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Pontida 2017: Salvini silenzia Bossi, prossimo all'addio


(G.p)Umberto Bossi, fondatore della Lega Lombarda nel lontano 1984, per la prima volta non è intervenuto, in qualità di relatore, all'annuale incontro leghista in quel di Pontida.
Una esclusione che ha mal digerito come ci racconta la collega Chiara Sarra, con un interessante articolo pubblicato su Il Giornale, storico quotidiano milanese.
Articolo che riportiamo per intero.


Umberto Bossi non ha preso bene la sua esclusione dalla scaletta degli interventi a Pontida, dove la Lega Nord si è radunata oggi come ogni anno.
"Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare, ma è un segnale che devo andarmene via", dice "abbastanza" arrabbiato ai giornalisti.
Il Senatur, fondatore della Lega Nord, ha partecipato comunque alla manifestazione. "Bossi? Ci saranno tutti, ma nei momenti importanti parla uno", aveva detto Matteo Salvini prima di salire sul palco. Ma nel suo discorso, il segretario federale del Carroccio lo ha ringraziato senza nemmeno nominarlo: ""Ho imparato molto da chi è venuto prima di me: se siamo qua oggi è perchè la Lega ha radici profonde", ha detto, "Ringrazio chi prima di me ha avuto l'onere e l'onore di essere segretario di questo meraviglioso movimento. Dalle Alpi alla Sicilia riprendiamo in mano questo Paese".
Mi spiace perché Pontida è Bossi", attacca dal canto suo il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, "La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini. Ma per me Bossi a Pontida ha sempre il diritto di parola". "È un errore, anche mediatico"m aggiunge l'assessore alla Mobilità della Regione Lombardia, Gianni Fava, "Nessun movimento politico cancella la propria storia, non fargli fare nemmeno un saluto è sbagliato. Se oggi siamo qui è grazie a lui". Lo ha detto Gianni Fava, assessore alla Mobilità di Regione Lombardia e voce critica del partito.

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