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Pirozzi a Monterotondo con Buonasorte e Storace: “Vado avanti fino alla fine, non ho bisogno di fare il Senatore”.

Il sindaco di Amatrice dribbla il pressing di Forza Italia che sta cercando di fargli ritirare la candidatura alla Regione Lazio per far strada a Maurizio Gasparri. Ma da Monterotondo Pirozzi “ringrazia  e va avanti”.


“Ringrazio il Dottore ma rifiuto e vado avanti…”. Così in sostanza ha risposto Sergio Pirozzi ai big laziali di Forza Italia che gli hanno offerto un seggio “sicuro” al Senato per fargli ritirare la candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Sembra proprio che la famosa frase  coniata nel programma della Rai “Affari tuoi” calzi a pennello al sindaco di Amatrice perché proprio in questo modo si è rivolto a quanti (giornali e partiti di centrodestra) hanno ipotizzato un suo ritiro per uno scranno a Palazzo Madama:  «Hanno detto che mi ritiro, ne diranno tante. Ma io mi chiamo Sergio Pirozzi, e Sergio Pirozzi va avanti, fino alla fine». Così ha chiosato Pirozzi davanti a una folla che lo applaudiva a scena aperta, questa mattina a Monterotondo nell’incontro organizzato dal monterotondese Roberto Buonasorte - già consigliere regionale de La Destra nella giunta Polverini - e da Francesco Storace.

Del resto, il sondaggio reso pubblico oggi da “Il Tempo”, sulle candidature alla presidenza della Regione Lazio, parla chiaro e mette Pirozzi davanti a tutti in termini di consenso personale: il 20%, nel caso in cui dovesse andare avanti da solo con la sua lista civica e ben il 40% dei consensi nel caso in cui riuscisse a diventare il candidato unico di tutto il centrodestra. In questa ultima ipotesi, secondo il sondaggio commissionato una settimana fa all'istituto Ipr Marketing, Pirozzi vincerebbe le elezioni battendo di gran lunga sia Roberta Lombardi del M5S, che si fermerebbe al 28%, che Nicola Zingaretti che, con tutta la sinistra unita a sostenerlo, non supererebbe la soglia del 27%.

E' chiaro dunque, anche dopo oggi, che Pirozzi ha deciso di puntare alla regione, nonostante il fuoco amico di Forza Italia e Fratelli D’Italia. Chi invece non infierisce affatto e punta tutto (anche se non ufficialmente) sul “sindaco del Lazio” - così stanno iniziando a definire Pirozzi da quando ha ufficializzato la sua candidatura - è la Lega Nord di Matteo Salvini, che pian piano sta uscendo allo scoperto, e il Movimento Nazionale per la Sovranità di Gianni Alemanno eFrancesco Storace, che invece non ha mai nascosto il sostegno al sindaco. Proprio Storace, che è a Monterotondo per lanciare il suo uomo, Roberto Buonasorte (che sarà candidato con molta probabilità nella lista civica dello “Scarpone”), ha certificato il suo endorsement per Pirozzi: «Il sondaggio reso noto stamane dai giornali vede Sergio Pirozzi da solo, senza l'appoggio dei partiti, già al 20 per cento per la candidatura alla presidenza della regione Lazio. Questa bella e partecipata manifestazione di Monterotondo e la fermezza nel discorso del sindaco di Amatrice parlano chiaro a tutti e se prevale la ragionevolezza il nuovo governatore non c'è più bisogno di cercarlo: c'è già e si chiama Sergio Pirozzi. E dal 4 marzo alla regione Lazio sarà un uomo del popolo a governare». 

In tutto questo, comunque, il nome di Maurizio Gasparri resta in gioco, i partiti di centrodestra non sciolgono la riserva su Sergio Pirozzi e non rinunciano all’idea di scegliere un proprio candidato in nome della "vecchia" logica di spartizione tra partiti. E chissà, a questo punto, se sceglieranno di farla questa campagna elettorale visto che ormai mancano solo 3 mesi alle elezioni e gli altri candidati alla presidenza sono già in corsa da parecchio ma parecchio tempo.

Antonio Cacace


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