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"Faccetta nera" in Comune e scatta il saluto romano del presidente del consiglio

(umt) Il caso, il presidente del consiglio comunale di Somma Vesuviana, Carmine Di Sarno, che scatta nel saluto romano dopo aver "diretto l'orchestra" per "Faccetta nera", è assurto a rilievo nazionale giusto l'8 settembre, quando Repubblica.it ha pubblicato in homepage il video assai dilettantesco (a cui partecipa come valletta la nipote del sindaco, componente dello staff) ma a segnalarlo, con tanto di link al video, pubblicato su facebook, era stato alla vigilia di Ferragosto un giornale locale, la provinciaonline, con un articolo della direttrice, Gabriella Bellini, che ricordava anche gli episodi precedenti che hanno suscitato analoghe polemiche:
Un video di appena 57 secondi, ma che bastano a lasciare perplessi. Nelle immagini riprese, per stessa ammissione di chi via appare, negli uffici del municipio di Somma Vesuviana, si vede dapprima Emanuela Allocca, la nipote del sindaco Raffaele, e assunta in Comune nella segreteria dello zio, e poi il presidente del consiglio comunale Carmine Di Sarno, sottofondo l’inno fascista “Faccetta nera” e sul finale il saluto romano dello stesso Di Sarno. Si ride, si scherza nel video, si parla di “show”, ma è un gesto che non manca di scatenare polemiche. Molti dei politici locali sono in vacanza, ma i cittadini che stanno commentando le immagini non l’hanno considerato altrettanto divertente. Proprio di recente, e per lo stesso motivo, sono state chieste le dimissioni di politici locali e nazionali, mai ottenute a dire il vero.
Carmine Di Sarno ha un presente nel Pdl, un passato nella destra democristiana ma soprattutto un cugino assai noto come storico militante missino. Alfonso Di Sarno, prematuramente scomparso, dopo una lunga militanza missina fu primo dei non eletti alla Circoscrizione Sud alle europee del 1999 nella lista della Fiamma tricolore (quella in cui Roberto Bigliardo "scippò" l'elezione alla favorita Isabella Rauti grazie a un furbo manifesto elettorale in cui alludeva al saluto romano) poi transitò per alcuni mesi nel Fronte sociale nazionale, di cui fu per alcuni mesi segretario provinciale e fu anche candidato nella coalizione di Alternativa sociale. 
Tra i suoi principali successi politici (lo dico senza ironia: lo stesso Rauti lo rivendicò come tale) aver contribuito alla vittoria del centrosinistra alle politiche del 1996: era candidato a Portici al Senato, dove ottenne il 7.1%, la migliore performance della Fiamma in Campania, uno dei 40 collegi marginali al Sud dove l'Ulivo vinse proprio per i voti missini sottratti al Polo della libertà.

ha collaborato: giuseppe parente

4 commenti:

  1. Lui sembra la brutta copia di Cetto La Qualunque, la nipote sembra una Minetti del Sud, si spera quindi sia stata assunta non per nepotismo ma almeno per qualche dote nascosta.
    Paolo Sizzi uber alles!!!

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  2. comunquemente femmine accussì Paolo Sizzi nun l'ha mai viste

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  3. comunquemente femmine accussì Paolo Sizzi nun l'ha mai viste

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