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Lucca, parla Palmeri: quanto rumore per un santino strappato

Andrea Palmeri: intervista esclusiva ed irriverente al lucchese più odiato di Lucca di aldo grandi
fonte: La Nazione
E' considerato, almeno da metà della città, un mostro o giù di lì. Più volte finito nelle aule giudiziarie, nove mesi di carcerazione preventiva alle spalle, un futuro non proprio immacolato se continuerà di questo passo, Andrea Palmeri è una persona ingombrante in tutti i sensi, soprattutto, in quelli negativi. Provocatore di professione, quando non provoca viene, puntualmente, provocato e da lì a iniziare lo show il passo è breve. Che sia, poi, il Male Assoluto, questo, onestamente, sarebbe anche dargli una eccessiva importanza. Che non merita. Di sicuro si è sciroppato qualche mese di vacanza dietro le sbarre, sicuramente non una passeggiata, in particolare di questi tempi. Non ci dispiace, ma saremmo ancora più contenti e soddisfatti se sapessimo che, altrettanti imputati per reati ben più gravi, socialmente parlando e non solo, ricevessero il medesimo trattamento riservato a lui. Così non è, se vi pare. Noi, senza inutili preamboli o inchini, abbiamo voluto intervistarlo.


Pensavamo che la nascita di suo figlio, a proposito, auguri a lui e alla mamma, l'avrebbe calmata un po'. Invece l'abbiamo vista ben arzillo sia alla serata in Tv sulla Lucchese sia, così dicono, alla presentazione del candidato Matteo Tronchetti.
Io sono molto tranquillo nonché felice per la nascita di mio figlio. La sua prima domanda è un po' provocatoria, ma le risponderò ugualmente. Alla serata organizzata da Canale 39 sulle sorti della Lucchese mi ha visto "arzillo"; non colgo il significato di tale parola che io associo, di solito, agli anziani, comunque ero presente perchè, nonostante non mi facciano andare allo stadio, amo la Lucchese e sono un tifoso che ha a cuore le sorti della Libertas più di tanti, come per esempio chi, ai tempi dei Bulldog, ci criticava e ora non la seguono più. Comunque mi sembra che la mia presenza si sia limitata a domande al presidente Giuliani fatte da tifoso preoccupato, ma non stupido e che capisce certe dinamiche societarie. Quanto ai fischi a Baccelli, beh, secondo me era li solo per fare propaganda: non è un tifoso della Lucchese e non ha mai dimostrato di avere a cuore le sorti dei colori rossoneri, quindi ci stavano tutti tanto che, se ricorda bene, quando se ne è andato lo fischiavano in molti. La mia colpa è che la gente pensa le cose, ma non ha il coraggio di dirle o farle; io, se penso una cosa, la dico. Non è una colpa. La libertà di espressione è sancita da quella Costitutuzione di cui i miei avversari e detrattori si ergono a garanti.Quanto all'episodio della presentazione di quel candidato dell'Italia dei Valori, sarò breve, anzi già chiamarlo episodio è dargli quell'importanza che non ha. Ero con un amico, nemmeno di Lucca, oltretutto, e sono andato a fare una bevuta nel pub in questione dove alle 19,30 c'era stato un aperitivo elettorale organizzato dal candidato. Saranno state le 22 circa. Entrando nel locale ho trovato un santino attaccato al muro e l'ho strappato. Tutto qui, non ho impedito a nessuno di parlare, non ho minacciato nessuno, non ho alzato le mani su nessuno. Non sapevo che ci fosse stata quella presentazione e non conoscevo il tale candidato. Ho discusso solo con un ragazzo che conoscevo dall'infanzia in maniera civile e sono andato fuori a finire la mia consumazione. Tutto qui !!! Non c'erano i fantomatici adepti in maglia nera!!!!!!!!!!!!!Purtroppo qualcuno usa il nome per farsi pubblicità del resto siamo in campagna elettorale e in certi ambienti la politica del piagnisteo e del vittimismo vale di più della politica delle proposte. Questo è tutto, purtroppo, attaccarmi è fin troppo facile.

Adesso, però, non può farci credere di essere sempre vittima di errori o di una persecuzione. Quando era nei Bulldog ne ha fatte di cotte e di crude: o eravamo noi che imponevamo la legge del più forte in curva?
No, io non ho mai fatto del vittimismo,,sinceramente non mi appartiene e se ho fatto degli sbagli li pagherò. Il punto è, però, un altro. Innanzitutto il processo Bulldog è solo all'inizio, quindi, ancora non essendo definitiva la condanna sono e siamo tutti innocenti. Cotte e di crude mi sembra un termine esagerato. Certo il mondo ultras ha fatto tanti errori e troppe volte ha superato il limite, ma si è chiesto come mai un processo penale e mediatico di cosi grande enfasi si è avuto solo a Lucca??? Ci sono gruppi ultras di destra e di sinistra in ogni citta e in ogni paese, ma solo da noi si è avuta questa criminalizzazione, eppure, visto che di stadi ne ha girati, dovrebbe sapere che la tifoseria lucchese e i Bulldog in primis erano tra i più tranquilli. Comunque ho fiducia che altri giudici, con una serenità di giudizio scevra di condizionamenti ambientali, ci rendano giustizia. Purtroppo contro di noi si sono accanite certe forze politiche che, purtroppo, godono di consenso nelle aule giudiziare e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Se lei avesse vissuto il processo udienza per udienza avrebbe visto che l'impianto accusatorio è stato interamente smontato dalle decine di tifosi rossoneri che, con le loro testimonianze, hanno chiarito che questo clima di terrore e prevaricazione non esisteva. E badi bene, tifosi di tutti i gruppi e di tutte le fedi politiche. Qualche errore l'ho indubbiamente fatto ma non tale da dover subire un tale accanimento mediatico e giudiziario. Ripeto, non si può piacere a tutti e io e il mio gruppo non piacevamo a tutti, ma la maggior parte dei tifosi e degli ultras era ed è dalla nostra parte nonostante sia stata montata una campagna di demonizzazione per fare terra bruciata nei nostri confronti. PERCHE?? Dovrebbe arrivarci da solo!!

Lei, se non sbagliamo, si è fatto nove mesi di carcerazione preventiva. Un po' troppo, forse, visto che a delinquenti di ben altra risma vengono riservati trattamenti decisamente più lievi. Cosa le ha lasciato e cosa le ha insegnato l'esperienza del carcere?
Otto mesi e mezzo di carcerazione preventiva per l'esattezza. Sì, un po' troppo. Purtroppo il clamore dovuto alla nostra vicenda, ingigantito dai media e dalla politica, ha portato a questo e, poi, non è certo un mistero che certi giudici, la maggioranza purtroppo, sono orientati a sinistra e, di conseguenza, l'azione nei miei confronti è frutto di un'ideologia e di un pregiudizio non di poco conto. Il carcere è un'esperienza negativa perchè ti priva della libertà che è una delle cose più importanti che esistono. Comunque, sono convinto che nei miei confronti non sia stato usato un sereno metro di giudizio, ma un accanimento frutto di livore politico, mentre la legge dovrebbe essere al di sopra di tutto, ma non è facile perchè i giudici sono persone in carne ed ossa con proprie idee e sensazioni.

Dicono che lei sia fascista. Se sì, che cosa intende per esserlo?
Dichiararsi fascista oggi è fuori tempo visto che siamo nel 2011. Il fascismo è un periodo della storia italiana che andrebbe analizzato in maniera meno ideologica e riscoperto e valorizzato. Furono fatte cose sbagliate, certo, ma tantissime cose furono giuste e all'avanguardia, l'Italia era una potenza rispettata nello scacchiere internazionale. Le faccio un esempio: abbiamo celebrato in pompa magna i 150 anni del regno d'Italia, beh, forse ci siamo dimenticati delle centinaia, migliaia di morti che i generali piemontesi, Cialdini in testa, hanno seminato nelle campagne del sud Italia contribuendo alla nascita delle mafie e all'arretratezza del meridione. Ma non mi sembra che questo periodo sia stato demonizzato. Il fascismo ha fatto errori, brutture, ma le hanno fatte anche le democrazie occidentali. Un esempio recente l'inutile guerra in Libia di questi giorni per non parlare dei milioni di morti del comunismo in tutti gli emisferi eppure non vedo lo stesso clamore quando si vedono manifestazioni con quei simboli di morte; si dice che il comunismo sia responsabile di oltre 80 milioni di morti, eppure... Ma la storia la scrivono i vincitori sempre, chissà se la storia di Roma antica l'avessero scritta i popoli ad essa soggetti, cosa ne sarebbe venuto fuori??? Essere fascisti oggi non ha nulla a vedere con la violenza o lo squadrismo e credere in certi valori riassunti nel trittico Dio, Patria, Famiglia. E comunque io mi sento italiano ecco una parola che mi descrive meglio. Certo, se mi si chiama fascista non mi offendo, perchè valuto il positivo fatto dal fascismo, ma nel 2011 il reducismo è inutile; il fascismo è stato avanguardia in relazione al tempo in cui si è sviluppato, con i problemi economici e sociali di quel periodo post bellico, oggi sono altri tempi.

Lei, una volta, ebbe a negare l'esistenza e la portata dei campi di sterminio nazisti. La pensa ancora così?
Questa se la poteva risparmiare. Io non ho mai negato l'esistenza e la bruttura dei campi di sterminio. E' una pagina orrenda della nostra storia come lo sono i gulag, come lo furono i bombardamenti alleati su obbiettivi civili vedi la città tedesca di Dresda o le bombe atomiche sulle città giapponesi. I lager furono follia come la tratta degli schiavi o lo sterminio dei pellerossa. No io non lo nego e mi vergogno che l'uomo possa avere fatto queste azioni. In quanto alla portata di questa tragedia, effettivamente, non credo che siano morti sei milioni di ebrei gassati, ma una cifra minore, ma questo poco importa perchè non cambia l'ampiezza della tragedia. Una sola cosa mi ha sempre fatto pensare: perchè di questa tragedia si è tanto parlato mentre, ad esempio, per i 20 milioni di morti per le purghe staliniane ancora oggi si fa fatica a parlare???

Di sicuro lei non è un santo. Penso che, su questo, possa essere d'accordo. Perché le piace così tanto fare casino?
Sono d'accordo, non sono un santo, ma nemmeno un diavolo come qualcuno vorrebbe far credere. Ho un solo difetto: dico troppo spesso come la penso e, spesso, comunque, ho fatto sbagli che, a ragion veduta, avrei potuto evitare. Mi viene in mente un cartone animato della Disney, Chi ha incastrato Roger Rabbit, dove Jessica dice: "Non sono cattiva mi disegnano cosi".

Palmeri, dica la verità, cosa farà da grande a parte finire, regolarmente, sul banco degli imputati?
Su cosa farò da grande ho tanti progetti, vedremo cosa riuscirò a fare.

Ha scritto un libro sulla storia del tifo a Lucca: quali sono state le reazioni?
Il libro è stato venduto in tutta Italia e in Europa. Anzi, ne approfitto per dire a chi ancora non lo ha preso, che si sbrighi perché c'e ancora qualche copia. A chi lo ha letto è piaciuto, mi è stato detto che era ben scritto, imparziale e completo con foto e materiale inediti. A livello nazionale, tra i libri scritti sulle tifoserie, mi è stato detto che è uno dei migliori. Sicuramente a Lucca c'è chi non lo ha comprato perchè non mi ha simpatico, peggio per lui, ha perso un occasione di conoscere la storia della sua tifoseria.

Una cattiveria: dicono che lei si sia sempre potuto permettere di fare quel che ha fatto perché, tanto, c'erano i soldi di papà per pagare avvocati e tutto il resto. Cosa risponde?
A questa cattiveria rispondo che non ho mai usato i soldi di papà per difendermi. Sono nullatenente e, quindi, è lo Stato che paga la mia difesa.

Qual è l'ultimo libro che ha letto? E l'ultima partita di calcio vista?
Sono un grande lettore. L'ultimo libro letto è l'ultimo scritto da Giampaolo Pansa, autore tra i miei preferiti perchè ha avuto il coraggio di rompere il muro di silenzio su tanti crimini che si volevano dimenticare. L'ultima partita? Sono diffidato e non posso andare a vedere le partite, comunque, l'ultima in uno stadio fu Irlanda-Italia alle qualificazioni per i tristi mondiali sudafricani.

Cosa pensa di Fabrizio Quattrocchi?
Fabrizio Quattrocchi, con il suo comportamento in punto di morte, fiero e sprezzante e orgoglioso di essere italiano, può essere considerato, a tutti gli effetti, un eroe romantico, figure sempre più rare nella nostra decadente penisola.

4 commenti:

  1. si vede che a Lucca si sono sbagliati tutti lui non e' che strappa i santini : E' LUI UN SANTO

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  2. "non ho mai usato i soldi di papà ....." certo che ci crediamo! sarà sicuramente un complotto!!!

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  3. è un mito ,uno da rispettare altro che.

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  4. onore an andrea vero uomo in un mondo di mezze tacche e uomini di cartone

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