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Da candidato in una lista del sindaco dalemiano a indagato per i fasci italiani del lavoro

(G.p) Fiamma Negrini consigliere comunale eletta a Sermide e Fellonica con 343 voti, il 10,42%, il padre Claudio, ed altri 8 esponenti nazionali del Movimento Fasci Italiani del lavoro sono indagati per ricostituzione del partito nazionale fascista.Contestate la violazione della cosiddetta Legge Scelba della XII disposizione finale della Costituzione Italiana che non consentono la rinascita del disciolto partito mussoliniano anche sotto altre forme.
Eseguite dai carabinieri 9 perquisizioni domiciliari da Palermo a Verona, a Bologna Rapallo ed infine a Napoli nel corso delle quali sono stati sequestrati documenti relativi all'attività del movimento, nonché anche personal computer e telefonini.
L'ultima persona iscritta nel registro degli indagati per ricostruzione del partito nazionale fascista, secondo indiscrezioni che giungo da ambienti vicini alla Procura della Repubblica di Napoli e confermati dall'indagato, è il napoletano Vincenzo Stravolo, militante storico nella destra identitaria, con passato in Fiamma Tricolore, in Forza Nuova di cui fu responsabile provinciale ed responsabile nazionale dell'ufficio reclutamento, Fronte Nazionale, di cui è stato, per pochi mesi, commissario provinciale, candidato alla ultime elezioni amministrative a Melito, comune della città metropolitana di Napoli, in qualità di indipendente, nelle file della lista civica composta dal Popolo della Famiglia, raggruppamento della destra cattolica guidato da Mario Adinolfi, dalla civica insieme per Melito e da Terra Nostra, lista civica composta da militanti e simpatizzanti di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale
Un triciclo di liste che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Pietro D'Angelo, ex consigliere comunale del Partito Democratico da poco aderente ad Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista, il movimento politico nato dalla scissione dell'ala sinistra del Partito Democratico cui si sono aggiunti fuoriusciti della nascente Sinistra Italiana.
Ora da poche settimane, Vincenzo Stravolo ha aderito al movimento Fasci Italiani del Lavoro e nella giornata di giovedì 3 agosto ha subito una perquisizione domiciliare da parte della Digos culminata con il sequestro di un personal computer e di due telefoni cellulari ed ha avuto, accompagnato dal proprio legale, un interrogatorio di oltre 2 ore.
Questa indagine, ci racconta Vincenzo Stravolo, che ho ascoltato telefonicamente, è un fulmine a cielo sereno per me e la mia famiglia, perché nel corso della mia esperienza politica, nei movimenti ai quali ho aderito, ho sempre agito nella legalità e nella trasparenza, rispettando sempre le regole democratiche.






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