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Striscione del Veneto Front Skinhead contro la professoressa Cloe

Striscione degli skinhead contro il docente transessuale Cloe all'istituto di San Donà


(G.p)All'istituto Scarpa Mattei di San Donà di Piave era primo assistente di laboratorio Luca Bianco che lo scorso venerdì ha pensato bene di presentarsi a scuola, vestito da donna e con una fluente parrucca bionda. 
L'assistente di laboratorio Luca Bianco, in questo modo, ha annunciato ai suoi allievi che da quel momento era tutta un'altra persona. Una donna, di nome Cloè, come aveva sempre voluto essere.
Naturalmente è nato un putiferio ed il padre di uno studente ha deciso di scrivere una lettera all'assessore all'istruzione Elena Donazzan, da qui anche logiche contrapposizioni ideologiche e politiche.
Il quotidiano on line Venezia Today, con un interessante articolo, che proponiamo per intero, ci racconta della  striscione del Veneto Front Skinhead posizionato fuori l'istituto Scarpi Mattei e del volantino in cui si invita l'autorità scolastica a prendere provvedimenti nei confronti di un docente che cambiando sesso alimenta una visione distorta della società.

Striscione degli skinhead contro il docente transessuale Cloe all'istituto di San Donà
I neofascisti contro la prof Cloe: striscione all'ingresso della scuola




Uno striscione contro il gender, un volantino con vari appelli ad un "corretto sistema educativo" e l'invito a prendere sanzioni nei confronti di un docente che cambiando sesso "alimenta una visione distorta della società". È l'iniziativa del gruppo "Veneto fronte skinheads", accompagnata da un comunicato firmato "ferocemente" da un non meglio definito portavoce.



Striscione degli skinhead contro il docente transessuale Cloe all'istituto di San Donà
Così, dopo gli attacchi da parte dell'assessore regionale Elena Donazzan, arrivano le minacce dei neofascisti. Il blitz è avvenuto nella notte davanti all’istituto "Scarpa-Mattei", lo stesso in cui venerdì scorso un docente di fisica 51enne si è presentato in aula vestito da donna e chiedendo agli studenti di chiamarlo Cloe. La mattina lo striscione era già accartocciato a terra, probabilmente staccato da qualcuno prima che a scuola arrivassero studenti e professori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno sequestrato il materiale, mentre la dirigenza dell'istituto dovrà decidere se sporgere denuncia.
Il volantino parla di "ennesimo e imbarazzante scempio di tematica sessuale", senza che sia preso alcun "provvedimento sanzionatorio da parte delle istituzioni" nei confronti di un docente. "Dei minorenni sono vittime di un messaggio d'opinione lanciato da una manifestazione ideologica individuale che alimenta una visione distorta della società". Poi l'attacco nei confronti di un "sistema educativo che condiziona le giovani generazioni a proprio uso e consumo": ormai la scuola, "inquinata da fiabe a sfondo e logica omosessuale e professori travestiti, sta assumendo connotati oscuri, finalizzati ad una vera e propria formazione ideologica senza possibilità di scelta". Dall'altra parte la maggioranza di studenti e docenti ha già dimostrato solidarietà alla prof, tanto che è stato lanciato l'hashtag #IoStoconCloe.


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