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La prima intervista al volontario Andrea Palmeri e gli strani fili dell'amicizia italo-russa

lo so che il termine fascista in russo ha una connotazione solamente negativa, ma lo comprendo innanzitutto perché con la Guerra Patriottica i russi hanno combattuto il nazismo e poi perché non si conosce il fascismo italiano. Anzi, io sono convinto che il fascismo italiano da un punto di vista dottrinale ha molti più punti in comune con il socialismo di Lenin che con  l’ideologia nazionalsocialista. Comunque questi sono schemi e riferimenti di almeno 70 anni fa. Siamo in un mondo moderno. Secondo me questi schemi sono antiquati e da queste ideologie bisognerebbe solo prendere i valori, ma nemmeno tutti. Quindi per me non ha senso parlare di fascismo o comunismo oggi se non in chiave storica. Mi ha fatto piacere che Gubarev si sia ricordato della mia presenza, perché seguendolo su facebook lo stimo e mi piace la sua impostazione ideologica. Le battaglie di un fascista di oggi, premettendo che come ti ho detto siamo nel 2014, dovrebbero essere l’amore e la difesa della Patria, sovrattutto da ingerenze esterne, la difesa della famiglia, il rispetto della tradizione e della religione. Tutte cose che avvengono nella  Russia di oggi e non mi dite che Putin sia fascista!!! Invece in Unione Europea si assiste ad un immigrazione di massa incontrollata, che sta distruggendo la nostra cultura e le nostre tradizioni con il beneplacito dei nostri governanti. Abbiamo governi come quello italiano tanto per parlare di una situazione a me nota che non hanno sovranità né economica, né militare, né politica. La sovranità che non ha nemmeno l’Unione Europea che è appiattita ai voleri e agli obblighi impostoli dall’America. Ecco, queste sono cose su cui bisogna combattere. La distruzione dei valori tradizionali  come la famiglia con la propaganda omosessuale per esempio o con tutte quelle ventate di libertinaggio in ogni campo, dal sociale al privato che con l’idea di eguaglianza e di buonismo stanno distruggendo l’Europa. 

Così Andrea Palmeri, il neofascista lucchese impegnato sul fronte della guerra civile ucraina sul fronte dei ribelli filorussi, motiva la sua scelta di campo, dalla parte di Putin,  in una lunga intervista, pubblicata sul sito Rodnoirim, espressione dell'associazione dei Giovani Italo-Russi,  "un movimento nato il 13 novembre 2011 che oggi rappresenta un nucleo della comunità russa di Roma. A fare parte del movimento principalmente sono i giovani che sentono di appartenere al mondo russo, gli amici italiani e tutti coloro che simpatizzano il movimento". Per una volta, però, in un'intervista non conta solo l'intervistato ma è interessante anche l'autrice, la presidente dell'associazione.
 Irina Osipova è una giovane russa che ha studiato  Scienze politiche a Roma 3 e ora sta seguendo un Master in Change Management presso l'Accademia presidenziale russa di Economia nazionale e pubblica amministrazione. In questi giorni è a Mosca, per accompagnare la delegazione dell'Associazione Lombardo-Russa, guidata da Matteo Salvini ...

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