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Letti da noi 15/ L'alternativa di Giacinto Auriti

E' da pochi giorni in libreria una raccolta degli degli oltre ottanta scritti che tra il 1973 e il 1980 il professor Giacinto Auriti,giurista, fondatore della cosiddetta scuola del diritto di Teramo e co-fondatore della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, saggista, e politico italiano ha pubblicato su “L'Alternativa”, la rivista del Centro studi Politici e Costituzionali è stata recentemente pubblicata, a cura di Ufo De Nicola, dalla casa editrice Solfanelli.
Una raccolta di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, dove si trovano organicamente strutturati e trattati secondo prospettive pluridisciplinari tutti i punti forti del pensiero di Giacinto Auriti.
Il professore di Guardiagrele, piccolo comune della provincia di Chieti, riafferma con forza e vigore la concezione cristiana e classica della società, del diritto, della moneta.
Egli sostenne, nel corso della sua esistenza, senza alcun tentennamento, la dottrina sociale della Chiesa, in particolar modo il principio proclamato dal Leone XIII nella Rerum Novarum : tutti proprietari e non tutti proletari.
Come senza tentennamenti, sulla scia del Papa della Quadragesimo anno, S.S. Pio XI, combatte contro “quelli che, tenendo in pugno il denaro e facendola da padroni su di esso, dominano anche il credito e controllano i prestiti”, cioè contro coloro che si sono appropriati, a loro esclusivo vantaggio e a danno di tutti gli altri uomini, della moneta, l’unico strumento capace di rendere tutti proprietari.
Appunto per contrastare efficacemente l’azione nefasta di tali parassiti dell’umanità, il Professore lancia la sua folgorante proposta: porre la moneta, definita quale bene pubblico e strumento di giustizia sociale, sotto l’ala del diritto, quest’ultimo inteso non semplicemente come regola ordinatrice, ma come portatore e realizzatore del bene comune.

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