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Raid di Palermo/3. Da Piacenza a Napoli. viaggio nella violenza degli antifascisti

Pestato a Palermo il segretario provinciale di Forza Nuova con un'azione da commando. L'agguato ripreso con un telefonino e rivendicato. Dopo gli scontri con la polizia a Bologna e Napoli nel weekend un salto di qualità nella violenza dell'estrema sinistra. Un'inchiesta per Tiscali di Ugo Maria Tassinari


Il responsabile provinciale di Forza Nuova a Palermo,  Massimo Ursino,  è stato accerchiato, legato con nastro da imballaggio e picchiato da un gruppo di giovani col volto coperto che lo hanno lasciato per terra con una ferita alla testa. Il pestaggio è stato compiuto a piazza Lolli nei pressi della sezione del movimento politico guidato da Roberto Fiore ed è stato rivendicato con un messaggio anonimo inviato agli organi di stampa:  “Chi afferma che esista una "minaccia fascista", a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c'è spazio per il fascismo”.

 Secondo alcune testimonianze l'aggressione sarebbe stata filmata da una ragazza con un telefonino. LEGGI TUTTO IN TISCALI IT.  

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