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Raid di Macerata/8. Nerozzi: chi attacca Iannone è complice della Boldrini. E finirà pazzo

Il raid di Macerata lacera la fascisteria. Alle dure critiche rivolte da Maurizio Boccacci a Gianluca Iannone replica Franco Nerozzi, il presidente di Popoli Onlus, l'associazione di volontariato internazionale che ha stretti rapporti con CasaPound (vedi le attività pro Karen)


Anch’io possiedo una copia del Mein Kampf (che di tanto in tanto sfoglio per approfondire la comprensione di uno dei più importanti fenomeni politici del ‘900). E tengo in casa una bandiera con la croce uncinata. Ma la mia principale attività extra lavorativa è quella del volontariato internazionale a favore di esseri umani di razza diversa dalla mia. Se dovessi applicare a questa mia realtà il criterio interpretativo e i sillogismi che i media italiani utilizzano per ogni fatto negativo che coinvolge simboli e bandiere dei “fascistoidi” (secondo la definizione del triste Maroni), potrei affermare senza timore di smentita che i nazisti sono dei campioni dell’intervento umanitario. Ovviamente non è così.
Nel mondo della cosiddetta destra radicale, del neofascismo, dello pseudonazismo (chiamatelo come volete) c’è un po’ di tutto. Matti, mitomani, frustrati, confusi mentali, mentecatti ed idioti non mancano di certo. Poi, per fortuna, ci sono i fascisti. Che sono quelli che di fronte alla macelleria di Macerata (una ragazzina fatta a pezzi) non rispondono come dei fottuti pazzi sparando a caso a degli africani, bensì continuando ad esempio la loro lunga battaglia per togliere spazio e aria in ogni piazza d’Italia agli spacciatori e ai criminali importati dalla Banda Boldrini.
Chi esalta il già esaltato che, vigliaccamente, ha sparato su delle persone disarmate consentendo alla criminalità politica che ci governa di sfruttare il gesto e proseguire indisturbata nei suoi piani deliranti è complice della stessa. Facce della stessa medaglia. Leggo, incredulo, critiche alla dichiarazione rilasciata dal capo di Casapound sui fatti di Macerata: la giusta condanna da parte di Gianluca Iannone del gesto del “leghistoide” Traini (Maroni mi perdonerà) viene letta da sedicenti duri e puri come un tradimento dell’Idea fascista. Bene, il cerchio si chiude. Ma i manicomi un giorno riapriranno. Vi troveranno ospitalità le Boldrini, le Bonino, i Saviano e tutti i Nazisti dell’Illinois che recitano il copione scritto per loro dai guru del Mondialismo. Tutti insieme esaltatamente.

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