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Rassegna elettorale/3 - Così Giorgia si è presa Palazzo Chigi

 C'è una clamorosa rimozione dietro il lamento dem sulla distorsione della rappresentanza per la pessima legge elettorale (e lo è). Alla Camera con 5 milioni di voti in più (17 punti e mezzo di vantaggio) il centrodestra prende 235 seggi su 400, il 59%. Nel 2013 al centrosinistra bastarono 120mila voti  (meno di un punto percentuale) per avere la maggioranza assoluta, 340 seggi (il 54%) contro 124. Ciò detto passiamo all'analisi del voto e delle prospettive politiche della vincitrice (by Dagospia). 


L'ITALIA S’È DESTRA

TUTTI I DATI DEFINITIVI DELLE ELEZIONI: FRATELLI D'ITALIA CONQUISTA IL 26,4% DEI VOTI, 6 VOLTE TANTO RISPETTO AL 4,3% DEL 2018. LEGA E FORZA ITALIA QUASI DIMEZZANO I LORO VOTI: IL CARROCCIO PASSA DAL 17,6% AL 9%; FI DAL 14,4% ALL'8,3% – COMPLESSIVAMENTE IL CENTRODESTRA RAGGIUNGE IL 44,5% CONTRO IL 26,2% DEL CENTROSINISTRA, CON IL PD FERMO AL 19,2% (NEL 2018 PRESE IL 22,9% INSIEME A LEU) E +EUROPA POCO SOTTO LA SOGLIA DEL 3% – IL M5S OTTIENE IL 15,2%, CALENDA E RENZI IL 7,7% – I RISULTATI NEI COLLEGI UNINOMINALI

(AGI) - Il centrodestra, trainato da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, vince le elezioni politiche 2022 e si prepara a governare l'Italia. Complessivamente la coalizione composta da FdI, Lega, Fi e Noi moderati raggiunge il 44,5% dei voti, sette punti in più rispetto al 37,5% del 2018. Vince nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali di Camera e Senato.
Il centrosinistra, composto da Pd, Alleanza Verdi Sinistra, +Europa, Impegno civico, si ferma al 26,2%, sostanzialmente stabile rispetto al 2018 quando il centrosinistra e Leu ebbero complessivamente il 25,7%. Sono pochi i collegi uninominali dove prevale il centrosinistra, anche in regioni come l'Emilia Romagna e la Toscana.
Il Movimento 5 Stelle, correndo da solo, ottiene il 15,2% dei voti e vince a sorpresa in oltre dieci collegi uninominali del sud, soprattutto nel napoletano, nel palermitano e a Foggia. Rispetto al 2018, quando ebbe il 32,2%, M5s cede il 17%. La lista Azione-Iv, non presente nel 2018, ottiene il 7,7%.
Nel centrodestra la parte del leone la fa Fratelli d'Italia che sestuplica i voti rispetto al 2018, passando dal 4,3% al 26,4%. Lega e Forza Italia quasi dimezzano i loro voti: il Carroccio passa dal 17,6% al 9%; FI dal 14,4% all'8,3%. Noi moderati corre il rischio di non superare l'1%. Fratelli d'Italia oggi ha il doppio dei voti della Lega anche in regioni come la Lombardia e il Veneto.
Nel centrosinistra la lista 'Pd-Italia Democratica e Progressista' è al 19,1%. Nel 2018 Pd, Leu e Insieme ebbero complessivamente il 22,9%. Cresce +Europa che passa dal 2,4 al 3%. Male Impegno civico: appena lo 0,5%. Luigi Di Maio, sconfitto dal pentastellato Sergio Costa nel collegio di Napoli Fuorigrotta Camera, resta fuori dal Parlamento.
Sono molto pochi i collegi uninominali sfuggiti al centrodestra. Il centrosinistra prevale fra l'altro a Torino centro, Milano centro, Bologna, Imola, Firenze. La lista 'De Luca sindaco d'Italia' vince nel messinese. M5s prevale nel napoletano, nel palermitano e a Foggia.
Tra i leader Meloni, Berlusconi e Lupi vincono largo nei loro collegi uninominali di L'Aquila Camera, Monza Senato e Lecco Camera. Bonelli vince a Imola Camera. Bonino è seconda a Roma centro Senato e rischia di non entrare in Parlamento se la lista +Europa non superera' il 3% dei voti nazionali. Letta, Salvini, Fratoianni, Conte e Renzi non hanno corso nell'uninominale. Calenda è solo terzo nel collegio di Roma centro Senato.


Per la prima volta nella storia la Fiamma
prende più voti al Nord che al Sud

COME HA FATTO FRATELLI D’ITALIA A PASSARE DAL 4,4% DEL 2018 AL 25% DEL 2022? - I VOTI LI HA SCIPPATI SOPRATTUTTO ALLA LEGA: IL 40% DI CHI ADESSO HA VOTATO PER IL PARTITO DI GIORGIA MELONI ERA UN ELETTORE DEL CARROCCIO - FDI HA RUBATO ANCHE A FORZA ITALIA (13%) E MOVIMENTO 5 STELLE (9%). APPENA IL 3% AL PD, IL 10% DALL’ASTENSIONE - QUELLO DI MELONI È IL PRIMO PARTITO QUASI OVUNQUE, CONQUISTA CIRCA IL 23% AL NORD OVEST, IL 26% NEL NORD EST, IL 27% AL CENTRO. SOLO AL SUD, CON IL 20%, È SECONDO, CON IL M5S IN TESTA CON IL 26% DELLE PREFERENZE…

Il balzo in avanti, in poco più di quattro anni, è impressionante: Fratelli d’Italia passa dal 4,4 del 2018 a circa il 25% alla Camera di queste elezioni.
Dove li ha presi, questi elettori? Soprattutto li ha sottratti alla Lega.
Secondo l’analisi dei flussi del Consorzio Opinio per la Rai, mostrata da Antonio Noto a Porta a Porta, il 40% di chi adesso ha votato per il partito di Giorgia Meloni era un elettore della Lega.
Il 22% aveva già scelto Fratelli d’Italia (si può desumere quindi che ha confermato buona parte dei suoi appena 1,4 milioni di elettori del 2018). Un poco FdI ha rubato anche a Forza Italia (13%) e Movimento 5 Stelle (9%). Appena il 3% al Pd, il 10% dall’astensione.
Anche Forza Italia ha pescato nell’elettorato leghista (il 17% degli elettori di Berlusconi oggi aveva votato per il Carroccio nel 2018).
Quello di Meloni è il primo partito quasi ovunque, conquista (dati a spoglio in corso) circa il 23% al Nord Ovest, il 26% nel Nord Est, il 27% al Centro. Solo al Sud, con il 20%, è secondo, con il M5S in testa con il 26% delle preferenze.
La Lega fa un tonfo nel Nord Est: in Friuli-Venezia Giulia è intorno all’11 mentre FdI è oltre il 30%; in Veneto si ferma intorno al 14,5% (Zaia aveva stravinto con il 76% delle preferenze), mentre FdI, intorno tra il 32 e il 33%, la doppia.
E il partito di Calenda? Secondo il Consorzio Opinio pesca molto tra gli elettori del Pd: il 37% di chi oggi ha votato per Azione-Iv nel 2018 aveva scelto i democratici. Prende anche da Lega (11%) e M5S (10%), qualcosa anche da FI (7%) e +Europa (5%). Il Movimento ha pescato anche nell’elettorato dem (11%) e leghista (4%).

Il discorso dell'investitura


“È IL TEMPO DELLA RESPONSABILITÀ. L'ITALIA HA SCELTO NOI. GOVERNEREMO PER TUTTI” – NEL DISCORSO DOPO I RISULTATI CHE HANNO CONFERMATO LA VITTORIA DI FRATELLI D'ITALIA, MELONI HA USATO TONI PACATISSIMI: "SE VOGLIAMO FARE PARTE DELLA STORIA, DOBBIAMO CAPIRE LA RESPONSABILITÀ CHE ABBIAMO NEI CONFRONTI DI DECINE DI MILIONI DI PERSONE” – IL PENSIERO ALLE ROGNE CHE L'ATTENDONO A PALAZZO CHIGI: “LA SITUAZIONE IN CUI VERSANO L’ITALIA E LA UE RICHIEDE IL CONTRIBUTO DI TUTTI...” 

Da www.open.online
È lei la vincitrice della tornata elettorale. Giorgia Meloni, intorno alle 2.30 del 26 settembre, è salita sul palco allestito all’hotel Parco dei Principi di Roma, sede del comitato elettorale di Fratelli d’Italia. «Dagli italiani è arrivata un’indicazione chiara: un governo di centrodestra a guida Fdi». Ha esordito così Meloni, ribadendo un concetto espresso in più occasioni durante la campagna elettorale: «È il tempo in cui gli italiani potranno avere finalmente un governo che esce da una chiara indicazione alle urne».
La leader di Fdi ha lamentato di aver subito una campagna elettorale violenta, «però – ha aggiunto -, penso che la situazione in cui versano l’Italia e la Ue richieda il contributo di tutti. Un clima sereno, quel rispetto reciproco che è alla base del confronto in qualsiasi sistema democratico».
L’invito di Meloni alla responsabilità è arrivato dopo una dedica a chi se n’è andato via prima di vedere un partito di destra vincere le elezioni in Italia: «Fdi primo partito significa per tanti orgoglio, riscatto. È una vittoria che voglio dedicare a tutte le persone che non ci sono più e che meritavano di vedere questa nottata. Ma quando sarà passata questa notte, dovremo ricordarci che siamo a un punto di partenza: è da domani che noi dobbiamo dimostrare il nostro valore. È il tempo della responsabilità: se vogliamo fare parte della storia, dobbiamo capire la responsabilità che abbiamo nei confronti di decine di milioni di persone».
La leader di Fdi si è detta rammaricata per l’astensionismo, tracciando come sfida futura quella di far tornare i cittadini italiani a credere nelle istituzioni. «Ci sono troppi italiani che non si fidano delle istituzioni. Ci vuole piena dignità nel rapporto tra Stato e cittadini affinché esistano cittadini liberi, non sudditi».
Poi, con le dovute cautele, ha assicurato: «Se saremo chiamati a governare, lo faremo per tutti, con l’obiettivo di unire ed esaltare questo popolo. Il grande obiettivo è quello di fare sì che gli italiani possano essere nuovamente orgogliosi di essere italiani, di sventolare la bandiera tricolore».
Meloni ha chiuso l’intervento ringraziando Salvini, Berlusconi, Lupi e tutta la coalizione: «Nessuno si è risparmiato – e ha aggiunto -. Voglio ringraziare gli italiani che non hanno creduto alle menzogne su di noi. Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio staff. Se non hai persone che ti vogliono bene veramente certe cose non le puoi fare. E voglio ringraziare Fratelli d’Italia».

 

 

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