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L'antistalinismo di Rifondazione: sospeso un dirigente dissidente per sei mesi

Della vicenda di Marco Costa, il dirigente di Rifondazione comunista,  "punito" per aver moderato un dibattito su "socialismo reale e sionismo" che si è svolto nello scorso mese di giugno a Reggio Emilia, ci siamo già occupati. ora arriva la notizia che il collegio nazionale di garanzia, nel confermare la condanna a 6 mesi di sospensione dal Partito, ha cambiato la motivazione: non per aver partecipato a un'iniziativa negazionista e antisemita ma per aver esaltato lo stalinismo. Il paradosso dello stalinismo: applicare il metodo per rimuoverne il mito
Partito della Rifondazione comunista Collegio nazionale di garanzia
Roma 25.I.2012
Oggetto: sospensione per 6 mesi dal Partito
Al compagno Marco Costa Al Presidente del CRG Emilia-Romagna compagno Furio Kobau Al Segretario regionale Emilia Romagna compagno Nando Mainardi E p.c. Al Segretario Federazione di Reggio Emilia compagno Alberto Ferrigno
Visto il ricorso del compagno Marco Costa del 27 settembre 2011 avverso il provvedimento del CRG Emilia Romagna del 5 settembre 2011 e comunicato all’interessato il 21 settembre, audite le parti interessate il giorno 15 ottobre 2011, preso atto della ulteriore documentazione prodotta al Collegio in data 8 gennaio 2012 dalla Segreteria Regionale dell’Emilia Romagna, il Collegio Nazionale di Garanzia nella partecipazione ad iniziative, nella condivisione di documenti e di prese di posizioni pubbliche riferibili alla casa editrice “All’insegna del veltro” ravvisa un comportamento da parte del compagno Marco Costa contrario allo spirito e alla lettera di varie parti dello Statuto e, in particolare, degli artt. 4 comma 1 e 5 commi 1 e 2 . Ritiene inoltre che la pubblicizzazione di tali attività da parte del compagno Marco Costa medesimo abbiano contribuito a ledere l’immagine pubblica del Partito a livello nazionale dal momento che lo Statuto – fin dal suo Preambolo – recita: “Il Partito della Rifondazione Comunista–Sinistra Europea rigetta così ogni concezione autoritaria e burocratica, stalinista o d’altra matrice, del socialismo e ogni concezione e ogni pratica di relazioni od organizzativa interna al partito di stampo gerarchico e plebiscitario.”
P.Q.M. ai sensi dell’art. 63 comma 4 dello Statuto, la Presidenza del CNG, all’unanimità,conferma la sospensione per sei mesi dal Partito del compagno Marco Costa con decorrenza dalla data di ricezione del presente provvedimento.
Il Presidente del Collegio Nazionale di Garanzia Gianluca Schiavon

9 commenti:

  1. Boh a me pare normale che un partito comunista non accetti che un suo dirigente ammicchi a gruppi di destra o affini, mi sarei stupito più del contrario.
    Lo sanno tutti che la Casa editrice in questione è legata a Mutti il quale è legato alla destra. Inoltre è un'integrazione della precedente sospensione, come è evidente dal primo paragrafo, non una sua mutazione! Ancora, se uno non condivide la disciplina e le regole di un partito, tanto da partecipare ad un convegno con gli eurasiatici mi sembra già ovvia la sua estraneità al partito. Mica l'hanno messo alla gogna, l'hanno solo sospeso: ma credo che al diretto interessato interessi poco visto che ammicca con i negazionisti!

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  2. Tutti i tuoi argomenti non fanno una piega: ma allora perché fare riferimento allo stalinismo che con Mutti, fascismo, eurasiatismo, negazionismo e quant'altro si voglia, nulla ha a che vedere. A meno che non ci si decida a riconoscere (sarebbe ora) che le istanze politiche (la battaglia allo stato d'Israele) che alimentano certe istanze revisionistiche da destra dove si sono radicate stanno tracimando a sinistra.

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  3. Non lo so, non sono nel Collegio di Garanzia nel PRC, ma mi sembra ovvio che se un dirigente che si dice comunista arriva a partecipare e pubblicare libri con la casa editrice di Mutti si cerca una simile "pena" al di la delle argomentazioni del Collegio di Garanzia e si discosta nettamente dai principi di un partito come il prc: mi pare l'ABC!
    In molti a sx considerano criminale lo stato di Israele (me compreso), ma mai mi sognerei di partecipare, dare credito e spazio politico a Mutti e compagnia. Non è che tutti hanno la tendenza alla semplificazione politica che ha dimostrato il sig. Costa, con tutto il rispetto!

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  4. Ma il Segretario Bertinotti, non pubblicava con Mondadori? Ma soprattutto: si condanna formalmente lo stalinismo ma sostanzialmente ma si è autoritari e si espelle chi la pensa diversamente in quel partito, la contraddizione è evidente. Comunque i numeri hanno sempre ragione.

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  5. Io non mi aspetterei che un partito che si chiama comunista si macchia del sostegno dei bombardamenti imperialisti in Afghanistan, o compartecipa a livello locale a privatizzare tutto il privatizzabile. Parliamo di cose serie.

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  6. Sono esattamente queste le questioni: e lo dice uno che è sempre stato profondamente antistalinista ...

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  7. Il Marco Costa in oggetto è uno del gruppo che ha
    ucciso Ramelli o è un omonimo?

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  8. a RINALDO
    ___________________________

    Ma secondo te?!?

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  9. Secondo me Costa è semplicemente uno in cerca di visibilità e il prc è riuscito, stupidamente, a fornirgliela su un piatto d'argento! Uno che al contempo fa: assessore, comunista, fascista muttiano e pseudo intellettuale rosso bruno o è uno schizzofrenico o ha una grandissima faccia da culo!

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