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Norme antiusura, Manzi al quindicesimo giorno dello sciopero della fame

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera che segnala il caso di Frediano Manzi (Sos racket e usura) giunto al 15° giorno di sciopero della fame contro le storture delle normative antiusura. L'intervista video, di tre giorni fa, contiene pesantissime accuse contro il prefetto Ferrigno, arrestato sulla base di una denuncia dello stesso Manzi con l'accusa di aver estorto prestazioni sessuali a vittime dell'usura per velocizzarne l'acceso ai fondi di sostegno.
Frediano Manzi, fondatore dell'associazione SOS racket e usura, il primo febbraio 2012 ha iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo il dramma dell'usura. Migliaia di persone, vittime di usurai, non possono accedere ai fondi statali solo per il fatto di non essere possessori di partita IVA, così si crea il paradosso che per lo stato esistono due categorie di cittadini: quelli che denunciano gli usurai ed, essendo in possesso di partita iva, accedono al fondo e quelli, che pur si espongono a gravi ripercussioni denunciando gli aguzzini, non possono neanche sperare di accedere a questi fondi. Manzi in questa intervista non risparmia attacchi a nessuno, destra, sinistra, associazioni antimafia istituzionali, ministri, giornalisti, questori, prefetti, carabinieri. Chiunque abbia delle responsabilità dirette o indirette viene senza paura denunciato. Manzi è un esempio di coraggio, di lotta alla mafia e di onestà intellettuale. La sua battaglia è quella della povera gente, la sua indipendenza da logiche partitiche lo rende inviso non solo ai malavitosi ma a tutta la classe politica per questo motivo è costretto a forme di lotta estrema che potrebbero mettere a repentaglio la sua salute e, Dio non voglia, la sua stessa vita. Non lasciamolo solo, la sua battaglia è la battaglia di tutti.
Marco Mantovani Segr. provinciale Forza Nuova Milano

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