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Le comiche: il laziale Lotito usa a Salerno gli steward napoletani.La protesta della Lega

Con l'ultimo congresso federale della Lega, che nel maggio del 2017 confermò Matteo Salvini alla segreteria, anche alla luce del successo ottenuto alle primarie leghiste, fu sancito un deciso cambio di linea della Lega: non più sindacato del Nord che ha come principale obiettivo l'indipendenza della Padania, ma partito sovranista, di respiro nazionale.
L'antico slogan Prima il Nord fu quindi sostituto con Prima gli Italiani.
A Salerno, seconda città della Campania, lo slogan Prima gli italiani, è stato sostituito da Prima i salernitani per protestare contro la dirigenza della Salernitana calcio, squadra militante nel campionato di serie B, il cui personale addetto nei vari settori dello stadio è costituito da napoletani come napoletana è la società che si occupa della gestione degli steward come dimostra questo comunicato, diffuso alla stampa, a firma del coordinatore cittadino Cristian Santoro e Matteo Cucino, responsabile cittadino politiche giovanile ed organizzazione.


Salerno stadio Arechi: steward salernitani sostituiti dai napoletani.


In merito allo sfogo del co-proprietario della salernitana Lotito che sabato scorso dopo la gara col Brescia ha minacciato in sala stampa di portarsi la vigilanza da Roma, in risposta ad alcune rimostranze fatte dai tifosi nei suoi confronti, riteniamo sia opportuno precisare alcuni punti: già dal mese di marzo buona parte del personale addetto che ricopre ruoli di responsabilità nei vari settori è stato sostituito da personale del napoletano dato che la gestione degli stessi steward risulta essere curata dalla MFC Security & Services appunto di Napoli. Tutto ciò è accaduto senza una vera e propria spiegazione data ai lavoratori stessi che dopo anni di servizio e di esperienza presso lo stadio Arechi si sono visti sostituire da personale privo di dimestichezza con la struttura e l’utenza abitudinaria e tutti noi sappiamo quanto ciò sia importante e faccia la differenza in caso di criticità. In una città come quella di Salerno, avida di lavoro e con una disoccupazione giovanile altissima ci pare folle far restare a casa tanti ragazzi; senza contare che al danno si aggiunge la beffa di non avere avuto neanche il compenso dovuto con un arretrato che è arrivato ormai ad un anno. Poche settimane fa il sindaco Napoli ha esordito sulla scena cittadina affermando che la salernitana “è moralmente di tutta la città”, ed ancora che è “un segno identitario che unisce un po’ tutti” e che “idealmente è patrimonio della città” allora ci chiediamo il perché di tanta indifferenza da parte delle istituzioni cittadine; il perché non debbano lavorarci i giovani lavoratori salernitani a cui sta sicuramente più a cuore questo lavoro oltre ad esserne un vanto per loro stessi. Aspettiamo a stretto giro la risposta del Sindaco e dalla proprietà.

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