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Mentana a Casa Pound per un dibattito: vero errore è non confrontarsi




"Non è che sono venuto qui con le tartarughine. Non vengo qui a fare il missionario a legittimarvi. Se un movimento partecipa alle elezioni, è la democrazia a legittimarla.
Se si pronuncia con chiarezza contro il ricorso all'uso della violenza e il razzismo".
Con queste parole il collega Enrico Mentana, direttore del telegiornale de La7 ha spiegato il perché della sua partecipazione al confronto pubblico con Simone Di Stefano, vice presidente di Casa Pound Italia organizzato nella serata di venerdì 29 settembre nella sede romana del movimento, in via Napoleone III.
Enrico Mentana ha parlato davanti ad una sala piena di spettatori attenti. Infatti sono state davvero tante le persone arrivate ad ascoltare il dibattito, al centro nei giorni scorsi di parecchie critiche e polemiche.
Basta ricordare che nei confronti di Enrico Mentana, a poche ore dal dibattito con il vice presidente di Casa Pound è apparso sotto la sede de La7 uno striscione di insulti nei suoi confronti firmato dai partigiani nella metropoli.
Nel corso del suo intervento Mentana ha precisato di essere venuto a parlare a Casa Pound perché siamo in democrazia ed il vero errore sarebbe non confrontarsi.
Questo perché voi state dicendo chiaramente che la violenza non è non sarà il vostro metodo politico, a differenza di altri”
.In merito alla Legge Fiano, Mentana ha affermato: "Non si può affrontare questo tema con il proibizionismo secco, perché si incentiva il culto della memoria maledetta: la destra italiana ci ha vissuto molto in un contesto simile con la proibizione della ricostruzione del partito fascista; sarebbe servito un dibattito culturale più profondo".
Oggi non ha senso creare leggi che sono punizione pura e senza comprensione. Ci sono monumenti e lapidi che fanno parte della storia italiana e io voglio essere libero di poterle vedere. Non è abbattendo un obelisco che si cambia la storia.
La Legge Fiano ha secondo me moltissime controindicazioni e pochissimi vantaggi. Sul web ci sono cose ripugnanti e vergognose, in cui si è offeso gravemente Fiano e questi è giusto punirli.
Le leggi esistenti sono già sufficienti, anche perché sono state disattese o osservate con un andamento a fisarmonica. La storia si studia, non si proibisce niente: è l'arma della cultura democratica".
Inutile dire che a queste parole Mentana è stato molto applaudito da parte del pubblico presente.
Prezioso è stato infine un suggerimento offerto da Mentana ai militanti di Casa Pound: quello di avviare una determinata e profonda campagna per la lotta alla droga, argomento dimenticato dalla maggior parte dei media.


1 commento:

  1. Eh ma mentana da buon ebreo ha imparato l'arte inculatoria che gli e'stata trasmessa dai suoi avi savi di sion ,e' sempre cosi' 2 paroline e il popolo fatto fesso e minchione crede a tutto.Ma cosa volevate che dicesse ,non vi dira mai quello che pensa veramente di voi ,e' dietro le quinte che vi prepara dei bei bocconcini catasrofe.Non ci credete? Provate a leggere:" lasha darkmoon l'america vinta" e perche' nessuno ve le dice queste cose deve essere un pirla che sta dal l'altra parte del mondo

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