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Battisti era fascista? Il prof le dà 4 ma è lui da bocciare


di Giordano Bruno Guerri

Ammettiamo che insegnare agli adolescenti è uno dei lavori più difficili che esistano. Ammettiamo pure che il nostro sistema scolastico condiziona pesantemente il lavoro dei docenti, spesso con l'intromissione eccessiva dei genitori. Ammettiamo infine che la ragazzina di 13 anni che ha preso un 4 per aver chiesto all'insegnante se Lucio Battisti era fascista, l'abbia fatto in modo sguaiato, provocatorio, o addirittura insolente.
Ammesso tutto, non si dà un voto di merito su una questione disciplinare. Se il comportamento della ragazzina è stato scortese o sfottente, meritava piuttosto una nota disciplinare o con un provvedimento feroce ancora in uso, di essere mandata fuori dall'aula.
Lo facevano i peggiori insegnanti medi dei miei tempi, e credevo che una prassi del genere fosse stata sepolta, insieme alle bacchettate sulle dita, ai nocchini, alle orecchie da asino, al dietro alla lavagna.
Diamo dunque un 4 all'insegnante, e non soltanto per l'abuso di autorità. 
La domanda sul presunto filo fascismo di Battisti, durante una lezione sui cantanti di quell'epoca, mi sembra piuttosto meritevole di premio, se ben posta.
Dimostra attenzione, conoscenza, curiosità. E' una domanda sulla quale hanno dibattuto, ahimè , un paio di generazioni incerte fra fiori di rosa e  i fiori di pesco. E' anche una domanda scema, perchè confonde l'artista con le sue idee politiche, ma la colpa non è della ragazzina.
E' delle due generazioni precedenti, che-dopo aver prodotto il piccolo nodo, non sono state in grado di scioglierlo. E non sarà con la discesa ardita di un voto, caro insegnante, che le aiuterà una risalita.

Fonte Il Giornale

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