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Valeria Valente raschia il fondo del barile nero: soffia la Lega Sud a Rivellini


di Giuseppe Parente

Il Partito Democratico, a Napoli è a rischio estinzione. Le elezioni comunali, previste per domenica 5 giugno potrebbero segnare la sua morte politica nella terza città d'Italia.  E Valeria Valente, aspirante sindaco, vincitrice delle ultime primarie della coalizione di centro sinistra, potrebbe passare alla storia come la donna che l'ha certificata.
Non male per la candidata, di stretta osservanza renziana, definita da molti democratici, come l'ultima chance per un partito in caduta libera, dall'inizio del terzo millennio. 
Come sono lontani i tempi in  cui la Margherita ed il Partito Democratico, durante l'era Bassolino Jervolino conquistavano il 40% dei consensi dei napoletani. Cinque anni fa, il candidato Mario Morcone, espressione del Partito Democratico conquistò solo il 16% dei consensi non riuscendo manco a conquistare il diritto a partecipare al ballottaggio. 
Il Partito Democratico, che dovrebbe teoricamente incarnare le due principali culture politiche del centro sinistra italiano ossia quella del popolarismo europeo e della social democrazia, a Napoli sarebbe in grossa difficoltà. Analizzando, con la massima attenzione,  i diversi sondaggi fino ad ora usciti Valeria Valente si attesta intorno al 20% dei consensi, per cui sarebbe fuori dai giochi. In pole position ci sarebbe Luigi De Magistris con il 30% dei consensi seguito dal candidato civico di Forza Italia Gianni Lettieri con il 28%.
Per cui, per tirare quanta più acqua possibile al proprio mulino, Valeria Valente cerca di ampliare la  coalizione che la sostiene. Per cui dopo aver ottenuto il sostegno di Elaboratorio Nazionale, lista guidata dall'avvocato Di Monda, già candidato alle scorse comunali alla carica di sindaco di Napoli con la lista Progetto Innovazione Napoli ed Insorgenza Civile, con risultati da prefisso telefonico, l'accordo con il Nuovo Centro Destra, negli ultimi giorni è arrivato l'accordo con il leader della Lega Sud.
Formazione politica guidata da Gianfranco Vestuto, che  alle ultime elezioni europee era candidato nelle file della Lega Nord, conquistando 156 preferenze e che per le comunali di Napoli aveva annunciato l'appoggio, con una propria lista, alla coalizione Napoli Capitale, guidata dall'ex parlamentare europeo Crescenzio Rivellini, per la quale avrebbe rappresentato l'ala destra.

La Lega Sud, secondo i soliti esperti di sondaggi elettorali, potrebbe portare in dotazione alla Valente uno 0,5% in più.  Davvero poca roba in sé. Ma sono elezioni comunali, esiste il doppio turno, per cui anche una percentuale da prefisso telefonico, di una lista civica o di un piccolo partito potrebbe garantire al candidato sindaco il diritto a partecipare al turno di ballottaggio.
Ma questi accordi, un po' contro natura, per cui il Partito Democratico pesca davvero in ogni mare pur di tirare consenso alla propria candidata, possono provocare disaffezione nell'elettorato democratico e finanche dei distacchi. Pochi giorni fa quattro dirigenti democratici hanno abbandonato il partito accusandolo di deriva a "destra" preferendo abbracciare il centro sinistra alternativo guidato dal sindaco Luigi De Magistris.
L'accordo tra la Lega Sud e Valeria Valente, salvo sorprese dell'ultima ora, sarà ufficializzato solamente la prossima settimana.
Chi vivrà, vedrà.



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