo negli anni 75-76-77 alcune centinaia fra Tedeschi, Francesi, Italiani, Spa¬gnoli e Croati, in rappresentanza della Gioventù Nazionale Europea, si battevano al fianco dei camerati della Falange Libanese di Bachir e Pierre Jemayel contro il tentativo palestinese di impossessarsi del Libano. Ma lì sulle barricate improvvisate con automobili e detriti, ci sentivamo di vivere l’epopea dei ragazzi Francesi della “CharleMagne”, ultimi a lasciare il Bunker di Berlino fischiettando “Le Chant du Diable”, dove avevano combattuto non per la Germania ma per un’Europa Cristiana e Bianca unita contro il bolscevismo. Il mio pensiero , in questo momento di ricordi, tristi ricordi, va a quei camerati della Gioventù Nazionale Europea , sconosciuti ai più, che hanno dato la loro vita volentieri per i loro (e nostri) Ideali di ieri come di oggi .....
Chi mi ha mandato lì ? ..me stesso, dopo un soggiorno di sei mesi in Inghilterra e di due mesi in Belgio dove ho conosciuto camerati che andavano in Libano ...quindi "nessun maestro occulto" ;
Come ci sono arrivato .......via terra e passando qualche frontiera ;
Per quanto riguarda Pierre (padre) e Bachir (figlio) Jemayel ...ti rimando a guardare su internet ...magari riesci a trovare anche l'intervista che feci a Pierre che fu pubblicata poi da "L'Uomo Qualunque" con la quale si spiegava perché il Libano era la difesa dell'Occidente, già all'epoca, contro l'invasione islamica”
.

Affatigato non era del tutto isolato. Tra i teorizzatori di una posizione filoisraeliana, in nome di una logica di baluardo dell’Occidente c’era anche l’uomo del colpo alla nuca, Walter Sordi, il capo litigioso e megalomane della banda più scalcagnata dei Nar, i Walter’s boys. Che per una coincidenza assolutamente significativa finiva la sua latitanza e cominciava la sua collaborazione giudiziaria proprio il 17 settembre di 28 anni fa.

14 commenti:

  1. Le simpatie della "destra" per Israele sono sempre state più diffuse e più profonde di quanto si possa pensare.

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  2. C'è maggiore documebtazione scritta sull'esperienza tra le file dei cristiano maroniti?
    Ne ho sempre sentito parlare, ma non sono mai riuscito ad approfondire.

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  3. Credo che si debba distinguere tra il filosionismo come esplicito appoggio e sostegno allo Stato d'Israele, e questo caso, in cui l'appoggio andava sì ai falangisti alleati d'Israele, ma per consonanza ideologica e religiosa, di contro all'islamizzazione del Libano. La convergenza tra falangisti e israeliani si deve all'islamismo, in base alla famosa massima: "il nemico del mio nemico è mio amico".

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  4. Bhè diciamo che il periodo era molto abbastanza complesso. Il Libano era un casino.

    Sciti e Sunniti si cannonegiavano allegramente, entrambi erano schierati contro i Drusi di Jumblat, la Siria appoggiava ed armava contemporaneamente le milizie Cristiano Falangiste di Gemayel ed i militanti palestinesi della fazione anti-olp e in tutto questo Israele mescolava allegramente nel torbido ...

    Tantè che in alcune morti di personalità e miliziani cristiani maroniti non è detto che non ci sia stata proprio la mano della stella di David. Non stò parlando di Obeika e GeaGea ma proprio di "Basir Gemayel".

    Comunque è perfettamente vero che molti militanti furono addestrati nei campi maroniti e combatterono nella falange.

    Tra questi sicuramente Alessandro Alibrandi.

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  5. Io ho un perfetto, angosciosissimo ricordo di una manifestazione nazionale pro Palestina nel 1976, nella fase della prima guerra civile libanese. Il leit motiv era Tell al zataar [campo profughi oggetto di un altro massacro] l'ha scritto nella storia rivoluzione fino alla vittoria. Tempo dopo mi ha fatto molto male - ero una persona semplice - scoprire che i boia erano stati i siriani e non i flangisti

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  6. Questo non assolve chi ha debordato dalla retta via. Chi si è reso colpevole di deviazioni, collaborazioni con il nemico,degli avventurieri al soldo di chi pagava meglio, vada messo alla gogna, anche oggi.Nessuna deviazione, nessuna collaborazione. Gli strumenti culturali, le esperienze politiche di militanza, già allora esistevano mi riferisco alla Jeune Europe di Jean Thiriart.Sosteneva Stalin che le purghe periodiche del partito, cui spesso faceva ricorso, facevano bene al partito stesso...

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  7. 'Tantè che in alcune morti di personalità e miliziani cristiani maroniti non è detto che non ci sia stata proprio la mano della stella di David. Non stò parlando di Obeika e GeaGea ma proprio di "Basir Gemayel".'

    Bashir Gemayel era, infatti, un agente della stella di david. Con la sua morte, la famiglia di Toni Franjeh venne vendicata.

    Sarebbe interessante saperne di più di questi 'giovani europei nazionalisti' che combattevano per sion e per zio sam contro Arafat e la sinistra libanese (nasce lì la spassosa teoria fallaciana dell'Islamo-comunismo?)
    Soprattutto, come arrivarono sulle lande libanesi, graditi ospiti del Kataeb falangista, alleato con Israele. Che ruolo vi avranno avuto, in tutto ciò, i notori legami MSI-Mossad? Che continuano ad operare tutt'oggi (Gianfy Fini).

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  8. Bhè la spassosa teoria fallaciana arriva quasi 20 anni dopo, quando cadono le torri/falliche a New York a poca distanza dall'edulcorato attichetto di Manhattan della nostra imborghesita scrittrice, le famosi torri/falliche preferite dalla emancipata ed ex-comunista/femmista Oriana Fallaci, che rimane traumatizzata dall'evento/evirazione.

    E non parla di Comunismo-Islamismo, ma per l'appunto con Colletti e Ferrara ed altri ex-maoisti parla di "Islamismo=Fascismo".

    Comunque è vero che dei giovani anarco-nichilisti alla fine degli anni 70' ( piu' che che "nazionalisti europei" alla Trhriart ) in quella fase, abbiano combattuto dalla parte sbagliata, ma prescindendo completamente dalla strane alleanze in Terra Libanese.

    Ma non è detto che siano stati appoggiati e finanziati direttamente da Israele per questa non-difficile coscrizione.

    E' vero tuttavia che la destra falangista aveva forti legami con il MSI in Italia, ma non per forze regge la proprietà transitiva MSI=MOSSAD=FALANGE.
    Il passaggio poteva eseere semplicemente MSI=FALANGE.

    Sarebbe invece interessante indagare tutti i resau " della camera di compensazione di Hyperion a Parigi" , centro nevralgico di tutta l'estrema sinistra europea, questi si etero-diretti e infiltrati pesantemente dal Mossad , spesso anche in funzione anti-americana, oltrechè anti-palestinese e perchè no anti-fascista ...

    Nella storia di quegli anni , niente è semplice ed è tutto molto complesso.

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  9. Purtroppo noto che non c'e' un'informazione completa sulla presenza di elementi italiani, di varia estrazione, in teatri esteri quali Libano,paesi dell'America del sud o Africa,dagli anni '60 agli anni '80. Sul Libano per esempio persiste un certo alone di mistero, ormai sono passati molti anni, sarebbe interessante avere maggiori particolari perchè è un argomento interessantissimo. Cmq la presenza italiana è stata molteplice ma su certi argomenti come detto prima rimane sempre una coltre abbastanza spessa, il motivo non lo comprendo. Gli italiani sono stati praticamente ovunque dall'Angola al Venezuela passando per vari altri paesi. Ci vorrà forse ancora tempo...

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  10. Ero molto giovane all'epoca, se non ricordo male era il 79, e ritenevo che in Libano potesse rappresentare l'occasione per il beau geste, la bella morte di cui leggevo nei miei libri d'adolescente. Incontrai in occasione di un simposio di formazione politica dei quadri del Fronte, un giornalista free lance triestino al quale chiesi come arrivare in Libano. Disse a me e ad altri camerati che erano con me, che dovevamo darci da fare in Italia dove serviva il nostro impegno e le nostre giovani energie.
    A distanza di tanti anni, ancora apprezzo quel gesto: saremmo potuti essere facile carne da macello ed invece non fummo mandati allo sbaraglio. In quella stessa occasione, il Gianfry fece rimuovere tutte le croci celtiche, rune ed ogni altro riferimento "non conforme"...ma questa è un'altra storia...

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  11. http://www.youtube.com/watch?v=iho-mDdRFQ8

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  12. Ragazzi, qui ci stiamo scordando di due cose fondamentali, la prima oltre che in tutte le parti del mondo noi Italiani siamo stati in Rhodesia e Rwanda, ma nessuno sta ricordano che la Falange fu messa alle strette dal governo Italiano e cacciarono dall'oggi al domani tutti gli Italiani presenti, meno quelli 4 che si erano distinti e che facevano parte dell'elitè dei Guardiani del Cedro.
    Io onoro tutti i caduti della Falange.
    Israele...........bhe questa è una cosa a parte.

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  13. ero un ragazzino all'epoca ... ricordo un'iniziativa del FdG di Trieste, sponsorizzata dal periodico "Dissenso", denominata "Natale sotto i Cedri", che consisteva nel raccogliere aiuti per i Cristiani del Libano ... e c'era tanta simpatia di tutta la sezione di Via Paduina per i Falangisti, che consideravamo dei camerati nonostante l'alleanza con Israele ... da aggiungere i reportages di "Dissenso" che parlavano di come i palestinesi si addestrassero nei campi comunisti della Cecoslovacchia, assieme alle nostrane BR ... non c'era dubbio su chi fosse il nostro simile, al di là delle alleanze tattiche ...

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  14. http://www.youtube.com/watch?v=6aef0ExLe-o

    aquile, croci celtiche, saluti romani
    che strani questi amici di Israele
    mi ricordano qualcuno

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