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Ostia, e se alle elezioni vincesse CasaPound?

Potrebbe diventare una sorta di test elettorale di metà percorso per Virginia Raggi e la maggioranza Movimento cinque stelle in Campidoglio, a Roma. Infatti sono sempre più vicine le nuove elezioni, per il rinnovo di due Municipi, il X (Ostia Acilia) sciolto ad agosto del 2015 per infiltrazioni mafiose, e l' VIII (Ostiense Garbatella) dove la crisi della maggioranza targata cinque stelle si è risolta con le dimissioni del minisindaco Paolo Pace ed il commissariamento.
Nei due municipi si potrebbe votare, nella tornata elettorale amministrativa di autunno 2017.
I principali partiti e movimenti politici hanno accesso i riflettori su Ostia, territorio paralizzato da due anni di commissariamento per mafia. La sinistra è pronta a candidare un parocco, Don Franco De Donno, gli esponenti del movimento cinque stelle puntano su Giuliana Di Pillo, già delegata della giunta Raggi al rapporto con i municipi, mentre a destra Casa Pound ha già annunciato il proprio candidato presidente indicato nella persona di Luca Marsella. Una mossa che potrebbe mandare in crisi gli equilibri del centro destra in un municipio dove i consensi per Casa Pound crescono di giorno in giorno, come ci racconta con un interessante articolo, pubblicato su Blasting news il collega Claudio Latino.
Articolo che riportiamo per intero.



Grillo lo ha detto chiaro, vuole vincere le #Elezioni del Municipio di #ostia e con le sue dichiarazioni ha acceso i riflettori sul voto di un territorio paralizzato da due anni di commissariamento per mafia. Mentre a sinistra è stata già annunciata la candidatura di un parroco, don Franco De Donno, storicamente vicino al Pd, i grillini sembrano puntare su Giuliana Di Pillo, già delegata della giunta Raggi al rapporto con i municipi ma di fatto impegnata soltanto nel X, dove, non senza polemiche, ha anche un ufficio.

L'incognita CasaPound
Ad anticipare tutti a destra invece è stata #casapound che ha già annunciato che correrà da sola ed ha ufficializzato il suo candidato presidente.
Sarà Luca Marsella, 32 anni, responsabile da 10 anni del movimento sul litorale romano che è in campagna elettorale permanente. Una mossa che potrebbe mandare in tilt gli equilibri dei partiti, considerando che i consensi di CasaPound crescono di giorno in giorno. Dalla raccolta alimentare per 250 famiglie italiane in difficoltà, al doposcuola per bambini ed alla difesa dagli sfratti, nei quartieri popolari ormai tutti si affidano ai ragazzi della tartaruga frecciata. "Siamo diventati una sorta di sindacato del popolo - spiega Marsella - perché siamo gli unici a stare nelle piazze, nelle scuole e nei territori senza abbandonare gli italiani in difficoltà".
Sostegno in aumento
Non sono solo le fasce deboli a sostenere però CasaPound ad Ostia. Il commissariamento viene visto in modo molto negativo anche da commercianti, imprenditori e famiglie storiche che non accettano la svalutazione del mare di Roma e nelle proteste c'è sempre CasaPound.
Marsella è con i gestori dei chioschi delle spiagge che sono stati chiusi senza motivo, con i residenti che protestano contro delle enormi voragini che si sono aperte sull'asfalto, con i commercianti in lotta contro i mercatini rom ed i venditori abusivi, con i lavoratori dell'ospedale che non percepiscono lo stipendio ma anche con i medici che si battevano contro la chiusura del laboratorio d'analisi.
Vittorie contro il degrado
I militanti sono riusciti in più occasioni, scendendo in piazza con i cittadini, raccogliendo firme, protestando sui social network ad ottenere delle vittorie contro il degrado e gli insediamenti abusivi. Dalla pineta delle Acque Rosse alla stazione Lido Centro fino all'ex vivaio di Acilia, con determinazione ed insistenza, CasaPound ha fatto sloggiare immigrati e riqualificato piazze con i propri volontari per anni.

La prima cosa da fare
Difficile che CasaPound riuscirà a vincere e l'obiettivo sembra più essere quello di eleggere dei consiglieri anche a giudicare dalla campagna dei manifesti 3x2 che da mesi spiccano ad Ostia.
"Manda in Municipio dei combattenti" è lo slogan che sui cartelloni affianca il volto di Marsella e di Carlotta Chiaraluce, che guiderà la lista di CasaPound dopo aver ottenuto già 1300 preferenze al Comune di Roma un anno fa. "La prima cosa che faremmo se vincessimo noi - annuncia Marsella - è sgomberare l'ex colonia Vittorio Emanuele occupata da 20 anni da centinaia di immigrati clandestini. Ci servirebbero 15 giorni per dimostrare la differenza tra noi e tutti gli altri. Qui ha governato anche il centrodestra ed in 5 anni non solo non ha liberato la struttura ma ha continuato a pagare le utenze agli stranieri abusivi con soldi pubblici". Le possibilità di CasaPound crescono se si pensa che quella del movimento non sarà l'unica lista a sostegno della candidatura di Marsella. "Ogni giorno incontriamo persone che vogliono sostenerci anche mettendoci la faccia - continua Marsella - ed è per questo che stiamo mettendo su anche un progetto civico a sostegno della mia candidatura".

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