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Ancora scontri duri in centro, ma Fiore tiene il comizio a Bologna

Venerdì di tensione a Bologna per la mobilitazione dell'estrema sinistra decisa a impedire il comizio elettorale di Forza Nuova ma Roberto Fiore ha potuto tenere regolarmente a piazza Galvani la manifestazione a cui ha presenziato qualche decina di militanti, asserragliati in una piazza blindata e presidiata da centinaia di uomini delle forze dell'ordine, Fiore è stato accolto con saluti romani e slogan come 'Boia chi molla':  “L’estrema sinistra – ha detto – proprio perché collegata con i sindaci e i poteri forti di queste terre, è sempre stata abbastanza consistente, ma mi chiedo se il popolo che in questo momento è preoccupatissimo per quello che sta succedendo, per l’immigrazione selvaggia, la pensi come loro. Dobbiamo constatare che le forze che si stanno scatenando contro di noi sono le stesse che si scatenano contro la Le Pen in Francia e Trump in America: magistrati, estrema sinistra e media è la trimurti che ci sta venendo contro, ma il popolo non ascolta più. Stanno creando un clima di scontro, in particolare il gruppo Espresso lo sta fomentando”.Dopo gli scontri del primo pomeriggio, una nuova carica, insieme all'uso degli idranti, è stata lanciata dalle forze di polizia, intorno alle 20, per respingere un centinaio dii manifestanti che hanno tentato di sfondare il cordone di presidio nella centralissima piazza Cavour. Le forze dell'ordine per disperdere i dimostranti hanno aperto gli idranti e poi lanciato la carica. Il corteo, composto da un migliaio di persone, è arretrato di un centinaio di metri, poi i manifestanti si sono seduti per terra e hanno intonato 'Bella Ciao'. Il corteo dei collettivi è quindi ripartito, ha attraversato le strade del centro e si è concluso sotto il sacrario dei caduti partigiani di piazza Nettuno dove gli organizzatori hanno voluto simbolicamente concludere la loro iniziativa di protesta.
Durante gli scontri sono volati fumogeni, bottiglie e qualche grosso petardo. Una bomba carta ha colpito alla testa, protetta dal casco, un agente della squadra mobile di Padova che è stato accompagnato all’ospedale, mentre due persone sono state portate in questura e denunciate per manifestazione non autorizzata. Sei i feriti tra i dimostranti. Il centro è rimasto completamente bloccato per ore e il traffico è andato inevitabilmente in tilt. 


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