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4.11.47: la Volante rossa uccide il generale Gatti, capo milanese dei Far

Il 4 novembre 1947: la "volante rossa" uccide a Milano Ferruccio Gatti, responsabile milanese dell'Msi e dei Far (Fasci di Azione Rivoluzionaria). Era stato un generale repubblichino nonché capo degli squadristi milanesi nel 1921. 
La Volante Rossa fu un'organizzazione paramilitare attiva a Milano e dintorni nell'immediato secondo dopoguerra, dal 1945 al 1949. Il nome completo era Volante Rossa Martiri Partigiani, comandata dal "tenente Alvaro", soprannome di Giulio Paggio. La Volante Rossa era composta da ex partigiani comunisti e operai che ritenevano di proseguire con le loro azioni la Resistenza italiana. Si costituì un apparato organizzativo che discendeva da quello dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP) definito "garibaldino" e impiegato nella resistenza fino al 25 aprile 1945. Il nome derivava da un reparto di partigiani comunisti che operava nella zona dell'Ossola. 
Aveva base nei locali della ex Casa del Fascio di Lambrate (Milano) in via Conte Rosso 12, trasformata dopo il 25 aprile in Casa del Popolo. Molti dei suoi componenti furono ritenuti responsabili di una serie di omicidi e violenze a danno di persone politicamente legate al passato regime fascista, ma vi furono azioni anche in danno di dirigenti e capi reparto delle fabbriche milanesi ritenuti responsabili di vessazioni ai danni degli operai. 
[Pochi mesi prima, nel marzo 1947, la banda partigiana aveva ammazzato il giornalista Franco De Agazio, direttore del Meridiano d'Italia. Zio di Franco Servello, fu assolto e scarcerato per l'adesione alla RSI. Stava svolgendo un'inchiesta sull'"oro di Dongo" e aveva permesso di identificare il "colonnello Valerio" in Walter Audisio, ndb
Nel 1949, dopo che alcuni membri furono tratti in arresto, l'attività dell'organizzazione cessò. Il processo si svolse nel 1951 presso il tribunale di Verona. Gli imputati furono 32, di cui 27 in detenzione e 5 latitanti. Le condanne furono 23, di cui 4 all'ergastolo. Eligio Trincheri, condannato all'ergastolo, rimase in carcere fino al 1971, quando fu graziato dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, mentre Giulio Paggio, Paolo Finardi e Natale Buratto, fuggirono in Cecoslovacchia e quindi graziati dal presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1978.
Fonte: Facebook/Davide Steccanella

1 commento:

  1. Se avesse tolto la camicia nera per mettersi quella rossa (come tutti in centro Italia) lo avrebbero fatto Ministro. O deputato. O consigliere regionale. O sindaco.

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