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Nove anni dopo, Breivik. L'autore dell'omicidio di massa in Norvegia? Un conservatore cristiano

Norvegese, di destra e anti islamico  il ritratto dell'attentatore di Utoya
Questo è il primo post pubblicato da fascinazione su breivik e il doppio attacco alla Norvegia (bomba a Oslo, omicidio di massa a Utoya), la mattina del 23 luglio 2011

(umt) Sono ancora tantissimi gli interrogativi aperti sull'attacco alla Norvegia che si è consumato con modalità eccezionali e straordinaria intensità. A prendere per buone le affermazioni della polizia che colloca sulla scena dell'attentato dinamitardo l'autore del successivo omicidio di massa, i due episodi sono connessi. Ed è questa una circostanza assolutamente inedita. 
A mia memoria, infatti, dall'irruzione sulla scena del terrorismo suicida di matrice islamista, anche negli episodi multipli, a partire dal duplice attacco alle ambasciate di Beirut nell'autunno 1983 e a finire all'ultima strage di Mumbay della settimana scorsa, le modalità operative sono sempre state affini. Quand'anche in qualche caso all'autobomba si sono accompagnate forme di cecchinaggio, la "doppietta" si è esplicata nello stesso luogo. La forbice temporale tra l'esplosione nel centro della capitale e il raid omicida al campus estivo dei giovani laburisti nell'isolotto autorizza a pensare che ad agire possa essere stato un "lupo solitario". 
Così come è notevole la circostanza che come luogo per l'omicidio di massa (uso l'espressione introdotta dalla criminologia americana per distinguerla dalla strage: in Italia costituendo un'unica fattispecie di reato normalmente non vengono distinte) sia stato un raduno politico giovanile. E veniamo, infine, alla personalità dell'attentatore che è stato arrestato. E' un norvegese di 32 anni, alto un metro e novanta, a cui la polizia attribuisce legami con l'estremismo di destra e di idee anti islamiche, proprietario di una carabina automatica e di una pistola regolarmente registrate. non c'è traccia, però, nel suo curriculum di episodi di violenza politica o di altro genere, né elementi che alludono a particolari psicopatologie. E lui stesso, sul profilo facebook (che è diventato ormai lo strumento più immediato per i profiler, vedi Tucson), si definisce come un "conservatore cristiano". Ecco il ritratto che ne offre "La Repubblica.it":
IL RITRATTO
Norvegese, di destra e anti islamico 

il ritratto dell'attentatore di Utoya

Ecco chi è Anders Behring Breivik, il presunto attentatore dell'isola di Utoya, colpevole dell'uccisione di almeno 80 persone


ALTO, BIONDO, celibe. Il presunto responsabile della strage sull'isola di Utoya è un 32enne, norvegese doc, vicino agli ambienti dell'estrema destra xenofoba. Alcuni messaggi postati su internet "lasciano pensare - dice le polizia - che avesse idee di destra e anti-musulmane, ma è troppo presto per dire se questa è stata la ragione del suo gesto". A parlare è il commissario di polizia Sveinung Sponheim alla televisione pubblica Nrk. Secondo i media norvegesi il sospetto milita in ambienti estremisti e aveva due armi registrate a suo nome, una delle quali un fucile automatico, probabilmente lo stesso con cui ha aperto il fuoco all'impazzata contro i circa 600 partecipanti del campus laburista, uccidendone almeno 80.Sul suo profilo Facebook - che risulta inaccessibile, forse già cancellato - l'uomo, capigliatura bionda e un pò lunga, si descrive come un "conservatore", "cristiano", celibe, interessato alla caccia e ad alcuni videogiochi come "World of Warcraft" e "Modern Warfare 2". Sulla sua pagina Twitter ha postato un solo messaggio, datato 17 luglio, con una citazione del filosofo inglese, John Stuart Mill: "Una persona con un credo ha altrettanta forza di 100.000 persone che non hanno interessi".

8 commenti:

  1. Ugo, vorrei sottoporti all'attenzione questa foto dell'omicida che lascia aperti ancora molti dubbi http://www.bestgore.com/murder/anders-behring-breivik-oslo-bombing-utoya-shooting/attachment/anders-behring-breivik-03/

    Dario Leonardi

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  2. Come al solito, approfitto di questo spazio per segnalare le mie riflessioni sull'interazione tra attentato di Oslo, cialtronerie mediatiche e complottismo.

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  3. Dopo gli estremisti mussulmani, arrivano gli "eversori conservatori": era inevitabile.
    Io comunque ho una chicca per tutti i segugi delle piste nere: una settimana prima dell'attentato di ieri si sono riuniti a Oslo ordinovisti veneti, milanesi e bresciani, sanbabilini milanesi, avanguardisti romani e siciliani, NAR ex FUAN, NAR Fioravanti e NAR Terza Posizione insieme a tutti i camerati europei per decidere le prossime strategie da seguire.

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  4. Miguel, come vedi, memore della lezione di Tucson, stavolta ho parato molto basso.
    Ps: Formidabile il pezzo su Pasqua :-).
    D'ora in poi evita le scuse rituali per presunto spam. Sei autorizzato a priori a segnalare i tuoi post ...

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  5. Dario, ove mai si scoprisse che Breivik è massone, anche questa sarebbe una novità di assoluto rilievo. Perché i massoni, per antonomasia, tramano nel buio, non imbracciano un fucile di precisione e massacrano qualche decina di giovanotti. Penso quindi, al di là dell'ironia, che sia una bufala o comunque sia ininferente sulla dinamica dell'evento.
    Il Pd è una chiavica per diecimila ragioni ma non può essere chiamato a rispondere delle attività private dei segretari di circolo che spaziano dallo stupro seriale a recitare in film porno.

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  6. Io direi a tutti di aspettare e verificare. Non e' assolutamente detto che i due episodi siano da imputare allo stesso movente e allo stesso personaggio.
    La lettura potrebbe essere la seguente. Il tipo si sarebbe trovato sul luogo dell'attentato di Oslo e ossessionato dalla fobia degli attentati islamici e dalla paura inconscia, ha rivolto successivamente la colpa sui giovani laburisti accusati magari di essere i responsabili indiretti dell'invasione islamica. Decretandone cosi la condanna a morte uno ad uno. Se fosse cosi le matrici dei due episodi sono disgiunti anche se collegati alle contraddizioni intrinseche alle patologie sociologiche di questi tempi. La reazione del conservatore cristiano norvegese sa tanto di fondamentalismo cripto/protestante di fronte allo scempio di Oslo che magari e' veramente di matrice jiadista per la partecipazione della Norvegia alla guerra afghana.
    E' una supposizione dovuta alle frammentarie notizie arrivate.

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  7. Già, è proprio come dite: http://blog.balder.org/?p=1241

    Certo ora i Martinez di turno ci diranno che è opera dell'eore solitario di turno, che da solo ha fatto esplodere una megabomba a Oslo, col metodo farlocco di Oklahoma city, ...i fertilizzanti più potenti del C4... sa solo arriva in campo e da solo fa fuori 90 persone con due soli fucili... Roba che si dimostra scientificamente valida solo nei film di Rambo.
    Ma si sa, gli scienziati cicappini alla martinez, sanno che l'epistemologia vera discende dalle sceneggiature hollywoodiane, e che dubitarne é una pratica malefica di coloro che si votano al demonio del complotto.

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  8. La pagina non si apre.
    Al momento per quello che è dato sapere al campo laburista la polizia parla di un unico mass murder. Attendiamo fiduciosi notizie.
    PS: I grandi attentatori (e cito tra fallimenti: Togliatti, Reagan, Chirac) sono sempre lupi solitari che hanno rotto i rapporti con la propria organizzazione politica. Invece questo sembra proprio non avercela.

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