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Napoli, nasce il fronte sovranista per il lavoro ai campani

(G.p) "Un Patto per il Lavoro agli Italiani per l'inserimento lavorativo di giovani, disoccupati di ex detenuti nei territori della Campania. 
Questa è la risposta "sovranista" al Protocollo promosso dal Ministero dell'interno per il lavoro agli immigrati e per rimarcare che la priorità sono gli Italiani e particolarmente i campani che vivono una condizione di afflizione dovuta alla disoccupazione, alla precarietà, alla povertà e alla criminalità".

Con queste parole chiare e dirette Salvatore Ronghi, coordinatore regionale del Movimento nazionale per la Sovranità ha dato inizio ad una affollata conferenza stampa per la presentazione del Fronte per il lavoro ai campani iniziativa alla quale hanno aderito il Fronte italiano per il lavoro e la partecipazione, rappresentato da Francesco Catuogno, il Sindacato Azzurro di Vincenzo Guidotti, il Fronte dei disoccupati e dei precari guidato da Giovanni Riccio ed infine gli Ex detenuti Organizzati di Pietro Ioia.

La conferenza stampa si è tenuta nella nuova sede del-Sindacato Azzurro che riapre oggi i battenti dopo l'incendio del novembre scorso che ha distrutto quella precedente del Corso Novara.

"Mentre il Sindaco di Napoli e il Ministro Minniti ci hanno fatto 'ingoiare' un Protocollo per l'integrazione degli immigrati, noi, precisa Ronghi lavoriamo ad un Protocollo per il lavoro agli Italiani e, innanzitutto, ai napoletani e ai campani, che presenteremo il 10 gennaio alle Autorità coinvolte.
Da quella data siamo pronti a scendere in piazza per far valere il diritto al lavoro" - ha spiegato Ronghi, che, anticipando i contenuti del Protocollo, ha spiegato che esso "è finalizzato all'inserimento lavorativo dei giovani, dei disoccupati di lunga durata, degli ex detenuti, a contrastare la disoccupazione e la precarietà, a garantire un futuro lavorativo ai dipendenti dei Consorzi Unici di Bacino e per la collocazione della platea del progetto B.r.o.s. e dei precari dei centri commerciali e del settore della vigilanza armata e del portierato, che sono divenuti una vera e propria piaga dello sfruttamento dei lavoratori".

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