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Il Fallimento Di Forza Nuova A Napoli: Le Dimissioni Di Vincenzo Stravolo. La replica della segreteria regionale

Non sono giorni facili per Forza Nuova, almeno nel sud Italia. Dopo la dimissione di ben 3 dirigenti calabresi e lo scioglimento della sezione di Lamezia Terme, i cui militanti sono confluiti in Casa Pound  Italia oggi Vincenzo Stravolo, già segretario provinciale di Forza Nuova a Napoli e responsabile nazionale ufficio reclutamento con cinque militanti partenopei dice addio al movimento guidato da Roberto Fiore, con un comunicato stampa, che pubblichiamo per intero.



Dopo le miei dimissioni da Coordinatore provinciale di Napoli avvenute in data 28 febbraio 2016, comunico ufficialmente le mie dimissioni anche da Responsabile Nazionale Ufficio Reclutamento e l'uscita, congiuntamente dei militanti Giancarlo Pirozzi, Giovanni Buono, Luigi Venditto, Ernesto Tatriele dal movimento politico Forza Nuova. Decisione sofferta ma maturata a seguito di ripetuti e spiacevoli episodi di disordine organizzativo e deontologico verificatisi all'interno del movimento stesso e da me denunciati ma lasciati volutamente e ripetutamente irrisolti. La struttura gerarchica e meritocratica che “millanta” il movimento Forza Nuova purtroppo non trova concretezza nella realtà, e questa incoerenza, tra l'ordine che si propaganda ed il caos che regna all'interno della struttura organizzativa, cozza pesantemente con il concetto di coerenza che dovrebbe contraddistinguere il movimento dal resto dei partiti politici tradizionali e che, invece, trova terreno fertile grazie ad un direttivo che, pur di assemblare, tralascia la qualità dell'impegno profuso da militanti e dirigenti che, come me, hanno, con passione e dedizione, operato solo ed esclusivamente per il bene e la crescita di Forza Nuova per diversi anni, preferendo dare spazio all'incompetenza ed ai comportamenti scorretti e lesivi di altri militanti piuttosto che adottare provvedimenti disciplinari atti a ristabilire l'ordine ed il rispetto reciproco. 
La mia scelta e dei Camerati non dovrebbe meravigliare né la dirigenza regionale né quella nazionale, poiché arriva dopo svariate richieste di intervento mai considerate dagli addetti, e ad un mese dallo scioglimento di una intera sezione e dalle dimissioni di ben tre dirigenti calabresi dettate dalle stesse motivazioni, segno evidente, questo, che il problema non è da considerarsi circoscritto esclusivamente alla provincia di Napoli, il non riconoscersi nella rappresentanza del movimento poiché avulsa da quello che dovrebbe essere lo spirito legionario di Forza Nuova. Il nostro impegno politico e militante continuerà sul territorio con la stessa dedizione e passione sempre a fianco dei nostri connazionali.

Di tutt'altro parere è la segreteria regionale di Forza Nuova che nel tardo pomeriggio di domenica ci invia una nota sulla questione che pubblichiamo per intero.


La Segreteria Regionale del Movimento politico Forza Nuova si vede costretta a rispondere alle deliranti, esilaranti e profondamente ingiuste dichiarazioni del signor Vincenzo Stravolo per salvaguardare la reputazione del Movimento e la dignità della comunità militante campana.
 Le difficoltà dello Stravolo erano ben note a tutta la dirigenza, ma, per rispetto umano e per carità cristiana, non si è mai voluto abbandonare nessuno, cercando di concedere una possibilità a tutti coloro che avessero dimostrato volontà di distinguersi dal piatto grigiore di questa società, fatta solo di apparenza e di mancanza di ogni valore. Lo abbiamo accolto, e ri-accolto, nella famiglia forzanovista e trattato da pari, ma, fin dall’inizio, si riscontravano nel suo carattere alcune caratteristiche non consone allo stile forzanovista: un forte arrivismo, un atteggiamento spesso arrogante e personalistico, una scarsa capacità relazionale, anche a causa dei tempi dettati dal suo lavoro, non gli permettevano di confrontarsi nel migliore dei modi con gli altri.
 La sua apparente buona volontà e la asserita intenzione di migliorarsi, tuttavia, sono state valorizzate, affidandogli, prima, la carica di segretario provinciale di Napoli e poi quella di responsabile del reclutamento e tesseramento a livello nazionale; nonostante ciò il Movimento viene accusato di nepotismo da una persona che, confondendo il congiuntivo con il condizionale, non accettava di lasciare ad altri la propria funzione del momento, mostrando di non comprendere che di funzione e non di possesso della stessa si trattava, o che, nelle riunioni periodiche con i militanti, chiedeva, senza rendersi conto dei propri limiti, quale fosse il gradimento degli stessi nel caso fosse stato proposto come Coordinatore Regionale!
 Dispiace dirlo, e non ne avremmo parlato se i toni da lui usati contro la nostra comunità non ci avessero costretto a farlo, ma persone del genere fanno del male ad ogni movimento. L'abbandono di Stravolo e di una pattuglia di suoi pseudo-militanti (chi li ha mai visti?) non è una perdita, ma un guadagno per tutto il Movimento. Consideriamo, pertanto, definitivamente chiuso il capitolo che lo riguarda, augurandogli di risolvere le sue problematiche personali ed umane.

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