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Un'altra confessione di Angelo Izzo: uccidemmo anche una ragazza friulana. Per la Procura di Perugia dichiarazioni non credibili

Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo, condannato a due ergastoli, ha raccontato ai magistrati che Rossella Corazzin, di anni 17, sparita il 21 agosto 1975 nei boschi del in Cadore, fu seguita dalla banda di criminali romani in vacanza in Cadore, e poi sequestrata e portata sul lago Trasimeno. Lì sarebbe stata violentata dal branco e uccisa. Il fascicolo con le dichiarazioni di Izzo è finito sul tavolo del procuratore di Belluno Paolo Luca, che poi lo ha trasmesso a Perugia. Lo riferisce l'edizione on line del Gazzettino.

"Nelle dichiarazioni sulle altre violenze del gruppo rese ai pubblici ministeri di Roma e che mi sono state trasmesse, Angelo Izzo ha dedicato poche parole, vaghe, alla vicenda di questa ragazza, Rossella Corazzin, ma ha dato riferimenti su data della scomparsa e luogo dell'uccisione, da far ritenere che sia effettivamente lei". 
L'episodio precederebbe di un mese il massacro nella villetta della località balneare romana avvenuto tra il 29 e il 30 settembre dello stesso anno. Ma la procura di Perugia archivia l'inchiesta: "Dichiarazioni non credibili"
Lo dice all'ANSA il Procuratore di Belluno, Paolo Luca, che ha trasmesso per competenza a Perugia il fascicolo sul caso della giovane diciassettenne avuto da Roma.
La notizia viene smentita dall'avvocato Massimo Ciardullo, storico difensore di Gianni Guido, uno dei massacratori del Circeo e tornato libero dopo avere scontato la pena. "E' una notizia priva di qualsiasi fondamento. 
Quello che racconta Angelo Izzo va sempre preso con le molle perché in passato ha dimostrato di essere una persona non coerente e lineare". "Non so nulla di questa vicenda", conclude il penalista.

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