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Quando i coatti di Guerriglia comunista usarono le autobombe alla libanese per sterminare i volontari nazionali

Un'autobomba a Beirut
di Keoma
Sono riandato a controllare i miei "archivi" e ho scoperto che un attentato "pesante" riferito ad Acca Larenzia da parte di Guerriglia Comunista c'è comunque stato. Il 15 Gennaio 1979,a poco più di un anno dalla strage, tentarono di ammazzare il segretario di Acca Larenzia, Roberto Ulrico, allora succeduto in questo ruolo da poche settimane a Francesco Storace. Appena apre lo sportello della sua Land Rover, un ordigno piazzato sotto l'auto esplode. Per sua fortuna esplode solo l'inesco e quindi, pur con gravi danni alla jeep, Ulrico rimane illeso. 

La mattina dopo (ma realisticamente i due attentati erano in contemporanea, semplicemente Rossi per un giorno non aveva preso la sua jeep ) la stessa identica cosa succede ad Angelino Rossi, capo dei Volontari Nazionali del Msi. In tutti e due i casi era stata piazzata polvere da mina e l'intenzione era chiaramente "omicida", unica differenza è che nel caso di Rossi l'ordigno era collegato all'accensione, in quello di Ulrico invece all'apertura dello sportello di guida. 

Il comunicato di Guerriglia Comunista che rivendicava le due azioni, più il ferimento lieve alle gambe del segretario Msi della Garbatella (non sono riuscito a ritrovare il nome di costui ), diceva chiaramente nel testo "sommo rammarico che, per cause tecniche, i due fascisti se la siano cavata". Naturalmente questo fatto, da solo, non significa certo che chi ha cercato di ammazzare Ulrico siano gli stessi di un anno prima ad Acca Larenzia

Però, se si unisce questa vicenda con la storia della mitraglietta Skorpion che risulta passata, dopo che nelle mani di un noto cantante e di un poliziotto, in quelle di un appartenente a Guerriglia e a quella dell'informativa immediata, dopo Acca Larenzia, del Sid che indicava tra i possibili responsabili un altro esponente di Guerriglia, la questione diventa interessante ... ed è veramente assurdo che nessuno abbia mai collegato tutte queste cose. 
La verità vera è che gli inquirenti all'esistenza reale di Guerriglia Comunista non ci credevano, pensavano fosse una copertura depistante di una faida malavitosa o che al massimo la sigla veniva usata disinvoltamente da gruppi diversi, non necessariamente collegati tra di loro. 
Basti dire che per l'attentato ad Ulrico, senza nemmeno collegarlo più di tanto a quello analogo e realisticamente contemporaneo ad Angelino Rossi, venne arrestato Alvaro Insardi, l'ultimo segretario della sezione di Lotta Continua di Cinecittà, nel 1979 ormai, dopo lo scioglimento di questa organizzazione, del tutto estraneo ad ogni militanza politica. E questo soltanto perchè 4 anni prima, nel 1975, lo stesso Insardi era stato accoltellato in una rissa tra compagni e camerati, sembrerebbe proprio da Roberto Ulrico. 
Insardi si fa qualche mese di galera, poi viene prosciolto in istruttoria. 
Nel 1981 o 1982, il pentito di Guerriglia Comunista Solimano, noto rapinatore comune di Centocelle, indica in se stesso ed in sua moglie ( con precedenti per prostituzione ! ) gli attentatori di Rossi, dice di non sapere, per le logiche di "compartimentazione", chi materialmente ha attentato ad Ulrico ma indica in Rocco Faraglia e Giuseppe Busà Di Dio ( il primo con lievi precedenti politici per l'occupazione di via Calpurnio Fiamma, uno dei primissimi centri sociali della capitale, il secondo pregiudicato per spaccio di hascisc) gli organizzatori delle azioni ed i fabbricanti degli ordigni ed ovviamente scagiona in via definitiva Insardi che per lui non ha mai fatto parte di Guerriglia Comunista. 
Quindi, a quel punto, con il "pentimento" di Solimano, che riferisce anche delle numerose azioni, tutte omicide, contro gli spacciatori di eroina, anche gli inquirenti sanno con certezza che Guerriglia Comunista esiste come gruppo armato e che ha un livello organizzativo sofisticato e "compartimentato" sia sul piano strettamente militare che su quello dell'elaborazione teorica. 
Qualche anno dopo, poi, arriverà un altro "pentito", Antonio Ginestra detto "il Corvo", coatto e tossicodipendente che di Guerriglia non ha mai fatto parte ( ha bazzicato di tutto, da Valerio Verbano - fu lui a ferire, presente anche Verbano, con una rasoiata durante una rissa Nanni De Angeis nel 1979 - a Valerio Morucci ma anche i "fascio/movimentisti" di Egidio Giuliani ) ma che tramite il fratello Fernando, che di Guerriglia è uno dei fondatori, sa un sacco di cose sul gruppo. Nè Solimano nè Ginestra dicono nulla su Acca Larenzia ma realisticamente nemmeno nessuno chiede loro qualcosa in merito a quella storia. E trattandosi sì di lottarmatisti "pentiti" ma soprattutto di malavitosi con una precisa mentalità di questo tipo anche nella "collaborazione", realisticamente hanno parlato solo delle cose che gli venivano espressamente richieste da giudici e poliziotti e non di altro.

12 commenti:

  1. interessantissimo intervento. su una considerazione rimango però perplesso, quella in cui Keoma scrive :"trattandosi sì di lottarmatisti "pentiti" ma soprattutto di malavitosi con una precisa mentalità di questo tipo anche nella "collaborazione", realisticamente hanno parlato solo delle cose che gli venivano espressamente richieste". non mi pare che negli ambienti malavitosi, se qualcuno parla solo su quanto gli viene chiesto dagli investigatori, sia considerato "infame" per due quinti. ho l'impressione che anche in quel mondo non ci siano sfumature. o uno "se la canta" e, quindi, è "infame" oppure non lo fa e di conseguenza non lo è.

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  2. Dal libro "Io non scordo" di Gabriele Marconi, ex TP del Quartiere Trieste, Ed.Settimo Sigillo, 1999

    "... Ad un certo punto di sera aveva cominciato a girare in zona un compagno che quando calava il buio passava il tempo ad accoltellare ale gambe quelli di noi che giravano isolati. Un mezzo psicopatico sempre vestito di nero che si muoveva al massimo con un amico o due. Lo chiamavamo Jack lo Squartatore ... durante un"filtro" per cercare di beccarlo, Nanni De Angelis ed altri avevano incrociato un gruppetto di compagni o presunti tali di cui uno corrispondeva alla descrizione del fantomatico Jack ... nella rissa che era scoppiata, il tizio aveva accoltellato Nanni con una rasoiata alla schiena ... comunque sia, quel Jack noi non riuscimmo mai a beccarlo ... "

    Inutile dire che Jack altri non era che Antonio Ginestra, tra i compagni e nella coatteria del Tufello soprannominato invece "il Corvo" perchè si abbigliava un pò come il personaggio del famoso film ...

    Certo, i militanti di TP del Quartiere Trieste non potevano immaginare che Jack alias Ginestra, mentre si divertiva a bucare alle gambe qualcuno di loro, già faceva rapine e trafficava in armi col gruppo di Egidio Giuliani e di Armando Colantoni ..

    Cioè con la stessa "agenzia di servizi" di cui si servivano, per il reperimento delle armi, anche loro ....

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    1. mah,ci stavo in classe insieme,col Corvo,al liceo,quelle poche volte che ci veniva(il liceo SARPI).Poi lo rividi che bazzicava il S.A.T. alla Staz.ne Tiburtina con la nomea di infame scappato in Francia in una comunita' di recupero tossicodipendenti.Ricordo che,pochi giorni dopo il rapimento Moro lo arrestarono (il fermo di polizia,48 ore)come fiancheggiatore delle b.r. non sapendo che pesci prendere si inventarono sto reato.Col film "il corvo" non c'entra nulla 1)perche' il film usci' molto dopo.2)si vestiva sempre col maglione norvegese e i bluejeans.Immaginarlo che prende a rasoiate gente col fisico molto piu' possente del suo...Comunque abitava al Prenestino,non al Tufello ed era un tipo ...sfuggente..

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  3. Anonimo, c'è un vastissimo florilegio delle confessioni a spizzichi e mozzichi dei pentiti di mala.
    Quanto al Corvo, certo, Keoma, come c'è dell'ironia nel fatto che oggi chi era al fianco di Nanni quel pomeriggio frequenta tranquillamente la compagneria romana ...

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  4. Infatti ....la verità vera è che c'era e c'è ancora oggi una grande confusione ...e molta bolsa retorica ...

    E veramente trovo a volte un pò patetica certa retorica "guerresca", i "cavalier, l'armi e gli amori", da una parte e dall'altra, sugli anni settanta ed ottanta ... soprattutto poi quando la si vorrebbe ricollegare alla molto più bolsa e squallida politica politicante di oggi ...

    Con tutto il rispetto per chi ci ha rimesso la pelle .... e una pallottola nello stomaco, per fortuna solo calibro 6, è capitato di prenderla pure al sottoscritto ... e con tutto il rispetto anche per i tanti, da una parte e dall'altra, che si sono comunque rovinati la vita .... per non parlare di chi sta ancora oggi in galera ... so però con certezza che molte scelte di allora furono anche casuali, legate alle comitive, alle amicizie, alla scuola, alla zona di provenienza ....

    E spesso erano proprio le differenze e le rivalità di quartiere, in stile ragazzi della Via Paal, a decidere nelle scelte ...

    Ginestra ( credo sia morto ) era veramente un pò psicopaticco ... e tirava coca quando ancora quasi nessuno a Roma lo faceva .... ma come coatto di borgata non aveva problemi a bazzicare coi non meno "coatti" camerati di Giuliani, pure loro di borgata ...

    Mentre invece non poteva che odiare i giovani-bene dell'altra parte del Prato delle Valli, di cui i tippini, in quegli anni, rappresentavano un pò il "tipo medio" ...

    Per cui una "logica di classe" magari c'era pure ed era anche preponderante, molto meno lo era però la "politica con la P maiuscola" e le ideologie ....

    Forse sono andato un pò "off topic", ma tantè ...

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  5. Umt ha colto molto bene quanto volevo dire sui "pentiti" come Solimano e Ginestra.

    E cioè che erano molto diversi da altri "pentiti" .... niente di più di quello che era stato loro chiesto, tipico appunto dei "pentiti" della malavita ...

    Sempre "infami" erano considerati -Ginestra poi, anche sui fatti di Guerriglia, raccontò anche palesi cazzate ritenute subito tali anche dai giudici - ma non "sbracavano" mai del tutto, dicevano, talvolta anche inventando, comunque il minimo che serviva ad ottenere i privilegi della collaborazione ...

    Altri "pentiti" - e non parlo ovviamente nemmeno dei poveracci che avevano detto qualcosa sotto tortura - invece finirono veramente per trasformarsi in sbirri, se potevano si sarebbero pure arruolati e avrebbero messo la divisa ....e non escludo che qualcuno, magari con un nuovo nome, l'abbia fatto veramente ....

    Ma, al di là di queste divagazioni sociologiche, su Acca Larenzia rimane il dato inquietante che si siano del tutto sottovalutati - se non addirittura "inguattati" - tutta una serie di indizi e di collegamenti ...

    Probabilmente che una banda di coatti si fossero messi, in stile Black Panthers americane - senza nemmeno l'aggregazione di tipo prettamente carcerario che era stata dei Nap ma direttamente sul territorio - a fare i lottarmatisti, portando dentro questa nuova scelta tutta la loro esperienza "tecnica" malavitosa, era cosa che sconvolgeva tutti gli schemi, sia quelli dello stato e dei media che quelli della fascisteria e della stessa compagneria ...

    Per cui meglio non parlarne, meglio evitare il "contagio", più consolatorio pensare ancora oggi che tutto derivava dal gruppo, anche molto ristretto, di ex Potere Operaio di Roma Sud che poi confluiranno nelle BR .... così come è comodo e consolatorio pensare che, a destra, fosse invece tutto opera di Giusva e dei suoi ristretti sodali ...

    Ma le cose erano invece molto più complicate ....

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  6. Molto interessanti Keoma le cose e gli intrecci che sveli:se come affermi Verbano e il "compagno-coatto" Ginestra erano insieme quando fu accoltellato Nanni de Angelis nel 1979, cosa avrebbe pensato Verbano se avesse saputo che Ginestra frequentava "fascisti" come Giuliani e Colantoni?

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  7. Il post precedente non è mio ma di un anonimo che l'ha postato sotto un altro post e mi ha chiesto di spostarlo qui

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  8. E' abbastanza improbabile che Verbano fosse "organico" alle scorribande notturne di Ginestra e c. al quartiere Trieste.

    Lo stesso certosino lavoro di controinformazione che stava svolgendo esclude che si potesse esporre in certe imprese tipicamente coattesche e fondamentalmente "impolitiche".

    Il giorno della rissa in cui fu ferito De Angelis, semplicemente, un amico di Ginestra arrivò in vespa alla sede autonoma di Via Scarpanto per avvisare che alcuni compagni, dall'altra parte del ponte, erano in difficoltà coi fascisti, e così Verbano ed altri autonomi si recarono velocemente sul posto e presero parte allo scontro.

    Per quanto riguarda l'ironia che facevo su certi intrecci e sui tippini che ne erano certamente ignari, è persino ovvio che la stessa ronia si può fare in altri casi simili dall'altra parte.

    Non credo però fosse questo il caso di Verbano, che realisticamente sapeva tutto delle attività di Ginestra e dei contatti quindi anche con la banda Giuliani ... e che credo utilizzasse lo stesso Ginestra ed anche altri elementi vicini a Giuliani - certamente tale Marco Guerra - come fonti del suo lavoro di controinformazione.

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  9. ma se queste cose le sa questo keoma, che non credo spari balle ma sembra ben informato, come mai negli anni gli inquirenti non si sono mai informati in questo senso, non credo che solo keoma conosca queste cose dico.

    cmq dei tre aggressori di nanni 2 stanno all inferno ogni tanto una buona notizia

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  10. Gabriele Marconi la racconta come un pattuglione alla caccia dell'accoltellatore folle e finito ini uno,scontro di piazza. Un altro dei capi di tp mi ha raccontato che la rissa duro' diversi minuti...

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  11. La rissa avvenne in più fasi ... e furono coinvolte decine di persone da una parte e dall'altra, altro che "3 aggressori".

    Ci fu effettivamente un pattuglione di Tp che, in prima battuta, si scontrò con un gruppo di coatti del Tufello a bordo di vespe, tra i quali c'era Ginestra, gli altri quasi tutti estranei ad ogni militanza politica.

    In questa fase non successe quasi nulla, i coatti vespisti - molti meno dei tippini - si allontanarono in fretta ma rimasero comunque nelle vicinanze .... poi uno di loro andò a chiamare gli autonomi a Via Scarpanto ... arrivati un pò di questi, compreso Verbano, ci fu la seconda fase della rissa, quella seria, in cui De Angelis fu ferito ...

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