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Bolzano, Casapound non si smarca dall'episodio di via Mendola: "Non accettiamo lezioni"



G.p)Nella giornata di martedì 19 luglio è arrivata la presa di posizione di Casa Pound Bolzano sul pestaggio politico che sarebbe andato in scena in via Mendola ai danni di Davide Gallo. Nessun smarcamento da parte del movimento guidato da Gianluca Iannone verso i suoi attivisti Brancaglion e Gasperi ma un appello a tutto il mondo politico ed ai mass media ad una maggiore cautela nei giudizi come ci racconta il collega Alan Conti con un interessante articolo pubblicato su L'Alto Adige che riportiamo fedelmente





La presa di posizione di Casapound sul pestaggio politico che sarebbe andato in scena in via della Mendola, tanto attesa, è arrivato nella giornata di oggi (martedì). Nessuno smarcamento da parte del movimento verso i suoi attivisti Davide Brancaglion e Mirko Gasperi ma un invito a tutto il mondo politico e dei media a maggior cautela nei giudizi. “Ancora una volta abbiamo preferito raccogliere maggiori informazioni - spiega il coordinatore regionale di Cpi Andrea Bonazza - prima di difendere o accusare qualcuno. Questa prassi doverosa non sembra essere la stessa usata da parte dei media e dai partiti locali, questi ultimi sempre attenti a strumentalizzare vicende per fini politici".
I fascisti del terzo millennio, come amano definirsi gli attivisti di Casapound, hanno anche visionato il video dell'episodio. "E’ un dato di fatto che il numero dei militanti di CasaPound coinvolto era nettamente inferiore, 2 a 6, rispetto a quello di chi lamenta l'aggressione - continua Bonazza - e anche la visione del video diffuso dai Tg si presta ad interpretazioni e scenari tutt’altro che univoci, ma comunque sensibilmente diversi da quelli inizialmente dipinti. Gli stessi quotidiani locali – che nei giorni scorsi titolavano del brutale pestaggio subito da alcuni inermi ragazzi - oggi offrono una prospettiva diversa, probabilmente meno stridente con l’entità delle lesioni subite dai pretesi aggressori, ed anche con le immagini e gli atteggiamenti emergenti dal video”.
Casapound, in ogni caso, è conscia dell'iter legale che gli accusati dovranno intraprendere. La linea difensiva comincia a intravedersi con Brancaglion che ieri ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto con il collare sanitario addosso. “Lasceremo valutare a chi di dovere le responsabilità dell'accaduto - prosegue la nota - ma di certo non ascolteremo lezioni impartite da chi, nella propria area politica, vanta soggetti condannati per mafia, truffa, abuso di atti d'ufficio etc, e per primo soffia sul fuoco dell'odio politico spingendo i provocatori dell'antifascismo in aggressioni, minacce e atti vandalici a cui giornalmente giovani e sedi del nostro movimento sono sottoposti, non ultime le sassate di poche settimane fa alla nostra sede di Oltrisarco". Sabato prossimo, intanto, è stato organizzato un corteo antifascista con partenza alle 16 dalla stazione dei treni di Bolzano. “Consigliamo anche agli antifascisti e al sindaco Caramaschi, con il suo coretto di moralisti 'immacolati' - prosegue il coordinatore di CasaPound - di indirizzare la stessa preoccupazione e lo stesso sdegno sventagliato in questa faccenda, anche per i continui episodi di violenza che accadono quotidianamente nella nostra città ad opera di immigrati e sbandati di ogni genere, tanto coccolati dal centrosinistra".

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