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Convitto nazionale, Lotta studentesca contesta l'iniziativa di Alemanno jr

Manfredi Alemanno torna ancora una volta alla ribalta. Dopo la candidatura alle elezioni provinciali studentesche, con i "ragazzi di Ezra" e lo scandalo suscitato sul suo ruolo di testimone a una rissa politica tra ragazzini ai margini di una festa privata alla Camilluccia, è ora la volta di una bagarre politica al Convitto nazionale, la sua scuola. Con la componente giovanile di Forza nuova, Lotta studentesca, che contesta il suo protagonismo. Ecco comunque il comunicato stampa che prende le distanze dalla contestazione organizzata dal "figlio del sindaco" e da un gruppo di studenti.
Lotta Studentesca, presente al Convitto Nazionale con un suo rappresentante e con un numero cospicuo di voti, si dissocia nettamente dalla modalità di protesta portata avanti da una minoranza studentesca capitanata da Alemanno jr. contro la presunta dittatura del rettore, il quale non avrebbe concesso tre giorni di autogestione. In realtà nessuno degli studenti o dei loro rappresentanti sapeva dell'incontro avvenuto con il rettore, svoltosi durante una nostra conferenza tenutasi all'interno della scuola su "massoneria e poteri forti", alla quale hanno partecipato Daniele Lopolito, responsabile della sezione Torre Angela di Forza Nuova, l'avv. Paolo Franceschetti, direttore di un blog di controinformazione e il dott. Paolo Ferraro, Pm esautorato dall'incarico con l'accusa di malattia mentale per aver denunciato connessione tra massoneria ed esercito in relazione all'omicidio di Melania Rea nel quale stava indagando.
Pienamente d'accordo si trova invece il movimento giovanile di Forza Nuova nella richiesta relativa all'istituzione della rappresentanza di Istituto, figura di cui gli studenti hanno diritto sacrosanto e riconosciuto. Le rappresentanze studentesche finora istituite si dimostrano inadeguate legalmente per un reale intervento della componente studentesca nella gestione dell'istituto.
"Una tale protesta non è stata suffragata da una richiesta concertata con gli altri rappresentanti presenti all'interno dell'istituto e quindi per noi non ha alcun valore - afferma il rappresentante di LS al convitto. Tra l'altro siamo disposti a discutere sulla proposta di fare una settimana dello studente, arricchendola di contenuti culturali e finalità educative,e siamo arciconvinti che la situazione anomala del convitto, il cui statuto non prevede il rappresentante d'Istituto, vada sanata e colmata. Siamo sicuri che il rettore di fronte ad una proposta concreta, condivisa e qualitativa da parte della maggioranza degli studenti non avrebbe nulla da ridire. Finora si è sempre dimostrato molto disponibile su qualsiasi proposta. Se poi dovesse fare muro alla richiesta degli studenti si potrà pensare di portare avanti una protesta che coinvolga anche le altre forze politiche presenti e rappresentate nell'istituto, senza personalismi e colpi di mano"

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