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Lucca, il comandante partigiano pestato protagonista di una querelle con la Provincia sugli archivi dell'Istituto della Resistenza


(umt) L'episodio ha choccato l'intera città di Lucca: un anziano (87 anni) pestato selvaggiamente mentre rientrava all'ospizio "La casa del clero" e mandato in gravi condizioni all'ospedale per numerosi colpi di bastone alla testa. Ma ad accentuare l'allarme è l'ipotesi che non si tratti di una semplice rapina ma di un episodio di violenza politica o di una vendetta personale. La vittima, infatti, è un ex comandante partigiano, Lilio Giannecchini, per trent'anni direttore dell'Istituto storico della Resistenza,  rimosso l'anno scorso dal presidente della Provincia dopo una denuncia per la gestione degli archivi sfociata nello scorso mese di ottobre in un'assoluzione con formula piena. Una querelle che ha visto Giaccherini contrapporsi ai funzionari della Provincia fino, appunto, al contenzioso giudiziario. La lite ha avvelenato i rapporti nella vecchia guardia antifascista, divisa tra sostegno alle ragioni dell'anziano comandante e fedeltà politica alla "giunta rossa". Ferite che hanno lasciato traccia come è evidente nelle scarse adesioni al  presidio in piazza San Michele, per esprimere solidarietà al comandante ferito. Hanno partecipato qualche decina di persone, mobilitate grazie al tam-tam su Facebook lanciato dagli studenti del collettivo Torpedo di Lucca  


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