Header Ads


Razzismo allo stadio, non c'è Verona ai primi posti nel report Aic

E' il Nord Italia l’area nella quale si registra il maggior numero di casi di razzismo negli stadi o nelle zone di passaggio degli impianti sportivi (42%), ma anche propriamente sul campo da gioco (57%). Ma sorprendentemente, nei primi posti non c'è Verona. Nonostante l'accanimento mediatico. L'ultima oggi è la Repubblica che diffonde un video di veronesi in birreria in cui "Niente negri" sostituisce il ritornello "In the Navy", nota canzone dei Village People, band celebre come cult gay e non certo dell'area nazirock. A livello territoriale, Roma (14%), Milano (9%), Padova e Torino (7% ciascuna) sono le città in cui è stato registrato il maggior numero di episodi di razzismo "dentro gli stadi". 
Sono alcuni dei dati che emergono dal Report dell’Aic (l’associazione calciatori) che a partire dalla stagione 2013/2014 ha istituito un Osservatorio con l’obiettivo di censire tutti gli atti di violenze, intimidazione e minacce compiuti nei confronti dei calciatori, sia professionisti che dilettanti. Quest’anno, nello specifico, l’Aic ha voluto dedicare un dettagliato e approfondito report centrato sugli episodi di razzismo, riguardo al quale, scrive il presidente Tommasi nel prologo, "da tanti anni, ormai, si lanciano campagne, si propongono spot o percorsi formativi ma alla fine resta una sensazione enorme di impotenza". 
"Nei campionati giovanili sono purtroppo in aumento gli episodi di discriminazione - osserva Tommasi - e forse la riflessione si deve indirizzare proprio sulle nostre famiglie, oltre che alle istituzioni. L’impegno di AIC in questo ambito - conclude - continua nella ricerca di una chiave, di un grimaldello che sia repressivo o formativo, regolamentare o mediatico ma che possa davvero far girare pagina ad un paese e ad uno sport che meritano altro tipo di visibilità ".

Nessun commento:

Powered by Blogger.