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Il ritorno di Ignazio Marino: Roma è antifascista,anti nazista, ma la manifestazione antimafia è flop

di Giuseppe Parente
Non c'è stata la presenza forte dei cittadini di Roma al corteo anti mafia capitale organizzato dal Partito Democratico. Infatti circa cinquecento persone hanno partecipato al sit in corteo Antimafia capitale organizzato giovedì 3 settembre in piazza Don Giovanni Bosco, dove lo scorso 20 agosto si è svolto il funerale show di Vittorio Casamonica.
 La convocazione in piazza era stata fortemente voluta da Matteo Orfini, presidente del Pd ed imponeva l'assenza di bandiera di partito e vessilli di ogni genere. Sul palco si sono susseguiti interventi di rappresentati della Comunità di Sant'Egidio, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e delle associazioni antimafia, legate al volontario ed alla cosiddetta società civile.
Nessun politico ha preso la parola, anche se in piazza ce ne erano numerosi, soprattutto quelli del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà.
Il sindaco Ignazio Marino, tornato in città dopo le vacanze trascorse ai Caraibi, giunto dopo un'ora dall'inizio della manifestazione, protetto dalla scorta e da un cordolo, composto da una decina di carabinieri, è stato contestato e fischiato. Molti hanno urlato :vergogna. Altri lo hanno inviato a continuare a pigliare i tonni,alcuni invece lo hanno invitato a dimettersi da sindaco perché la città eterna merita un altro ed alto primo cittadino.
Ignazio Marino non ha fatto nessun discorso in piazza. Prima della conclusione del sit-in ha rilasciato poche parole : "la presenza delle persone in questa piazza dimostra che Roma è una città antifascista, anti nazista, antimafia. Abbiamo cacciato i fascisti ed i nazisti, ora cacceremo anche la mafia.
Infine una decina di manifestanti dei movimenti per la casa, legati alla sinistra antagonista romana che si sono presentati con striscioni volantini e megafoni sono stati allontanati dalle forze dell'ordine.




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