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L'allarme rossobruno, la sinistra oscurantista e gli scheletri nell'armadio stalinista

(umt) Ancora una volta la sinistra politicamente corretta rilancia l'allarme sul fenomeno rossobruno (Saverio Ferrari sul Manifesto). Anche in questo caso, per dirla alla napoletana, dove vede e dove ceca. Essendo essenzialmente d'accordo sulla critica di fondo di "Cloro"
E’ come la storia delle “marce contro la guerra”. Se a quelle poche che ci sono potete vedere anche dei “fascisti” la colpa non è degli antimperialisti che le promuovono (e organizzano) ma della “sinistra” che non ci va. (...) Eppure si attaccano sempre le stesse persone: quelli che organizzano presidi in favore dell’Iran davanti all’ambasciata USA o che protestano davanti al consolato libico contro il CNT o che scrivono difendendo il territorio siriano, facendo un enorme pentolone tra chi si dice antimperialista ma è guerrafondaio e chi no, tra chi è oggettivamente filofascista e chi no. Appellando tutti “fascisti” e sottintendo che “coi fascisti non si parla”.
rimando al suo blog.
A differenza sua, però, non polemizzerò con il Manifesto perché è già abbastanza stracciato di suo. Mi limiterò semplicemente a segnalare una rettifica che sarà pubblicata sul giornale e una buona notizia per chi, come me, nonostante qualche scettico, continua a ritenersi un intellettuale della sinistra libertaria.
“Con riferimento all'articolo a firma di Saverio Ferrari, pubblicato sull'edizione de il Manifesto del 16.5.2012, intitolato “Crescono in Italia piccole ombre rossobrune”, si deve far rilevare che il collocamento della Arianna Editrice nel novero delle realtà rossobrune o nazionalbolsceviche è del tutto gratuita e priva di riscontri oggettivi.
Sul punto al fine di verificare effettivamente le idee veicolate dalla Casa Editrice si invita la consultazione del sito http://www.ariannaeditrice.it/, e dei volumi da noi editi, per poi confrontarli con le infondate tesi sostenute nell'articolo sopradetto.
Arianna Editrice, infatti, opera in un ambito metapolitico ove le categorie ideologiche otto/novecentesche - legate alla società industriale - lasciano il passo a nuovi parametri interpretativi della tarda modernità sui temi dei limiti dello sviluppo, della mercificazione globale, della decrescita, dell’antiutilitarismo e della semplicità o sobrietà volontaria, del pluralismo comunitario e del multilateralismo internazionale".
Arianna Editrice
Dopo la rettifica ecco la buona notizia. A rilanciare la fatwa rossa è stato "Contropiano", il giornale della Rete dei Comunisti, che ha così fatto proprio l'attacco frontale a Stato e Potenza, quotidiano on line di orientamento eurasiatista::
«Va prima di tutto recuperato» sostengono i nostri «il primato della scienza e della tecnica al servizio della politica Parliamo di innovazioni e di capacità di crescita, a partire dalle fondamenta di ogni moderna economia di sviluppo: l'energia. Tornare al nucleare - anche se - sconfiggere la rete delle ong ambientaliste non sarà facile sul piano comunicativo». Oltre a ciò, sempre secondo Stato e potenza, bisognerebbe «avviare nuove reti di viabilità ferroviaria ad alta velocità destinate principalmente al trasporto commerciale, in modo da restringere i tempi di percorrenza tra Nord e Sud della Penisola». Andrebbe anche riformata la leva, ripristinando «il vecchio servizio obbligatorio, eliminando l'arruolamento professionale facoltativo, per preparare tutti gli uomini e le donne idonei al servizio - almeno per un anno - alla capacità di difesa e alla mobilitazione totale in caso di attacco, nel quadro della formazione di nuove milizie popolari». Nucleare più alta velocità più una società militarizzata. Questo il suo programma. Eppure Stato e potenza vanta relazioni con alcuni movimenti comunisti dell'Europa dell'est, come in Bielorussia e in Romania. Evidentemente da quelle parti c'è chi non si pone troppe domande.
Posizioni queste che più che fasciste sono proprie di quelle che un tempo chiamavamo la "destra" del movimento comunista internazionale (da Stalin in giù: e infatti i nostri di S&P si richiamano oggi alle posizioni del Pc cinese e russo): l'esercito di massa nasce nella fase giacobina della Rivoluzione francese. E quindi è una piacevole sorpresa che arrivino a una critica radicale del socialismo reale e dei suoi miti coloro che, a suo tempo, ebbero l'epico coraggio di interrompere le trasmissioni della loro radio per trasmettere per ore musica sacra in occasione della morte del leader sovietico Cernienko.

13 commenti:

  1. dalla pagina fb di Claudio Mutti https://www.facebook.com/claudio.mutti

    Un quotidiano in via d'estinzione, che non nomino per scaramanzia, ha pubblicato ieri l'articolo di un noto pregiudicato, già condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per aver devastato un bar e ferito alcuni avventori. Il pregiudicato in questione, dedito per lunghi anni ad attività di schedatura, ha perso il pelo ma non il vizio: ha compilato una scheda che, rifiutata probabilmente dall'ufficio politico della Questura, ha trovato spazio sulle pagine del quotidiano moribondo.
    Lo schedatore pregiudicato trova strano che il Console Generale della Repubblica Popolare Cinese abbia partecipato, il 18 febbraio scorso, alla conferenza di presentazione del libro di D. A. Bertozzi e A. Fais intitolato "Il risveglio del Drago. Politiche e strategie della rinascita cinese", pubblicato dalle Edizioni all'insegna del Veltro. Lo trova strano, perché a presiedere la conferenza era il direttore di "Eurasia", una rivista che, a suo dire, sarebbe "legata all'estrema destra".
    Non c'è da stupirsi, se nemmeno la Questura prende in seria considerazione le schede informative del devastatore di bar di periferia. Arruolando d'ufficio nell'"estrema destra" una rivista che annovera tra i propri collaboratori il segretario nazionale del Partito Comunista della Federazione Russa, lo schedatore dimostra di aver perso non solo il pelo, ma anche quello scarso raziocinio di cui la natura lo aveva dotato.

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  2. il concetto di "decrescita" (di che cosa poi? dei valori d'uso sociale o delle merci?) è una demenzialità perché fino a prova contraria i bisogni tendono a CRESCERE assieme alla crescita della popolazione mondiale.
    Chiarito questo, è davvero incredibile che "Contropiano" faccia dei ragionamenti identici a "Forza Nuova" sulla presunta necessità italica del nucleare e poi addirittura assuma una posizione apologetica verso l'"alta velocità" (da Nord a Sud d'Italia? ma in che pianeta vivete?).
    La teoria della neutralità delle forze produttive appartiene alle più analfabete correnti neostaliniane del XXI secolo!

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  3. Veramente Contropiano rilancia la critica a Stato e Potenza per le posizioni filonucleariste e pro-tav

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  4. Ugo, dato che "pubblicizzi" la merda de st'infame, potresti anche mettere i nostri Articoli/Risposta, Grazie! http://www.comunismoecomunita.org/?p=3221 http://www.comunismoecomunita.org/?p=3197

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  5. Ho tanto l'impressione che, come al solito, si faccia sempre un gran parlare di posizioni che, alla fin fine, sono non solo ultraminoritarie ma anche assolutamente confinate a siti internet e forum. In Italia i movimenti politici nazionalisti radicali che sono attivi realmente, ossia al di fuori di qualche sito web, non sono molti e penso che all'Area di riferimento, quella anticapitalista, dell'articolo forse gli unici che si muuovono, anche a livello europeo, con volantinaggi, marce e flash-mob sono gli autonomi nazionalisti del nord.

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  6. ...grande il commento del Prof Mutti :):)....a prescindere che piaccia o no cio' che scrive su Eurasia.
    Per il resto (S&P) ....il mondo e' bello perche' e' vario.....io per esempio sono impegnatissimo nel creare una rete di salvaguardia per l'orso bruno Marsicano che a molti potrebbe risultare incomprensibile almeno quanto le tesi di Stato e Potenza !! Ciao Ugo....non intervengo molto ma FASCINAZIONE e' sempre interessante !

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  7. ah ...mi sono scordato di firmare ...sono Bistecca :)

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  8. @ fascinazione e Contropiano:
    scusate, stante i ritmi superveloci della vita odierna, avevo letto e capito male

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  9. Ma più che uno schedatore ormai Ferrari è un gossipparo, un Corona Antifa che finche deve riportare le notizie di qualche scazzo lo fa con fonti abbastanza precise più qualche guizzo di fantasia per es
    http://www.osservatoriodemocratico.org/page.asp?ID=3228&Class_ID=1004
    ma quando c'è da fare un pò di analisi va in palla come nell'articolo in questione mettendo assieme realta che non centrano l'una con l'altra ovvero Stato e Potenza che non si dichiarano ne di sinistra e neanche rossobruni, Arianna Editrice che è semmai legata alla novelle droite più che alle SA, ComunismoeComunità che pur essendo costituito in parte da ex destri e pur volendo rinnovare il comunismo si dichiara antifascista e se non sbaglio tra di loro c'è chi sta pagando duramente il fatto di opporsi al fascismo razzista ed imperialista nelle strade e non facendo i parolai come il Ferrari.
    Quanto a Stato e Potenza e più in generale un certo giro post-evoliano beh credo basti la critica di Vinciguerra agli evoliani che se già centravano poco con il fascismo con il comunismo nazionale non ci azzeccano un cazzo.

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  10. Il dibattito mi sembra comunque asfittico. Nucleare? Quale nucleare? Quello delle vecchie centrali a fissione? Di Stato & Potenza condivido solo la critica alla mancanza di sovranità dell'Italia. Le ricette in positivo ricalcano vecchi schemi sviluppisti ormai decrepiti.

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  11. Beh sarebbe anche il caso che qualcuno spieghi a Iannone, a Casapound e ora a Stato e Potenza, un po' di rudimenti di geofisica e sismologia.
    Cosi magari capiranno che pensare di costruire centrali nucleari in un paese a rischio sismico come l'italia è una cagata pazzesca.

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  12. Sono d'accordo con il commento di poco fa (ore 12:49). Il dramma è comunque un altro: i migliori sismologi e geofisici italiani sono costretti ad andare all'estero per essere valorizzati. Ecco perché trovano ampio spazio le affermazioni filonucleariste di tanti politici di destra, di centro, di sinistra, di sotto e di sopra!

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  13. La tesi di Saverio Ferrari e' questa: chiunque sia uscito da Rifondazione posizionandosi su tesi euroscettisce ma ponendosi nel contempo il problema della sovranita' magari su posizioni comunitariste diventa automaticamente un rossobruno e ovviamente un fascista.........anzi no: Nazista. Pardon: nazista, servo del capitale, amico dei fascisti, servo della Cia, spia dei padroni, collaborazionista, razzista, schiavista,imperialista etc. ............Ne sanno qualcosa pure Costanzo Breve e Fernando Rossi.
    Siamo nel 2012, ma qualcuno e' ancora fermo al 1975.
    Saverio Ferrari, sessant'anni di anagrafe, dodici ( o forse anche meno di cervello.)............... Capacita' proattiva di generare qualche utile per la Nazione e dei Popoli in genere ....ahime siamo IRRIMEDIABILMENTE sotto ZERO invece!





    Ago

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