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Saluto romano al ricordo per Ramelli: stavolta sono condannati i 16 militanti di destra

(G.p) Sono stati condannati a un mese di reclusione e a una multa di 250 euro 16 militanti di destra accusati di aver violato la legge Scelba del 1952, per aver compiuto “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista” come il ‘saluto romano’, durante la commemorazione a Milano, nell'aprile 2013, di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani. Lo scorso giugno, tuttavia, 10 militanti meneghini del variegato mondo della destra identitaria erano stati prosciolti dal gup di Milano per gli stessi episodi avvenuti nel corso della manifestazione del 2014. Tra loro, vi sono anche alcuni imputati sotto processo per i fatti del 2013.Il Corriere della Sera, nella sua versione on line, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci racconta la condanna di 16 militanti di destra colpevoli di aver compiuto,durante la commemorazione dei 3 caduti, manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, come la chiamata del presente ed il saluto romano, accompagnati dalla sventolio di numerose bandiere con la croce celtica. Nel video abbiamo assemblato le due diverse manifestazioni. Identiche nelle espressioni, opposte negli esiti giudiziari
Puniti con un mese di reclusione e una multa. È la prima volta che viene emessa una condanna per presunta apologia del fascismo durante l’annuale manifestazione
Sono stati condannati a un mese di reclusione e a una multa di 250 euro i 16 militanti di estrema destra accusati di violazione della legge Scelba del 1952 per aver compiuto «manifestazioni usuali del disciolto partito fascista» come il saluto romano durante la commemorazione a Milano, nell'aprile 2013 di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
È la prima volta che viene emessa una condanna a Milano per presunta apologia del fascismo durante l’annuale manifestazione. I giudici della quinta sezione penale del Tribunale hanno anche disposto un risarcimento complessivo di 16 mila euro a favore dell’Anpi, parte civile nel processo.
Il pm di Milano Piero Basilone aveva chiesto la condanna a 45 giorni di carcere per tre imputati, tra cui il cantante Federico «Skoll» Goglio, che avrebbero avuto un ruolo più attivo nel corso della manifestazione, e un mese di reclusione per le altre 13 persone sotto processo. Aveva proposto inoltre, per tutti, una multa di 250 euro.
Lo scorso giugno dieci militanti di estrema destra erano stati prosciolti dal gup di Milano per episodi analoghi avvenuti però l’anno successivo, nel corso della manifestazione del 2014. Tra loro anche alcuni imputati finiti sotto processo per i fatti del 2013, che erano stati rinviati a giudizio da un altro giudice e giovedì sono stati condannati. Sono accusati in particolare di aver compiuto durante la commemorazione «manifestazioni usuali del disciolto partito fascista» come «la chiamata del presente, il cosiddetto saluto romano, l’esposizione di uno striscione inneggiante ai camerati caduti e di numerose bandiere con croci celtiche». Prima che i giudici si ritirassero in Camera di consiglio, i difensori avevano chiesto l’assoluzione. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro i prossimi 90 giorni.


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