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Speciale 11 settembre/3: bioterrorismo e guerra psicologica

 Prosegue la pubblicazione dell'ultimo capitolo di In god we kill, il mio instant book su destra radicale e fondamentalismo religioso in Usa, scritto di getto dopo l'11 settembre 2001. Dopo aver  parlato della campagna bioterroristica partita nel clima di panico dopo gli attacchi all'America (i profiler misero sotto accusa la destra radicale ma l'inchiesta si è conclusa con il suicidio del sospettato), affrontiamo ora le campagne di panico sociale scatenate da antiabortisti e altre frange estremiste.



Nel generale clima di allarme Colleen McCabe, portavoce di Procreazione Pianificata, denuncia l'invio presso cliniche e uffici del gruppo per il diritto all'aborto in 13 Stati di 100 lettere contenenti polvere. In due di esse sono stati rilevati batteri, una in Florida e una nell'Indiana. “È molto difficile - commenta Mark Potok dello SPLC, la struttura di sostegno legale dei movimenti antirazzisti del Sud - immaginare che qualche terrorista fondamentalista islamico si preoccupi anche minimamente degli aborti americani”.
William Lutz, portavoce della Lega Nazionale d'Azione per l'Aborto, racconta che minacce all'antrace inviate a diverse altre cliniche contenevano riferimenti all'AoG [l'Esercito di Dio], la sigla che ha rivendicato omicidi e attentati mortali a ripetizione: “Nel passato hanno dimostrato di essere capaci di tutto”. 
E infatti il 5 dicembre 2001 Clayton Lee Waagner, tra i 10 più ricercati dallo FBI, è stato arrestato a Cincinnati. È sospettato di aver spedito centinaia di false lettere all'antrace ed è latitante da febbraio quando è evaso da un carcere dell'Illinois dove scontava una pena per furto e possesso illegale di armi, reati commessi nel quadro della missione a cui si sente chiamato da Dio: perseguitare gli abortisti. 
Durante la fuga ha rapinato una banca in Pennsylvania, abbandonando poi in automobile un arsenale insieme a opuscoli anti-abortisti. Ha dichiarato, in un'intervista al sito web di Neal Harsley [esponente di punta dell'ala più radicale del movimento antiabortista] di avere inviato le lettere alle cliniche e di avere una lista di dipendenti da uccidere.  Il servizio delle poste americane aveva messo sulla sua testa una taglia da 50.000 dollari.
Neal Harsley è un esplicito sostenitore del diritto di uccidere
i medici abortisti per salvare la vita dei feti
Nonostante il precedente dei pasdaran antitasse del Minnesota, che preparavano attentati batteriologici, ci vuole la strage con il sarin nella metropolitana di Tokyo, ad opera della setta della Suprema Verità, per trasformare il fantasma dell'uso terroristico delle armi non convenzionali in incubo. L'allarme scatta meno di due mesi dopo, il 12 maggio 1995, con l’arresto di Larry Harris, addetto alla disinfestazione dei pozzi dell'Ohio ed esponete di Nazioni Ariane. Una settimana prima, con una carta intestata a un fantomatico laboratorio di microbiologia per animali domestici e comunicando il numero della sua carta di credito, è riuscito ad acquistare per posta dalla American Type Culture Collection, una società di forniture biomediche del Maryland, tre fiale contenenti il bacillo della peste. Il 10 maggio contatta la banca dei batteri per verificare perché l'ordine non è stato ancora evaso. Il tecnico che riceve la telefonata verifica la spedizione e lo rassicura ma discutendo con lui dell'uso che intende farne s'insospettisce, e avverte il Centro delle Malattie Infettive di Atlanta che mobilita lo FBI. 
Quando arrivano alla casa del bioterrorista, agenti in tute bianche protettive, tecnici in scafandri sono terrorizzati che l'untore abbia già colpito. Harris non oppone resistenza, si lascia ammanettare e portare via. Le fiale sono trovate intatte sul cruscotto dell'auto e le indagini non riescono ad appurare se Harris è stato bloccato prima di poterle usare, o se davvero si accingeva a condurre esperimenti. Ha precedenti penali, sia pure secondari: nell'80 venne processato e multato per traffico abusivo di sostanze chimiche, passibili anche di uso militare.
Non abbiamo le prove che Harris volesse le fiale a scopi terroristici” ha spiegato il viceprocuratore Edmund Sargus, lanciando l'allarme sul vuoto legislativo che gli ha assicurato l'immunità: “Dal giorno dell'arresto ha sostenuto che gli servivano soltanto per esperimenti di laboratorio, per scrivere un manuale sugli antidoti contro un'eventuale invasione di topi iracheni appestati. Gli abbiamo però trovato la casa piena di bombe, fucili, materiale esplosivo, gas fumogeni e lacrimogeni, un arsenale”. E poi un rudimentale laboratorio domestico. I vicini lo considerano un razzista e lo temono. Nel novembre 1995, Harris, condannato ad una blanda pena per “frode postale”, è rimesso in libertà; il tribunale ha creduto alla sua versione. Pochi giorni prima è emerso un altro intreccio tra suprematisti bianchi e bioterrorismo. 
Lo FBI arresta in Arkansas Thomas Lavy che nel '93 aveva tentato di entrare dall'Alaska in Canada con 300 grammi del micidiale ricin. La casa è piena di armi ed esplosivi ma anche di testi razzisti e di manuali sulle armi chimiche. Lavy si impicca in cella due giorni dopo.
Tra i numerosi autori di manuali fai-da-te del bioterrorismo spicca la figura di Maynard Campbell, il suprematista bianco autore del Catalogo degli strumenti silenziosi di giustizia e di I Regni alla Guerra (dove suggerisce tattiche per la seconda rivoluzione americana), il primo a spiegare in dettaglio come produrre il ricin. Arrestato per minacce alla polizia nel corso di un assedio nel 1992 è stato assassinato in carcere da un altro detenuto. Anche Harris ha pubblicato un libro, Guerra batteriologica, una minaccia grave al Nord America, nel 1997, pubblicizzato su Spotlight e regolarmente venduto in Internet a 28,50 dollari.

 E' un manuale operativo per i terroristi anche se dichiara lo scopo di aiutare gli americani a sopravvivere a un attacco straniero. I fattori di pericolo sono molti: non servono tanti soldi né particolari abilità e piccole quantità di veleno o di agenti biologici possono sterminare migliaia di persone. La prefazione del libro inquadra il delirio che lo anima. 
Harris racconta l'incontro nella libreria di Stato dell'Ohio nel 1993 con una microbiologa irachena, membro di una banda che preparava attacchi bioterroristici in America. Con un gruppo di suprematisti bianchi il microbiologo rilancia la leggenda urbana che il governo ha deliberatamente esposto i soldati nel Golfo agli attacchi chimici per indebolire le resistenze alla conquista degli Stati Uniti da parte del Nuovo Ordine Mondiale. 

Dal circuito propagandistico ariano filtra pure il boato sul virus dell'AIDS nato come arma chimica, testato in Africa ed Haiti, sfuggito al controllo. Un capolavoro di sintesi paranoica: perché con una sola storia si regolano i conti con complesso militare-industriale, negri e omosessuali. Del resto l'angloisraelita Harris è noto anche come convinto creazionista che rivendica il titolo di aver dimostrato scientificamente l'esistenza di Dio. Proprio agli inizi del 1995 la stampa di Identità cristiana [un culto religioso che ritiene gli anglosassoni la dodicesima tribù d'Israele dispersa e gli ebrei attuali figli di Satana, ndb] lancia l'allarme per una campagna di “genocidio biologico” da parte del governo. 
Poi è stato il turno di James Dalton Bell, a Vancouver, arrestato nel ’97 quando si scoprì che aveva elaborato la tossina del botulismo e che era riuscito a sintetizzare il terribile sarin; e quindi di Kurt Saxon, nell’Arkansas, preso per avere venduto video in cui spiegava come produrre armi biologiche.

Un altro individuo sotto controllo è Thomas Leahy, un autodidatta noto a tutti come “Mad scientist”. Magrissimo, la barba lunga più da hippie che da scienziato pazzo, Leahy ha passato mezza vita nello scantinato di casa, nella campagna del Wisconsin, in tuta e maschera protettiva, circondato da fiale, boccette, veleni e insetticidi. Un giorno sparò al figliastro - pare un errore mentre giocava a fare Guglielmo Tell - e la polizia lo arrestò, evitando che mettesse in atto le sue fantasie malate.
Le campagne di terrorismo psicologico collegate alla minaccia batteriologica cominciano nel 1997: il primo dei 73 casi registrati è la spedizione di un pacco al B'nai B'rith di Washington, ad aprile. Nell'estate un gruppo minaccia di avvelenare l'acqua di 27 città della Florida e un edificio federale di Wichita è sgomberato per un falso allarme all'antrace. A dicembre ci sono due arresti a Los Angeles per ventiquattro lettere di minacce. 

Nel 1998 Larry Harris e William Leavitt, un fabbricante di estintori con interessi pseudoscientifici “che potrebbe essere caritatevolmente chiamato una persona molto impressionabile”, sono arrestati dallo FBI a Las Vegas con l’accusa di occultamento di armi batteriologiche (spore di antrace). Sono caduti vittime di un ex truffatore, Ronald Rockwell, conosciuto a una conferenza di scienza alternativa, che vende loro un ordigno che dovrebbe uccidere i batteri mediante vibrazioni intense e poi, quando sa che Harris intende sperimentarlo sulle sue amate spore pericolose, si vende la notizia ai federali. Le prime indiscrezioni tentano di gonfiare l'operazione.
Si fa sapere ai giornalisti che, dopo la scarcerazione del ’95, un informatore dello FBI aveva sentito Harris minacciare: “Riserverò alla metropolitana di New York lo stesso trattamento di quella di Tokyo”. Ma dopo la secca smentita del sindaco Rudolph Giuliani una conferenza stampa ufficiale esclude l'esistenza di qualsiasi bersaglio specifico. Harris ammette di aver estratto l’antrace da una mucca morta, coltivandolo nel suo laboratorio: un’operazione complessa e non comune. 

Il suo arresto è atipico. E' ormai una star, sempre in giro tra conferenze da baraccone e fiere survivalistiche, protagonista di decine di interviste come esperto difensivo della guerra batteriologica, pedinato da tempo e incastrato dalla propria vanità. Dopo la scarcerazione per mancanza di norma il Congresso approvò una legge severa che bandisce la proprietà, punendola con pene severissime. Anche questa volta l’allarme si sgonfia. Dopo due giorni è scarcerato Leavitt. L’antrace sequestrato è un innocuo vaccino veterinario. Alla fine l'unica contestazione possibile contro Harris è la violazione dei termini della prova giudiziaria ma, rispetto al clamore suscitato dall'arresto, la stessa Procura lascia cadere l'accusa. 

Nel luglio 1998 sono arrestati tre militanti della Repubblica del Texas [una milizia separatista dello Stato del sud], accusati di un bizzarro complotto. Volevano attentare alla vita del presidente Bill Clinton, del ministro della Giustizia Janet Reno e del direttore dello FBI Louis Freeh lanciando con un accendisigari spine di cactus avvelenate con antrace, botulino o virus dell'AIDS. Avevano acquistato ciò che pensavano fosse il potente batterio in realtà si trattava di siero di antrace, cioè del liquido che si inocula ai pazienti per combattere l'infezione. Saranno condannati in due a 24 anni.

Nel gennaio del 1999 le forze di polizia e sicurezza devono rispondere a 30 falsi allarmi nella sola California meridionale. Da allora se ne sono avuti migliaia in tutto il paese. Molti tra quelli che hanno riguardato edifici governativi, e che implicavano la consegna di buste contenenti polvere bianca sospetta, sono stati attribuiti alle milizie. Altre lettere contro scuole, ospedali o giornali sono state inviate da ex dipendenti scontenti o amanti piantati in asso. La campagna contro le cliniche è cominciata nel maggio 1998 con una serie di falsi allarmi, antrace e acido butrico, in Florida. In autunno minacce sono arrivate in Indiana, New York, Kentucky e Teneessee. Nella primavera del 2000 è colpita la clinica di Birmingham che ha già subito un attentato omicida due anni prima. In totale tra il 1998 e il 2000 80 lettere sono spedite a cliniche abortiste e tutte sono risultate una beffa.
(3-continua)



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