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Palmeri ci prende gusto: ecco il libro sulla storia del tatuaggio

Andrea Palmeri, il leader dei Bulldog lucchesi, protagonista di numerose vicende giudiziarie, ci ha preso gusto: dopo il tifo rossonero ecco un libro sulla storia del tatuaggio. Vi propongo il testo dell'intervista alla "Gazzetta di Lucca".
di Letizia Tassinari
E' stato presentato oggi pomeriggio [sabato, ndb] a Lucca sulla via Pesciatina il nuovo libro di Andrea Palmeri: “Tatuaggio, dalle origini ai nostri giorni” (Eclettica edizioni). Arricchito dalla prefazione di Federico Benedetti di Pietrasanta, uno dei più grandi tatuatori italiani e da numerose fotografie di lavori di bravi tatuatori, il libro parla della storia del tatuaggio in Europa, partendo dai popoli antichi fino ai giorni nostri.
“Tenendo presente – precisa Palmeri - che l'arte tatuatoria è stata osteggiata dalle tre grandi religioni monoteiste, ho raccontato l'evoluzione che ha avuto il tatuaggio. Ci sono stati periodi molto duri per la sua esistenza, dove sopravviveva solo come marchio punitivo ed era relegato a categorie ai margini della società. Poi a partire da queste categorie di persone, marinai, artisti circensi e carcerati – Andrea Palmeri ha parlato del tatuaggio criminale in vari stati italiani – il tatuaggio si è evoluto e si è costruito una propria dimensione, circondandosi di un alone di magia e di cattiva fama - Cesare Lombroso nei suoi trattati  associava il tatuaggio alla devianza - e ha proseguito la sua strada di secolo in secolo”. “Riscoperto da certe categorie di giovani negli anni '70 – precisa l'autore del libro che ha scritto di punk, skinheads  e ultras -, ai giorni nostri è diventato moda status simbol perdendo cosi cattiva fama e magia”. E questo percorso Palmeri lo ha fatto attraverso la sua chiave di lettura. Non è un enciclopedia del tatuaggio, tiene a precisare, non è esaustivo, è solo uno spaccato, dove viene trattato quello che lo ha colpito. Insomma, un “suo” viaggio, del tutto personale, nella storia del tatuaggio.
Il primo libro è stato un successo... Ecco il secondo. Questa volta nessun “ostacolo” o polemica?
“Nessun ostacolo – risponde Andrea Palmeri -, e vorrei vedere... sono un libero cittadino ora, non come due anni fa che ero sottoposto alla sorveglianza speciale.  Non permettermi di presentare il libro fu vergognoso. Quindi non vedo ostacoli, se uno ha interesse a venire alla presentazione viene, se ha interesse per il libro lo compra altrimenti non fa nessuna delle due cose, è semplice. Le polemiche di cui parli – risponde alla Gazzetta di Lucca - ci furono perchè chiesi il patrocinio del comune per la presentazione, cosa che usualmente si fa per tante iniziative analoghe. Patrocinio che mi fu dato e mi fu tolto dopo le polemiche politiche, ma la cosa non mi toccò particolarmente, il patrocinio fu chiesto più per prassi burocratica che per altro. Era un libro che parlava del fenomeno del tifo nella mia città attraverso cui sono passate generazioni di lucchesi, è a giudizio di chi lo ha letto era un libro completo ed esaustivo e non di parte". Il giudizio di chi lo ha letto è stato più forte di ogni polemica, insomma. "Di solito chi alimenta certe polemiche lo fa perchè è a corto di altri argomenti, quindi  vedere certi politici affannarsi per commentare il mio libro mi ha fatto ridere, una specie di teatrino. Questa volta non ho chiesto nessun patrocinio anche perchè se per l'altro libro poteva avere un senso per questo non lo ha”.
Un lavoro da “certosino”?
“Questo libro, chiamiamolo libretto, perchè chi davvero scrive libri potrebbe offendersi è il frutto di una mia ricerca e di alcune mie considerazioni. Avevo letto un po' di libri sul tatuaggio e non mi piacevano per come affrontavano l'argomento. Troppo scontati e troppo commerciali. Allora mi sono documentato su testi alternativi e unendoli alle mie conoscenze ho tirato giù alcune bozze e ha preso corpo il libretto. L'argomento del tatuaggio mi interessa, e interessa molto i giovani, io l'ho affrontato fornendo la mia chiave di lettura, che essendo la mia sarà sicuramente diversa da quella di altri. Sarà un libro che sono convinto interesserà a chi è affascinato dal mondo del tattoo, un libro diverso da tutti quelli scritti fino ad ora. In due parole: alternativo e particolare. L'altro libro era un enciclopedia del tifo lucchese, all'interno potevi trovare tutto, ma proprio tutto, quello che era successo in 30 anni di storia, questo è diverso: è il mio viaggio attraverso la storia del tatuaggio in Europa, quindi non è un lavoro certosino ed enciclopedico, perchè ho selezionato ciò che ritenevo importante e che  mi aveva suscitato interesse ed emozione”.
Dopo gli ultras e i tatuaggi pensi a un futuro da scrittore?
“Il ibro che ho scritto ora, l'ho scritto più per gioco che per altro. Non sono uno scrittore, non ne ho la capacità e non ambisco ad esserlo. Diciamo che se mi interessa un argomento butto giù qualcosa e, come è successo questa volta, mi sono detto: perchè non mettere tutto insieme e farci un libriccino? Il primo fu una ricerca molto accurata per lasciare una traccia e un ricordo di quello che era stato il fenomeno ultras nella mia città, perchè come scrissi nell'introduzione i tempi sono cambiati e il fenomeno ultras è ormai al tramonto. In questo libro,  invece, ho unito mie considerazioni e ricerche sulla storia del tatuaggio, un mix interessante, ma non sono uno scrittore”.
Ma intanto, come dice il proverbio, non c'è due senza tre. E il terzo libro è sicuramente vicino. Poi... chissà.

15 commenti:

  1. ma non vi vergognate a dare spazio a sta gente? invece di promuovere la civiltà e la cultura. gliel'avrà scritto il ricco padre che si occupa di lui che ha quasi 40 anni anni ormai...patetico

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  2. io ci metto il nome e la faccia in questo blog. Tu sei, letteralmente, nessuno.

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  3. e' UNA NOTIZIA INVECE INTERESSANTE di un ragazzo precipitato nelle notizie come il pericolo numero 1 della Toscana invece e' una persona in gamba.

    avanti cosi'

    franco

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  4. e quindi, ci metti la faccia e il nome, quindi ti senti un genio o un eroe? a dare spazio a sta gentaglia che ci porta nel quarto mondo con la loro inciviltà...ma tant trovano pure ignoranti come "franco" che difendono sta spazzatura, che a 40 anni si fanno ancora rimboccare le coperte da papà

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  5. No, sono uno stronzo qualunque, ma non accetto lezioni da chi si trincera dietro l'anonimato e quindi potrebbe essere tranquillamente un ruffiano uno sbirro o un quaqquaraquà

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  6. sono Franco e mi viene da ridere..come fai a dire che mi faccio rimboccare la coperte da papa'..che avrei 40 anni?? ??..Dai lezioni private a tutti ? sei un digossino ??

    plaudo ancora al ragazzo scrittore


    FRANCO

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  7. se ti spaventa chi si "trincera"(????) dietro l'anonimato chiudi il sito perchè internet è piena di gente che commenta senza carta d'identità di fianco..."ruffiano sbirro quaqquaraqau" dallo al personaggio a cui fai pubblicità e difendi a spada tratta e che senza "ruffiani sbirri e quaqquaraqua" non sarebbe stato capace di legarsi le scarpe....altro che la vita da criminale tanto papa' lo tiene a galla...
    "franco" non mi riferivo a te, andando dietro a certa gente ti sei bruciato i neuroni

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  8. è così il palmeri con i soldi del paparino si è fatto scrivere un libro! indecente dare spazio a certi pagliacci!

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  9. E chi si spaventa? Potresti anche non essere sbirro ma sicuramente sei semianalfabeta: non capisci frasi elementari in italiano. Non prendo lezioni da te. Tutto qui ...
    E, ovviamente, scordati che chiudo il blog...

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  10. alpha male e anonimo ,soldi dal paparino non ne prendo ,però sono un po' a corto se mi volete fare un prestito vi sarei grato. Oppure vieni la notte arimboccarmi le coperte che ti faccio vedere il mio grado di civiltà....

    l'autore del libro

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  11. Voto questo post, come il post con i peggiori e più squallidi commenti di tutto il blog.

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  12. il PALMERI ha sempre pagato con il carcere le sue azioni ed e' uno con i controcoglioni ..gli altri che lo criticano sono solo esseri ridicoli

    grande PALMERI grande anche come scrittore


    uno che ragiona

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  13. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  14. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  15. l PALMERI ha sempre pagato con il carcere le sue azioni

    --infatti sta proprio in carcere

    ed e' uno con i controcoglioni

    --wow vada ad acciuffare i mafiosi per le orecchie allora

    ..gli altri che lo criticano sono solo esseri ridicoli

    --e chi è dio in terra? sto figlio di mezzo medico si sente chissà chi

    grande PALMERI grande anche come scrittore

    ----vai a votare berlusconi su
    uno che ragiona

    -nemmeno commento

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