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Rassegna elettorale/2. Isabella Rauti sfascia l'antifa Fiano

A dare vivacità a un confronto elettorale dall'esito scontato - sorprendenti solo le dimensioni del trionfo di Fratelli d'Italia e del crollo della Lega - hanno concorso alcuni confronti diretti particolarmente gustoso: il derby grillino a Fuorigrotta, la battaglia della Ztl di Roma (persa da entrambi gli esponenti del centro-sinistra, Bonino e Calenda), e questi due duelli tra le più note sorelle d'Italia (dopo Giorgia) e due esponenti di grido della nomenclatura dem. 

SI SCRIVE FIANO SI LEGGE FIASCO - A SESTO SAN GIOVANNI, NELLA ORMAI EX STALINGRADO D'ITALIA, ISABELLA RAUTI HA VINTO LA SFIDA PER IL SENATO AL COLLEGIO UNINOMINALE DOVE HA OTTENUTO IL 45,4% DEI VOTI CONTRO IL 30.80 DI EMANUELE FIANO - UN SUCCESSO SCHIACCIANTE PER L'ESPONENTE DI FDI, FIGLIA DI PINO EX SEGRETARIO DEL MSI, FRA I FONDATORI DELLA FIAMMA TRICOLORE RISPETTO ALL'ORMAI EX DEPUTATO PD, FIGLIO DI NEDO FIANO, SOPRAVVISSUTO AD AUSCHWITZ…

(ANSA) - A Sesto San Giovanni, nella ormai ex Stalingrado d'Italia, Isabella Rauti ha vinto la sfida per il Senato al collegio uninominale dove ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano. Un successo schiacciante per l'esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, fra i fondatori della Fiamma tricolore rispetto all'ormai ex deputato Pd, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Sempre al Senato in Lombardia un'altra esponente di Fdi ha sconfitto un esponente del Pd: a Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanché ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.



LA PITONESSA S’È MANGIATA IL PROFESSORE – 

NEL COLLEGIO UNINOMINALE DEL SENATO DI CREMONA DANIELA SANTADECHÈ HA BATTUTO IL CANDIDATO DEL PD CARLO COTTARELLI DOPPIANDOLO NEI VOTI: 52% CONTRO IL 27% (COTTARELLI SPERA DI RIENTRARE CON IL PROPORZIONALE) – LA COORDINATRICE  DI FRATELLI D'ITALIA IN LOMBARDIA COMMENTA LA VITTORIA CON UNA BUONA DOSE DI VELENO: “CREDO CHE COTTARELLI DOVRÀ PRENDERE QUALCHE CAMOMILLA PER DORMIRE...”

Francesca Del Vecchio per www.lastampa.it

«Credo che Cottarelli dovrà prendere qualche camomilla per dormire, stasera». Daniela Santanché, coordinatrice regionale di Fdi in Lombardia e candidata all'uninominale per il Senato a Cremona doppia il candidato del Pd, Carlo Cottarelli, con 52,17% dei voti contro il 27,3%, e commenta i risultati del suo partito dell'esclusiva terrazza del Brian & Barry Building, in centro a Milano.

Qui, la «pasionaria» di Fdi ha riunito i vertici milanesi del partito insieme ad alcuni candidati a queste politiche, tra cui Paola Frassinetti e il consigliere regionale Federico Romani, oltre all'eurodeputato Carlo Fidanza. «Il dato nazionale è molto positivo – ha dichiarato Santanché – Ci ha premiato la coerenza, la nostra opposizione patriottica non contro gli italiani ma contro un governo che qualche volta ha agito contro gli italiani».

Da coordinatrice lombarda, è soddisfatta anche per il risultato locale: «Sulla Lombardia siamo ancora cauti ma sembra che stiamo andando bene, così come a Milano centro. Insomma, la Lombardia ci dà belle soddisfazioni e mi fa piacere perché vuol dire che la squadra che abbiamo costruito ha lavorato bene».

A chi le fa notare un certo «tono minore» nei festeggiamenti per i risultati risponde: «Il momento storico del paese ci impone una esultanza sobria e una certa serietà. Siamo consapevoli della grande responsabilità che le urne e gli italiani ci stanno affidando».

Quanto agli equilibri tra i partiti della coalizione, sul fronte Fi, non è stupita dalle parole di Berlusconi che si diceva «preoccupato per i risultati di Meloni». «Lui è un campione di numeri e di voti: è normale che voglia il primato su tutti. Ma siamo alleati e si vince e si perde insieme. Nessuna gara all'interno della coalizione».

Quanto alla Lega, con cui, dopo gli esiti elettorali potrebbero invertirsi i rapporti di forza, il problema potrebbe essere il nome definitivo per la corsa alle regionali, non si esprime: «È troppo presto per parlare di dati definitivi, aspetto che la Lega cresca», quasi lasciando intendere che i numeri che usciranno dalle urne potrebbero ribaltare la decisione di ricandidare l'uscente leghista Attilio Fontana al Pirellone. Nessun commento neanche sull'affaire Romano La Russa che con il suo saluto romano a pochi giorni dal voto aveva provocato un discreto scossone tra le file del partito in Lombardia.

Santanché si congeda dai giornalisti commentando i titoli della stampa estera che definiscono «estrema» la destra di Giorgia Meloni: «Di estremo, in Fratelli d'Italia c'è solo la difesa degli interessi dell'Italia, così come si fa in Francia e in Germania»

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