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Giordano Caracino: 30 anni di Veneto Fronte, ma gli skin sono un movimento giovanile

 (g.p.) Dopo la recensione pubblicata ieri sul volume dedicato ai 30 anni di storia del Veneto Fronte Skinheads, "Sulle strade dell'onore", abbiamo deciso di intervistare Giordano Caracino, il leader del primo movimento skin italiano, che oggi si è ramificato oltre i tradizionali confini del Nord Est. 

Le analisi storiche sul movimento skin sottolineano la natura working class del movimento originale. Che cosa ha rappresentato per la vostra esperienza essere nati e cresciuti nel Nord Est degli anni 80 e 90, del boom economico della fabbrica diffusa?
Sicuramente l'essere cresciuti in una realtà fortemente produttiva, laboriosa ed economicamente forte, com'era il nord-est negli anni 80-90, ci ha permesso di poter viaggiare molto e fare esperienze, creando amicizie e legami a livello europeo che sono poi le colonne portanti di tutto il movimento skinhead nel nostro continente, ma non solo! L'essere sin da giovani espressione della classe lavoratrice inoltre ci ha permesso di maturare un'idea ben precisa di cos'è il capitalismo, facendoci simpatizzare sempre più per un socialismo nazionale a tutela dei lavoratori e dei nostri connazionali.

Il Veneto Fronte Skinheads festeggia 30 anni di vita. Un movimento giovanile che non è più tanto giovane. Quanto vi pesa, quando vi da forza avere proprie radici cosi consistenti?E' vero che siamo il movimento politico più longevo in Italia nell'ambito della destra radicale, ma è anche vero che il movimento skinhead è e deve rimanere un movimento giovanile, da qui la coraggiosissima scelta della vecchia dirigenza di passare il testimone ai ragazzi più giovani, per mantenere quello spirito ribelle e movimentistico che inevitabilmente si rischia di attenuare, ma assolutamente non di perdere, con l'età. Ma l'avete i nostri "vecchi" ancora con noi, sempre tra le nostre fila è una ricchezza inestimabile soprattutto per i più giovani...passare dai 18 ai quasi 60 anni, è la dimostrazione che il nostro è uno stile di vita, non di certo moda ne tanto meno una sottocultura!

Come avete vissuto la scelta del vostro fondatore e di altri camerati di passare a una forma diversa e più istituzionale di militanza politica? Sono rimasti integri i legami camerateschi e comunitari?
il VFS è sempre stato avanguardia e l'aver affrontato per primi verte battaglie e certi argomenti economico-bancari, ha fatto crescere l'esigenza di portare queste battaglie ad un livello maggiore e con loro certi temi nella politica che conta...è tutto questo non può minimamente scalfire rapporti umani costruiti sull'amicizia vera, la fratellanza, il cameratismo più sincero, il rispetto e la stima, per cui Piero Puschiavo e chi come lui ha intrapreso questo percorso avrà sempre e comunque il nostro supporto!

Cosa pensate della Lega Nord, visto che la vostra esperienza politica avviene su un territorio dove il Carroccio ha raccolto molti consensi. Come giudichi l’idea forza di Salvini di dare vita ad una Lega Nazionale seguendo come modello il Front Nazional francese?
La Lega Nord ed il Front national  sono movimenti che si dichiarano apertamente antifascisti, per cui non potranno mai avere la nostra simpatia..tanto meno salvini data la sua estrazione politica. La lega non ha fatto altro che coccolare gli umori del popolo, parlando alla pancia, salvo poco o nulla concludere quando sono stati al governo, anzi dando vita alle prime pericolose sanatorie di immigrati (vedi legge bossi fini) o perdersi dietro a inutili battaglie propagandistiche come la tessera del tifoso..la lega non solo ha deluso, ma ha fallito!

La preveggenza politica del Veneto Fronte Skinhead trova oggi facile riscontro nell’attuale scenario politico italiano, la vostra lotta all’immigrazione massiccia ed incontrollata cominciata alla fine degli anni 80 e tutt’ora ancora in corso, potrebbe essere per voi motivo di vanto. Che effetto vi fa sentirvi Cassandre inascoltate?
beh non è sicuramente un vanto anzi è assolutamente non ci fa gongolare il "noi ve lo avevamo detto"..inutile dire che c'è una sorta di rivalsa nel vedere chi ci tacciava all'epoca di essere solo degli ignoranti violenti, convergere sulle nostre stesse posizioni, che vale la pena di sottolineare che non sono mai cambiate!

Hai iniziato il tuo percorso politico nel Vfs come semplice militante ora sei il leader indiscusso ma cosa rappresenta realmente per te il Vfs?-
il Vfs è una comunità umana prima che politica, è una famiglia! È inspiegabile quale possa essere il legame che si genera tra Uomini che condividono lo stesso stile di vita, oltre alle stesse idee. Come cantano i Gesta Bellica "questa nave è la mia casa e questa ciurma è la mia vita, siamo fratelli di un cammino che al destino non si piega": combattiamo apparentemente senza nessuna possibilità di vittoria dei nemici potentissimi, subdoli e perfidi, ma con i camerati che mi affiancano in questo sogno, non c'è nulla che mi può spaventare, perché so che li avrò affianco sempre e comunque!

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