Header Ads


In duecento ai funerali del camerata Ciarrapico: da Gasparri a Gramazio, da Valentino a Di Luia


Oltre duecento persone hanno preso posto fra i banchi della Basilica di Santa Teresa d’Avila per stringersi attorno alla famiglia di Giuseppe Ciarrapico, scomparso domenica scorsa. La vedova Anna Paola, i figli Tullio e Micaela hanno ricevuto l’abbraccio di amici, collaboratori, estimatori, simpatizzanti del mondo della destra, politici che hanno condiviso un tratto di strada con un protagonista dell’imprenditoria, della sanità, dello sport (dalla Roma, di cui fu presidente è arrivata una corona di fiori gialli e rossi) e dell’editoria e che è stato anche senatore dell’allora Pdl nella XVI legislatura.
Alla cerimonia, officiata da mons. Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenzieria apostolica vaticana, hanno partecipato, fra gli altri, il senatore Fi Maurizio Gasparri, l’ex coordinatore azzurro della Calabria, Geggè Caligiuri, Giuseppe Valentino, presidente della Fondazione An, esponenti storici del Msi e poi di An e del Pdl come Domenico Gramazio (che ha già fissato per il trigesimo la commemorazione nella sezione ’Angelo Mancia’), Publio Fiori. E ancora: donna Assunta Almirante con la figlia Giuliana de’ Medici. Hanno portato la loro testimonianza storici e giornalisti come Adalberto Baldoni, Filippo Pepe.
C’erano sportivi già campioni di rugby come Andrea Angrisani
e Bruno Di Luia che insieme a Adriano Tilgher rappresentava anche il mondo degli ex avanguardisti.
Mons. Girotti ha detto che "la Chiesa non lo dimenticherà mai" e ha ricordato che all’epoca delle inchieste giudiziarie "ha conosciuto ore di sofferenza per l’umiliazione patita ma sopporto’ tutto con un comportamento dignitoso e forte". Al termine delle onoranze funebri,  la bara è stata avvolta nel Tricolore.

Nessun commento:

Powered by Blogger.