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Ancora in ricordo di Angelino Rossi: quando a suonare la sveglia fu la Volante Rossa con Lou Castel e Michele Santoro

Keoma continua con i suoi contributi di memoria dall'antifascisteria romana. Stavolta consegnandoci il ricordo di uno dei tanti scontri sostenuti dall'Accademia di Angelino Rossi... E' il caso di sottolineare che non solo gli assalitori di Centocelle ma anche un nucleo di Servire il popolo romano passò alla lotta armata, dopo essere transitato per Potere operaio, dando vita alle Unità comuniste combattenti, con Guglielmi, Paola Angelici, le sorelle D'Angelo. 
di keoma 

Sempre Antonio Pennacchi, nello stesso libro ( che ispira anche il film di successo "Mio fratello è figlio unico") descrive un assalto della "Volante Rossa" ( il servizio d'ordine di "Servire il Popolo", gruppo maoista al quale era passato dopo l'intensa esperienza coi "bavosi") alla Accademia Pugilistica Romana diretta da Angelino Rossi. Il fatto, mi sembra del 1970, si risolse in un assalto notturno all'arma bianca, diretto dal fratello dello scrittore, Gianni Pennacchi, poi curiosamente diventato cronista del "Giornale" di Berlusconi ma all'epoca uno dei massimi dirigenti romani del gruppo maoista, in cui i "pugili" ebbero pesantemente la peggio ... tra i partecipanti all'assalto, indicati da Pennacchi senza fare il nome ma identificabilissimi, anche l'attore svedese Lou Castel, allora famosissimo, ed il futuro anchorman Michele Santoro ....
Lo scrittore ricorda pure che, coperto da casco e fazzoletto rosso di ordinanza, si trovò in quell'occasione a prendere a bastonate, fracassandogli una spalla, un Volontario che era stato suo amico personale e che non lo riconobbe minimamente ...
Un altro assalto alla palestra dei "pugili bavosi" ci fu, stavolta a colpi di molotov, qualche anno dopo, nel 1974 nei giorni immediatamente successivi alla strage di Brescia, ad opera di militanti del Comitato Comunista Centocelle, che poi passerà tre anni dopo quasi in blocco alle Brigate Rosse ... in quella occasione la palestra fu pesantemente danneggiata dall'incendio ...
Non sono sicurissimo che Angelino Rossi - mentre invece certamente questa scelta la fece Alberto Rossi - partecipò alla scissione di Democrazia Nazionale ... certamente invece passerà negli anni ottanta alla Democrazia Cristiana, allora a Roma sotto l'egida del vecchio camerata Vittorio Sbardella, per poi "rientare" nel Msi in occasione della campagna elettorale per Fini sindaco di Roma e partecipare poi al congresso di Fiuggi che porterà allo scioglimento del Msi ed alla nascita di Alleanza Nazionale ... 

P.S. Così come è interessante notare che il regista del film "Mio fratello è figlio unico" (vedi foto), Daniele Luchetti, è fratello del giovanissimo missino ferito al fianco di "Cremino" Zicchieri.

6 commenti:

  1. Pennacchi, sempre nel medesimo libro, parla diffusamente anche di Guglielmo Guglielmi, medico di professione e soprannominato "Comancho".
    Guglielmi fu inviato nel 1969 a dirigere la sede di Servire il Popolo di Latina, città dove risiedevano i fratelli Pennacchi e dove in quell'anno ci furono diffusi scioperi nelle numerose fabbriche contro le cosiddette "gabbie salariali", istituto che permetteva, da Pomezia ( ad un passo da Latina) in giù, che gli operai fossero pagati molto meno rispetto ai loro colleghi da Pomezia in su.
    E fu proprio Guglielmi, durante uno di questi scioperi, per la pretesa assurda di portare le bandiere di Servire il Popolo ( quando invece si era deciso di non portare enssuna bandiera politica ) a provocare gravissimi incidenti al corteo che poi porteranno alla chiusura della locale sede del gruppo maoista.
    Pennacchi descrive Guglielmi come un cretino totale.
    Sostanzialmente lo stesso giudizio su Guglielmi lo da anche Valerio Morucci nel suo "Vita di un terrorista da giovane", dove racconta follie e peripezie anche comiche di "Comancho" durante il breve periodo di comune militanza nella Lapp ( Lotta Armata per il Potere Proletario" ....

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  2. Questa pressochè universale definizione di "cretino" non impedirà però a Guglielmi, rifugiatosi in Nicaragua dopo lo smantellamento delle Ucc, di assumere importanti incarichi si sottogoverno nella gestione della sanità pubblica di quel paese.
    Evidentemente il suo mestiere vero era quello di medico e non quello di capo guerrigliero.

    Tornando ad Angelino Rossi, è divertente come Pennacchi ricordi che sua madre, fervente cattolica e democristiana ma molto sussiegosa nei confronti del "capi politici" dei propri figli, riservasse prima ad Angelino Rossi e poi proprio a Guglielmi lo stesso trattamento di onore quando si recavano a Latina a casa Pennacchi ... il posto a capotavola ed una buonissima pasta e fagioli coi tagliolini fatti in casa ... che invece non faceva quasi mai per la famiglia ...

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  3. "tra i partecipanti all'assalto, indicati da Pennacchi senza fare il nome ma identificabilissimi, anche l'attore svedese Lou Castel, allora famosissimo, ed il futuro anchorman Michele Santoro ...."
    All'epoca Michele Santoro, e si parla del 1970 aveva 12 anni, mi sembra francamente impossibile che un dodicenne potesse prendere parte a spedizioni spuditive a far la figura del LEOne con i pugili di Angelino Rossi....ma vabbe' le versioni degli "Ex " sono sempre un po' fantasiose e colorite di particolari assai poco credibili
    "Tornando ad Angelino Rossi, è divertente come Pennacchi ricordi che sua madre, fervente cattolica e democristiana ma molto sussiegosa nei confronti del "capi politici" dei propri figli, riservasse prima ad Angelino Rossi e poi proprio a Guglielmi lo stesso trattamento di onore quando si recavano a Latina a casa Pennacchi ... il posto a capotavola ed una buonissima pasta e fagioli coi tagliolini fatti in casa ... che invece non faceva quasi mai per la famiglia ..."
    Ecco quest'altro"ricordo" del nostro Keoma lascia veramente pensare a quali particolari il medesimo faccia caso........in questo caso si fanno le pulci anche sulle minestre della madre di un defunto......
    A brevissimo siamo in attesa di un racconto in cui DA SOLO un ex Potere Operaio o Servire il Popolo di quattordici anni a mani nude ridusse all'ospedale almeno dieci " ben noti" picchiatori della "ben nota" sezione MSI di tale o tal altro luogo di Roma.


    Agostino

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  4. Santoro - a leggere su Wikipedia - è nato nel 1951: quindi all'epoca aveva 19 anni.
    Belli belli con Keoma: è un orologio svizzero...

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  5. Si, Santoro è del 1951 ...

    e Antonio Pennacchi, l'autore de "Il fasciocomunista" non è affatto defunto ... è morto l'anno scorso il fratello Gianni ...
    E comunque che c'entra ? La storia della madre e dei tagliolini sia per Angelino Rossi che per Guglielmo Guglielmi ( ma anche per Franco Piperno ed Oreste Scalzone all'epoca del 1968, quando Antonio Pennacchi era ancora fascista e Gianni dirigeva il movimento studentesco a Sociologia) sta nel libro ed è indicativa di un dato per me importante, cioè della scarsissima distanza, anche fisica e di costume, che c'era a fine sessanta e nei primissimi settanta tra "fascisti" e "comunisti" ... e di come nello stesso periodo le "conversioni" da una parte all'altra fossero molto facili ... tutto qua ....

    Curioso che si dia tanta importanza a raccontini di costume, peraltro non miei da di uno scrittore di successo ( che, vi piace solo quando scrive "Canale Mussolini" ? ) e nella si dica, senza per questo voler mancare di rispetto minimamente a quello che è stato un grande combattente, sul fatto che inequivocabilmente Angelino Rossi nella seconda metà degli anni ottanta passò con la Democrazia Cristiana di Sbardella ... sto particolare, stranamente, non lo ha notano nessuno ... i tagliolini di casa Pennacchi invece si ...

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  6. E poi quelli di Servire il Popolo che assalirono la palestra dei "bavosi" non erano uno solo, mai detto cazzate del genere ... erano almeno 50, cioè il servizio d'ordine nazionale del gruppo maoista, addestrato alle arti marziali e all'uso del bastone proprio da Gianni Pennacchi, fratello di Antonio.
    La cosa avvenne l'ultima sera del congresso nazionale di Servire il Popolo che avveniva in un cinema dello stesso quartiere Prenestino.
    I "bavosi" caddero nella provocazione ideata da Gianni Pennacchi che mandò una coppia di ragazzini a volantinare nei pressi della palestra, ragazzini che furono per questo insultati e rincorsi da alcuni dei "bavosi" .... la "Volante Rossa" aspettava nei pressi, riempì di botte gli inseguitori dei ragazzini, poi assaltò direttamente la palestra ed indubbiamente fu un massacro ... cioè molto lavoro per l'ortopedico, all'epoca difficilmente si andava oltre qualche osso rotto ... ma certo per il "mito dei bavosi", fino ad allora considerati invincibili nel corpo a corpo, il colpo d'immagine fu pesante ...

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