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Vincenzo Esposito: ecco le protezioni politiche dell'assassino di Ciro

(umt) E' stata appassionata e partecipata la manifestazione di ieri pomeriggio a piazza Dante per chiedere giustizia e verità per Ciro Esposito con la significativa presenza di una delegazione di ragazzi del rione Traiano, gli amici di Davide Bifolco, il 17enne ucciso settimane fa da un carabiniere.
Qui le cronache del Roma, del Mattino, del Desk.
Qui invece il passaggio dell'intervento dello zio di Ciro, Vincenzo Esposito sulle protezioni politiche di Daniele De Santis
Questo l'appello dei promotori della manifestazione


Basta false rappresentazioni di Napoli: vogliamo verità e giustizia per Ciro Esposito

A quattro mesi dall’omicidio di Ciro Esposito per mano di Daniele De Santis, emergono nuove ricostruzioni dei fatti che capovolgono le realtà e come sempre offendono la verità, la città di Napoli, la sua tifoseria, i suoi cittadini.
Le notizie su De Santis, che avrebbe sparato per legittima difesa e che sarebbe stato accoltellato prima dello sparo, con referti che escono a sorpresa dal bizzarro cilindro dell’ospedale Belcolle di Viterbo, dove attualmente l’ex ultras giallorosso si trova ricoverato, senza che si sappia nemmeno quali lesioni così gravi lo affliggano per non essere in galera, pubblicizzate a gran voce dai media nazionali, sono fantasiose versioni che hanno il chiaro obiettivo di trasformare il carnefice in vittima e rappresentano l’ennesimo attacco a Napoli, al popolo napoletano, a Ciro Esposito e alla sua famiglia.
Era quello che temevamo fin dall’inizio: ancora una volta la Capitale del Sud e la sua gente rischiano di pagare le conseguenze dell’ennesima falsa rappresentazione dei fatti.
Siamo indignati. E pretendiamo verità e giustizia.
Chi copre Daniele De Santis? Di quale scomoda verità è depositario? Perché l’ex ultras della Roma legato all’estrema destra è ancora in ospedale a Viterbo e non in carcere? Perché non si conoscono i nomi dei quattro indagati che erano nel commando insieme a De Santis, notizia prima smentita e poi riconfermata dalle stesse autorità giudiziarie? Sono domande che riteniamo legittime e che pretendono risposte.
Perché se a sparare fosse stato un napoletano, siamo certi che si sarebbero invocate punizioni pesanti contro il Napoli, Napoli e il suo popolo.
Lanciamo quest’appello per dire basta: difendiamo la verità. Per Ciro, ma soprattutto per Napoli. Per la sua dignità e la sua identità. Per la sua gente.

Antonella LeardiGiovanni Esposito, Vincenzo Esposito, Angelo Pisani


per adesioni: gasparazzo@gmail.com

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