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Raduno Forza Nuova a Genova, il Pcl: “Serve scelta di campo per respingere rigurgiti fascisti”

(G.p)Forza Nuova, movimento politico nazionalista guidato da Roberto Fiore, vorrebbe organizzare a Genova una importante manifestazione internazionale con tutti i leader dei movimenti nazionalisti europei, dai fuoriusciti del Front National a Alba Dorata nel mese di gennaio.
La sinistra istituzionale ed antagonista vedono l'eventuale raduno di Forza Nuova come una provocazione, in una città, come Genova, medaglia d'oro per la resistenza, che il 30 giugno 1960 impedì il congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano, e presieduto dall'ex prefetto fascista Carlo Emanuele Basile, portando alla caduta del governo Tambroni sostenuto anche dal Msi.
Genova 24, portale di informazione ligure, con un interessante articolo, che proponiamo per intero, ci racconta l'iniziativa anti fascista messa in atto dal Partito Comunista dei Lavoratori, formazione della sinistra radicale guidata da Marco Ferrando, ex deputato di Rifondazione Comunista



Forza Nuova tenta di crearsi lo spazio di agibilità con cui infangare e insozzare con la propria propaganda la città di Genova, come già è successo in altre città italiane. Non ci sono molte parole da spendere di fronte ad un fatto del genere ma risulta necessario e urgente agire e intervenire prima che sia troppo tardi. E’ necessario che tutti i sinceri antifascisti ed anticapitalisti della città, che tutti i lavoratori, gli studenti e i migranti si organizzino in un fronte comune per rispondere chiaramente e senza paura a questa minaccia, prima che sia troppo tardi” Lo scrive in una nota il Partito Comunista dei Lavoratori – Genova.

“Fanno piacere le tante dichiarazioni contro questa provocazione di Fiore ma troppe occasioni per reagire già si sono fatte scappare -prosegue la nota – ai fascisti si risponde con la lotta di classe e con l’intervento nelle piazze, nei quartieri, nei luoghi di lavoro, con la presenza ai cortei come quello del 26 Settembre, a cui il PCL aderì e in cui i nostri militanti erano presenti. Un corteo che venne snobbato da molte realtà della sinistra “democratica” e “riformista” e da un certo associazionismo sempre più rintanato a supplicare il rispetto di una Costituzione che fu da subito carta straccia e strumento di tradimento di una resistenza popolare e di classe. Corteo che proprio recentemente è costato pesanti denunce a 21 compagni e compagne”.

Nella città che si liberò da sola grazie all’onore e al coraggio della sua popolazione, di una classe lavoratrice organizzata e combattiva e di militanti rivoluzionari disposti alla morte è giunta l’ora di smettere di tacere e di tornare a fare scelte di campo e di classe, senza delegare l’antifascismo ad istituzioni colluse, respingendo con la lotta i rigurgiti fascisti”.

1 commento:

  1. Ferrando parla di contrastare con la lotta i rigurgiti fascisti nelle piazze, poi se accadrà qualche violenza in occasione delle loro contromanifestazioni griderà contro gli attacchi fascisti e nello stesso tempo il capitalismo internazionale continuerà indisturbato ad ucciderci... che noia!

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