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Tifo violento: aumentano i morti, diminuiscono gli scontri, i feriti, gli arresti

Prima vittima di scontri tra tifoserie della stagione 2019-2020. In quella precedente si era registrato un altro morto, il 26 dicembre del 2018, Daniele Belardinelli, capo dei Blood and honour varesini, gemellati con i tifosi dell'Inter e investito a Milano da un suv di ultras napoletani nel corso di una battaglia di strada, incidente dalla dinamica analoga a quella odierna. 
Gli ultimi dati dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive indicano un "generale decremento delle situazioni di criticità", ma, è l’avvertimento, "il risultato generale non può ritenersi soddisfacente, perché non è ancora conferma della avvenuta inversione di marcia del mondo del calcio nella gestione partecipata degli eventi sportivi".
Nella stagione 2018-2019 sono calati da 63 a 43 gli incontri dei campionati professionistici (A, B, Lega Pro) con feriti rispetto alla stagione precedente; i feriti tra i tifosi sono passati da 46 a 45; quelli tra le forze dell’ordine da 58 a 43; tra gli steward da 17 a 13; le persone arrestate sono diminuite drasticamente (da 100 a 39), così come quelle denunciate (da 1.173 a 757). La flessione di incidenti e feriti emerge anche quando si esamina il quinquennio 2014-2019. Dai dati dell’Osservatorio resta però esclusa la galassia dei campionati di categoria inferiore, come l’Eccellenza, ambito nel quale è avvenuto l’incidente di oggi: con un morto e un ferito gravissimo tra i supporter del Vultur Rioniero, investito da un minivan condotto da ultras melfitani.
Con la vittima di oggi, Fabio Tucciariello, si allunga così la lista dei morti ’da tifo’. Un elenco che comprende Vincenzo Paparelli (laziale colpito al volto da un razzo il 28 settembre 1979), Andrea Vitone, 14 anni, ritorna da Bologna-Roma e muore nell’incendio di un vagone ferroviario, appiccato dallo scoppio di un petardo, presso Civita Castellana, Stefano Furlan (durante la partita di Coppa Italia Triestina-Udinese, febbraio 1984.  Marco Fonghessi (accoltellato dopo Milan-Cremonese il 30 settembre 1984), il 17enne romanista Paolo Saroli, reduce dalla trasferta a Pisa, brucia in un rogo sul treno dei tifosi, il sambenedettese Giuseppe Tomaselli (accoltellato nel dicembre 1986 ad Ascoli),Nazzareno Filippini (nel corso di scontri il 9 ottobre 1988 durante Ascoli-Inter), Antonio De Falchi (tifoso romanista ucciso da ultras milanisti prima dell'incontro a san Siro tra Milan e Roma, nel giugno 1989) Il bergamasco Celestino Colombi. Lo uccide un infarto durante le cariche della polizia dopo Atalanta–Roma, gennaio 1993, Salvatore Moschella (gettatosi da un treno dopo essere stato aggredito da tifosi del Messina dopo il derby col Ragusa gennaio 1994); Vincenzo Spagnolo (accoltellato prima di Genoa-Milan il 29 gennaio 1995); Antonino Currò (il 17 giugno 2001 dopo essere rimasto in coma alcuni giorni, colpito da una bomba carta durante Messina-Catania); Sergio Ercolano (caduto nel vuoto il 20 settembre 2003 a seguito di scontri con la polizia prima di Napoli-Avellino); Gabriele Sandri (tifoso laziale, colpito da un proiettile sparato da un agente in una stazione di servizio l’11 novembre 2007); Ciro Esposito (muore il 25 giugno 2014, 50 giorni dopo essere stato colpito da un proiettile prima di Napoli-Fiorentina); Daniele Belardinelli (investito il 26 dicembre 2018 prima di Inter-Napoli), Fabio Tucciariello (sostenitore del Vultur Rionero, investito da un minivan di ultras melfitani, all'imbocco della superstrada Potenza- Melfi nel gennaio 2020). A cui andrebbero aggiunti i 4 tifosi della Salernitana morti il 24 maggio 1999 nel rogo della carrozza ferroviaria, in una galleria alle porte di Salerno, che li riportava a Salerno. Incendio provocato dagli stessi tifosi arrabbiati per il pareggio di Piacenza che condannava la squadra alla retrocessione in serie B.

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