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Dieci anni fa moriva Pietro Mitolo, un baluardo dell'italianità a Bolzano



Pietro Mitolo (Bolzano, 27 aprile 1921 – Brescia, 24 febbraio 2010) è stato un militare e politico italiano, esponente del Movimento Sociale Italiano e già parlamentare europeo.
Ufficiale nell'aviazione da caccia della Repubblica Sociale Italiana, fu fondatore del MSI dell'Alto Adige. Assieme al fratello Andrea, fu un esponente di primo piano della politica locale; grande amico di Giorgio Almirante, che aveva fatto dell'Alto Adige una battaglia politica nazionale, con la sua determinazione seppe scuotere gli animi anche nei momenti più difficili. Ricoprì per tre legislature la carica di consigliere provinciale e regionale.
Il 30 luglio 1970 il fratello Andrea, all'epoca consigliere regionale e in seguito deputato, fu protagonista del "fattaccio" della Ignis, a Gardolo di Trento. Quel giorno in occasione dell'ssemblea sindacale indetta dalla Cisnal, venivano accoltellati due giovani operai. Responsabili dell'agguato erano alcuni dei trenta esponenti neofascisti arrivati da fuori regione, che non verranno identificati. Il clima politico era tesissimo. La seduta sindacale, infatti, era stata osteggiata dalla Triplice e dai movimenti politici estremisti. I vertici Cisnal erano stati costretti a rivolgersi alla locale pretura per ottenere il permesso, accordato in nome della libertà di riunione. Manifestanti della sinistra extraparlamentare, prevalentemente appartenenti a Lotta continua e al Movimento studentesco, avevano bloccato il consigliere regionale Msi Andrea Mitolo e il delegato Cisnal Gastone Del Piccolo appena usciti dalla riunione, con un'ascia nella borsa. Li immobilizzarono, appesero loro al collo due grandi cartelli inneggianti alle loro "responsabilità di fascisti" nell'accaduto, li fecero marciare con le braccia alzate per cinque chilometri fino al centro storico di Trento, in segno di punizione e di sberleffo.
In occasione delle elezioni europee del 1989 Pietro Mitolo ottenne 20.502 voti di preferenza (circoscrizione nord-orientale) e nel maggio 1992 divenne parlamentare europeo subentrando a Gianfranco Fini. Nel 1994 fu eletto alla Camera: Mitolo, candidatosi nel collegio uninominale di Bolzano, ottenne il 32,1% dei voti, sconfiggendo il candidato del centro-sinistra Giovanni Salghetti Drioli, quello della Südtiroler Volkspartei, Elmar Pichler, e quello del Polo delle Libertà; fu peraltro l'unico eletto di AN tra i candidati concorrenti con il Polo delle Libertà nei collegi uninominali della Camera in Italia settentrionale. Oltre alla vita politica, significativo fu il suo impegno per lo sport, che lo vide presidente della Basket Fiamma di Bolzano per lunghi anni. È deceduto nel 2010 all'età di 88 anni.

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