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CasaPound, vi spiego che ne penso: un'intervista prima della catastrofe

(umt) Si fa un gran parlare, in questi giorni cupi, di CasaPound. Molte delle cose scritte, ovviamente, sono  state elaborate alla luce dell'enorme distorsione visiva prodotta dallo choc per l'inimmaginabile omicidio di massa di Firenze, che segna un punto di non ritorno nella vicenda del movimento dei "fascisti del terzo millennio". Una valanga che chiama gli stessi protagonisti - nei talkshow pomeridiani e nelle dirette degli approfondimenti giornalistici - a rispondere e a definirsi su una questione essenziale: il rapporto con il diverso in un Paese avvelenato da vent'anni di propaganda xenofoba e di esaltazione dell'egoismo sociale. Mi sembra il caso, a futura memoria, di fissare quello che penso e che ho detto sul soggetto CasaPound, immediatamente prima della catastrofe. L'occasione un'intervista a un webmagazine giovanile, Libera Onda, i cui redattori sono prevalentemente orientati a sinistra, ai margini della manifestazione nazionale a Napoli di CasaPound.

CasaPound, il volto dei fascisti del terzo millennio!
 Intervista a Ugo Maria Tassinari, autore del libro “Fascisteria” e attento osservatore della galassia nera con il suo blog “Fascinazione” DI FELICE LA MANNA 
CasaPound nasce nel 2003 a Roma con l’occupazione di uno stabile nel rione Esquilino. Attualmente conta oltre 50 sezioni sul territorio, 31 tra bar, pub e librerie. Una compagnia teatrale, due scuole sportive, due squadre sportive, 8 gruppi montani regionali (La Muvra), una web radio con 21 redazioni in Italia e all’estero (Radiobandieranera.org), una web tv (Tortugawebtv.org), una rivista mensile (l’Occidentale) ed una trimestrale (Fare Quadrato). Alla fine del febbraio 2010 è stato inaugurato un gruppo di paracadutismo sportivo (Istinto Rapace), mentre a fine marzo è stato creato un gruppo di immersioni subacquee (Diavoli di Mare). Non si fanno mancare proprio niente. I fascisti web 2.0 abbinano il vitalismo squadrista alla comunicazione innovativa, scendono in piazza e amano Che Guevara. Sì, il mito dei giovani di sinistra, il volto che sempre vediamo sventolare sulle bandiere rosse nelle piazze. A quanto pare non è una novità. Tassinari lo definisce “un ritorno di fiamma”, «negli anni sessanta si guardava al Che e ai movimenti di liberazione del terzo mondo in chiave anti-russa e anti-americana.»
Cosa vuol dire oggi “essere fascisti”? Chi sono i fascisti del terzo millennio?
«Una premessa. Il fascismo è un fenomeno storico che ha segnato il Novecento, espressione di quella che gli storici hanno chiamato “la guerra civile europea”. Dopo la caduta del muro di Berlino, infatti, è emersa una nuova destra radicale, xenofoba, razzista, ma anche liberista e antisociale, che è sicuramente non fascista e talvolta persino antifascista. Una destra che trova la sua più limpida espressione in Italia nella Lega nord ma che ha messo capo anche a fenomeni inquietanti come Breivik il cui orizzonte ideologico è riconducibile ai ragionamenti e ai discorsi dell’ultima Fallaci.
In Italia oggi è rimasto un unico gruppo organizzato su scala nazionale di quella che un tempo si sarebbe detta destra extraparlamentare e oggi si definisce destra radicale: Forza nuova. Le altre formazioni neofasciste, nate da successive scissioni del partito che un tempo incarnava il neofascismo, la Destra (fuoriuscita da An) e la Fiamma (nata da una scissione del Msi alla nascita di An) sono comunque riconducibili all’area del centrodestra.
Diverso è il fenomeno di casaPound, il movimento giovanile fortissimo nelle scuole di Roma e disseminato con decine di piccoli nuclei attivistici ma anche con strutture associative, sportive e culturali in tutt’Italia. Perché nell’immaginario si richiamano al primissimo fascismo: quello degli Arditi e del futurismo, di D’Annunzio e del vitalismo squadrista, ma poi sono assolutamente modernissimi sul terreno della comunicazioni, della logica lobbystica, nell’idea trasversale del fare politica per campagne e obiettivi.»
Per certi aspetti casapound rappresenta la continuità di quelle “politiche” della formazione neofascista “terza Posizione” presenti negli anni 70.
«Terza posizione nasce come gruppo militante per la riconquista della piazza dopo che l’ondata antifascista e la messa al bando della destra exraparlamentare aveva fatto tabula rasa. Si avvantaggia del passaggio alla lotta armata di tanti quadri dell’Autonomia. CasaPound è una realtà molto più articolata e complessa. Per taluni aspetti se di eredità si può parlare è maggiormente presente in Forza nuova.»
Come spiega il successo di CasaPound?
«Con la capacità di coniugare continuità e innovazione. Chiariamo che si parla di successo rispetto a delle dimensioni di scala comunque ridotta. Che con l’eccezione di Roma, i nuclei attivistici sono di poche decine di militanti. Che quando si è misurata sul terreno elettorale è rimasta al palo. Ma che, a differenza di Forza nuova, che gestisce le disfatte in una logica di profezia che si autoavvera, ha saputo trarre lezione dalle sconfitte, ritagliandosi, appunto, uno spazio trasversale che le consente maggiori possibilità di movimento, una forte visibilità ma che in qualche modo innesca anche spropositate reazioni dell’antifascisteria preoccupata appunto da questa sua capacità movimentista.»
Come fa a dichiararsi antiborghese una forza nata dalla necessità della borghesia di autoconservarsi?
«Tutto il gruppo dirigente di Potop romano, con l’eccezione di Morucci e di Piperno, erano figli di papà. La matrice sociale in queste dinamiche conta poco. E comunque l’odio antiborghese che anima i “ragazzi di Ezra” ha molto del vitalismo delle avanguardie letterarie prefasciste, il gusto estetico della beffa e della provocazione antipantofolaia di D’Annunzio e Marinetti.»
Non balena a nessuno la possibilità che, al di là dell’eterogeneità dei fini, possa esserci in un futuro la possibilità che destra e sinistra rivoluzionarie condividano obiettivi di lotta immediati in chiave antiborghese? La crisi dell’attuale sistema economico e politico queste domande le pone…
«Che sui grandi temi le posizioni di frazioni di destra e sinistra radicali siano sovrapponibili (dalla Siria a Israele, ma anche sull’opposizione al golpe tecnocratico) è un’assoluta evidenza. Mi sembra interessante che piccole frazioni di sinistra critica, da Preve a Moffa (per citare due tra gli intellettuali più noti) stiano facendo passi avanti notevoli nella critica delle ingessature del Novecento che ancora intrappolano un pensiero che si autorappresenta come rivoluzionario. Ma gli elementi rituali di coazione a ripetere antichi riti identitari mi sembrano ancora fortissimi…»

37 commenti:

  1. strano però che un movimento che raccoglie si e no 2000 persone in tutta italia possa fare tutte ste iniziative..ma chi li finanzia? come è possibile che gente perlopiù nullafacente e priva di occupazione stabile possa avere ,cosa dice, tutte ste sedi, compagnie, viaggi organizzat qui e la,

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  2. Senza voler contestare la tragicità di ciò che è avvenuto: perché "omicidio di massa", già ripetuto due volte? L'undici settembre è senz'altro un omicidio di massa; la strage dei neri del Fezzan che combattevano nel legittimo esercito libico del deposto regime di Gheddafi è stato un omicidio di massa; My Lai fu un omicidio di massa; Falluja è stato un omicidio di massa...
    Non vorrei che si perdessero le unità di misura.
    Devo dirle proprio io queste cose?
    Quasi tutto il ramo materno della mia famiglia - quattordici persone di ogni età e sesso - fu abbattuto (e come fu abbattuto!) per rappresaglia tedesca: sono incerto se definirlo "omicidio di massa" pure quello, se non nel contesto di decine, centinaia, di altre persone che fecero la stessa fine in luoghi poco distanti fra loro.
    Francamente non capisco e non capisco lo smarrimento del metro di misura.

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  3. Perché è il termine tecnico esatto. Perché in Italia si fa confusione già solo sul termine di strage, che è un reato di pericolo. Per cui se io sparo nel mucchio e non ammazzo nessuno (vedi assalto alla sezione del Pci dell'Esquilino) posso essere condannato per strage. Poi certo ci sono cose giuridicamente ridicole: per cui via Fani, dove le Br con precisione ammazzano i 5 poliziotti e si portano via Moro incolume, è strage mentre Acca Larentia dove sparano nel mucchio con l'intenzione di fare più mporti possibile non lo è.
    Così, tanto per fare un esempio: nel raid di Breivik l'autobomba è una strage, la sparatoria nell'isola un omicidio di massa, anche se la prima ha fatto 7-8 morti e il secondo 77...

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  4. Caro anonimo, i numeri sono più o meno il doppio di quello che citi. Non conosco nullafacenti in Cpi, personalmente lavoro regolarmente (da precario, ma ahimé non è una nostra esclusiva). Nessun viaggio è "organizzato", se con questo termine intendi "pagato da altri", tutti i viaggi sono pagati dai singoli. Le sedi, quando non sono occupate, sono prese in affitto e pagate con i soldi dell'autofinanziamento. Mi spiace togliervi l'alibi, ma la spiegazione "finanziaria" dei successi di Cpi è veramente una scappatoia infelice...

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  5. Per Anonimo: volendo, si potrebbe ribaltare la domanda ai centri sociali di sinistra. Ma a me non interessano. Vorrei semplicemente darti un consiglio: vieni a trovarci, Casapound è aperta t tutti. Così capirai chi sono i nullafacenti e cosa fanno. E ti si apriranno gli occhi sulla realtà.

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  6. Si tratta, credo, di omicidio premeditato plurimo, potenzialmente aggravato dalle presunte motivazioni razziste.

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  7. In Italia oggi è rimasto un unico gruppo organizzato su scala nazionale di quella che un tempo si sarebbe detta destra extraparlamentare e oggi si definisce destra radicale: Forza nuova.

    tanti studi sull'area e questa è la conclusione?

    Zorro

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  8. La matematica dei morti cambia spesso le condizioni giuridiche finali a seconda del risultato, dell'evento , del numero , di chi compie l'azione , e soprattutto della premessa ideologica di chi compie l'azione omicida ....

    Esempi particolari : le fosse ardeatine sono una classica strage nazista di rappresaglia,
    la bomba a Via rasella e' invece una azione di guerra legittima e decorata ...
    Oppure Hiroshima è un atto di guerra legittimo,
    mentre bombardare Londra è un atto terrosristico.

    L'11 settembre con i suoi 3000 morti è sicuramente una orribile strage , mentre i 150.000 morti civili in Irak o Afghanistan sono gli effetti collaterali dell'esportazione del modello democratico occidentale ...

    In ufficio mi chiedono perchè ho una ammirazione sconfinfinata per "le ragioni Caino" ...

    Semplice rispondo io ... : perchè forse al di la' della matematica, conosco l'ipocrisia atavica del dio biblico e del suo predilettissimo figlio Abele ...

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  9. Andrea, una definizione per cui devi prendere fiato per dirla non funziona. Io stesso, che pure sono attento alle distinzioni, nei titoli continuo a usare il più banale e approssimativo "strage di firenze"

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  10. Zorro, senza sapere né leggere né scrivere, mi sapresti indicare oggi organizzazioni della destra radicale organizzate sul territorio nazionale oltre Forza nuova?

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  11. L'articolo 422 -strage- previsto dal Codice Rocco, tuttora vigente e mai abrogato dal 19 ottobre 193O anno in cui entrò in vigore è categorico in merito.E' possibile commettere strage anche solo esplodendo, colpi sparati mediante rivoltella.E' curioso notare che il codice in vigore porta il nome di Rocco Alfredo guardasigilli di Grazia e Giustizia, è viene tuttora definito, dagli addetti ai lavori, un monumento giuridico ineguagliabile. Il codice Rocco, non è mai stato abrogato, nonostante siano passati settanta anni circa, mentre il decreto sulla socializzazione delle aziende, varato dalla RSI,nel 1944, fu immediatamente abrogato dal CLNAI.Per il resto sono d'accordo con Mancinelli, gli eccidi perpetrati dai nazifascisti sono sempre stragi di innocenti,mentre le stragi commesse dagli antifascisti, sono legittime azioni di guerra.TV

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  12. Dunque è "strage" qualsiasi rapina a mano armata dove, miracolosamente, non si fa male nessuno, ma vengono esplosi colpi d'arma da fuoco nel corso della colluttazione?
    Il "padrone" che negli anni Cinquanta scendeva in cortile e minacciava venti operai in sciopero, brandendo la rivoltella, era condannato regolarmente per "strage"?
    Il marito tradito che scendeva in strada armato ed esplodeva qualche colpo in direzione dell'amante della moglie, veniva condannato per "strage"?

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  13. UMT,come mai nessun resoconto sul congresso di FN,400 delegati da tutte le province,le presenze di Canduela,Gollnish e Griffin,unico partito italiano di destra radicale? cordiali saluti

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  14. Proprio ora, nella parte "free" di effedieffe.com (quindi non soggetto a "diritti esclusivi"), Franco Cardini, risponde a "Repubblica":

    "Franco Cardini vittima degli sciacalli di De Benedetti"

    "Maurizio Blondet e Luigi Copertino ci inviano la replica del professor Cardini a La Repubblica e invitano i lettori di EFFEDIEFFE ad intervenire, protestando su Repubblica ed altrove, in sua difesa".

    Massmedia e spirale dell’odio (Franco Cardini)

    ...

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  15. Forse perché non si sono degnati di mandare neanche un comunicato stampa?

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  16. Comunicati stampa? Certo che esistono (sito nazionale in primis) ma lei, da esperto qual è, non ha ritenuto di dover partecipare?
    E poi, congresso a parte, si aggiorni: FN non è di destra, sono anni che rispedisce ai soliti mittenti questo genere di semplificazioni.

    Gaffe imperdonabile?

    Zorro

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  17. Un altra cosa: la parola "catastrofe".
    Ti riferisci a CPI oppure ai senegalesi uccisi? Lo dico senza malizia.
    Sia per gli uni che per gli altri, "catastrofe" mi pare francamente fuori luogo.
    L'ultimo "domicilio conosciuto" per "catastrofe" è l'esodo in massa (questa volta la parola "massa" è spesa a proposito) del popolo palestinese di fronte al terrorismo delle milizie ebraiche, a ridosso della fondazione di Israele: la "Nabka".

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  18. Zorro, non ho detto che non esistono, ma che non li hanno mandati.
    E dove si colloca secondo lei, secondo loro, Forza nuova?

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  19. Andrea, la catastrofe è la precipitazione della crisi oltre il punto di rottura ...

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  20. D'accordo. Per chi? Per le vite spezzate dei senegalesi senz'altro. Anche per CPI? Per la convivenza pacifica? Per la necessaria fine della mortifera ideologia resistenziale? No, per quella ci sono i tempi supplementari di sempre... Insomma, per chi, oltre i senegalesi uccisi?
    Se mia figlia ventenne muore è una catastrofe: per me, per mia moglie. Non per tutti. Se il popolo palestinese viene espulso per sempre dalla sua terra ancestrale, è una catastrofe per la stessa percezione della condizione umana: è una catastrofe come una rosa è una rosa.

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  21. Andrea, giochiamo a capirci.
    La perdita di una vita umana impoverisce l'intera umanità ma in realtà è insuperabile solo per la cerchia più prossima. La morte dei due senegalesi come dei 77 giovani socialdemocratici norvegesi mi addolora ma in tutta onestà non mi colpisce nella sfera intima.
    Quello che invece mi spaventa è un fatto molto più astratto ma che rischia di incidere concretamente nella vita di tanti. E cioè per quello che è dato vedere: la radicale messa in discussione della convivenza civile, del discorso pubblico, della politica e della democrazia per come le ho vissute per 40 anni. Mi rendo conto che, ad esempio, per un fascista le preoccupazioni in questa fase siano molto più concrete e il problema meno scottante (anche perché in qualche modo si è più o meno corazzato in decenni di conventio ad excludendum). E per il mio ragionamento e il mio punto di vista, che in qualche modo ancora, con disperata fede russoviana, allude a un astratto interesse generale, mi sembra spaventosa la rivolta di Bacoli, paese in cui ho abitato per dieci anni e che mi è rimasto nel cuore (tant'è che pur essendo napoletano la mia bestemmia naturale è "mannaggia Sant'Anna", che di Bacoli è la patrona e non S. Gennaro). Oggi ci è toccato vedere tremila persone scendere in piazza, paralizzare un ampio spicchio di territorio, fare gli scontri con la polizia per impedire lo sgombero e l'abbattimento di due case abusive ... Per due case abusive.

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  22. Ora ti sei spiegato molto bene. Inoltre condivido ciò che scrivi. Ci tengo all'uso corretto e proporzionato delle parole, con le sfumature che essere madrelingua colti permette.
    A Firenze si è consumata una tragedia, non una catastrofe. Una tragedia anche per l'esecutore, poi suicida, dei delitti, come giustamente ricorda Cardini, diffamato - Cardini - per l'ennesima volta dai soliti ambienti democratici e antifascisti chic. Quando leggi Sofri che scrive di probabile invidia dell'assassino per i senegalesi belli, bellissimi, poliglotti che parlano le lingue anche quando fuggono, mi viene da pensare che sia giusto che sia stato condannato: avrei voluto essere uno di quei giudici che hanno resistito a tutte le pressioni dei colleghi democratici e di sinistra, della stampa democratica, dell'opinione pubblica democratica, della televisione democratica, delle radio democratiche...
    Si può essere più idioti, in malafede, carcerati di lusso strapagati dal gruppo Repubblica-Espresso, moralisti e psicologi del piffero, icone del nulla senza il coraggio del silenzio?

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  23. Ugo, condivido con te che non li hanno mandati,ma da piu' grande esperto dell'estrema destra italiana quale sei,cosa che ti è stata riconosciuta anche da Repubblica,credo che dovevi occupartene comunque,senza aspettare comunicati,magari riprendendo la notizia dal sito di Fn. Oltre le presenze di Canduela,Gollnish e Griffin,ci sono stati gli interventi del sindacalista Basile,di Frediano Manzi,del magistrato Ferrero,i saluti di Rutilio Sermonti e del principe Sforza Ruspoli... secondo me stavolta hai sottovalutato l'evento. ciao

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  24. Uno mi chiede una spiegazione. Io gliela do. Dopo di che va aggiunto che sono stati sfortunati perché si sono accavallati prima con il rogo di Torino e poi con la tragedia di Firenze. E infine sì: probabilmente un pezzo andava fatto comunque ...

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  25. Per il primo post: ma scusa credi che i militanti di CPI non lavorano? Hanno tutti occupazioni stabili come dici tu e fanno colletta e tirano su soldi come si è sempre fatto...

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  26. Tassinari ha perso la palma dell'esperto...
    Concordo con l'anonimo delle 18:07. E' come se Brera avesse perso un derby perché aspettava che arrivassero i biglietti omaggio... FN fa il II^ congresso in 13 anni e Tassinari aspetta che gli mandino il comunicato...

    "E dove si colloca secondo lei, secondo loro, Forza nuova?"

    E' lei l'esperto - o lo era? - informarsi? Aggiornare le proprie categorie? Codreanu e José Antonio erano di destra secondo lei?

    Zorro

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  27. Anonimo caro,
    la risposta è autofinanziamento.
    Non ci finanziano partiti, né industrie né altri.
    Ci facciamo in quattro per mettere i soldi dell'affitto delle sedi e ti assicuro che non è per niente facile.
    Ma è un'idea in cui crediamo e un percorso che vogliamo fare: rinunciare magari a un libro o a una vacanza per poter tenere aperta la nostra sede è un sacrificio che facciamo volentieri, anche se può pesare sulle nostre tasche.

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  28. Io li colloco nella destra radicale. E lei?
    Codreanu e José Antonio sono espressione tipiche dei movimenti nazional-rivoluzionari che nella guerra civile europea si collocano agli antipodi della sinistra. In questo senso sì: erano di destra

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  29. Ah, se la sentisse il figlio di don Miguel...

    Falange e Guardia di Ferro erano estranee a certe categorie, movimenti di popolo non fazioni.

    Le consiglio, se me lo permette, alcune pagine di José Antonio sul suo Rousseau... e Radio Radicale per fare il suo pezzo sul congresso di FN

    Zorro

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  30. Le categorie le ho riprese da Freda ...
    Sul congresso di Fn, siccome ricevo ogni mese decine di segnalazioni su attività di FN significherà pur qualcosa che nessuno mi ha mandato niente, non crede?

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  31. Per chi conosce l'ambiente fascista (neofascista è un termine falso, mai esistito il neofascismo:il Msi era , ed è, un partito fascista, sia pure con molte sfumature interne), non si deve mai confondere il filone costante dell'idea con prese di posizione opportuniste e vigliacche di alcuni momenti.
    Quando il Msi divenne filoamericano, c'erano i giovani del Msi che manifestavano contro l'imperialismo americano....
    Quando il Msi difendeva la Chiesa, c'era una fortissima presenza di figli del sole...
    Ma il filo rosso era sempre lo stesso.
    Lo sa bene Buttafuoco che era, ed è, missino perché fascista, come tutti i missini erano fascisti.
    Altra cosa, gli elettori, che, di norma, non sono niente e si lasciano trascinare ora da una parte ora da un'altra.
    Forza Nuova non è fascista, è cattolico-tradizionalista.
    Sospetto persino che sia una delle tante propaggini della chiesa eterna.
    CasaPound ha molto del msi, forse inconsapevolmente. Per questo Buttafuoco sta con loro. Per questo anch'io ho delle simpatie per loro.
    Ma sono timorosi e concedono troppo all'antifascismo con i loro distinguo.
    Ripeto, sono timorosi nelle idee, anche se nessuno può disconoscere loro il coraggio di tentare di far politica, fra mille difficoltà.
    Ma non è il coraggio fisico che regge nel tempo.
    Nel tempo regge solo il coraggio delle idee, senza compromessi. Luciano

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  32. forza nuova e' fascista..si colloca nel fascismo mussoliniano post socialista del ventennio.

    zag

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  33. E' il coraggio delle idee senza compromessi che caratterizza Forza Nuova, oltre la destra e la sinistra.

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  34. Il fascismo non è di destra. I neofascisti molti sì. Il fatto di opporsi alla sinistra non vuole dire automaticamente essere di destra. Queste terminologie sono strumenti armati dell'impero delle multinazionali, della massoneria, dell'anonima strozzini. Divide et impera. noi italiani finchè divisi saremo deboli. E nel neofascismo questo non lo si vuol capire, meglio tanti galli e l'Italia resta serva.

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  35. Per Luciano

    "Per chi conosce l'ambiente fascista (neofascista è un termine falso, mai esistito il neofascismo"

    Non sono d'accordo, e lo dico senza dare giudizi di valore.

    Il fascismo è stato un enorme movimento storico e sociale, legato a fasi decisive dell'economia e della politica mondiale.

    Il neofascismo è una piccola comunità di opposizione, che si tiene in piedi per la sola volontà di alcuni individui, a prescindere dalle circostanze storiche.

    Ne consegue che i due sono totalmente diversi sul piano antropologico, al di là delle intenzioni soggettive.

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  36. Per Andrea

    "Quando leggi Sofri che scrive di probabile invidia dell'assassino per i senegalesi belli, bellissimi, poliglotti che parlano le lingue anche quando fuggono,"

    Non ho letto il testo di Sofri, ma se ha detto così, direi che un elemento di ragione ce l'ha.

    Il killer mi sembra che si possa chiamare, sommariamente, un "tradizionalista" e un "identitario".

    E nessuno può mettere in dubbio che i senegalesi abbiano molta più "identità" e "tradizione" dell'italico medio.

    Stiamo giocando con una psiche di cui non sappiamo nulla, ma ho sentito varie volte dei rancorosi razzisti italici bofonchiare, "quei negri sì che hanno delle qualità tradizionali, a differenza dei nostri". E proprio per questo si arrabbiano di più con i neri...

    E certamente i fallaciani (non dico che Casseri fosse un fallaciano, anzi) odiano i musulmani e i senegalesi anche perché sono "ottenebrati fanatici religiosi", nemici della "laica modernità occidentale".

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  37. Certo Miguel, tutto è possibile. Il nostro Paese ha chiuso da un pezzo ed è un pezzo d'Europa che ha chiuso. Non avendo risorse morali proprie - parlo sempre del nostro Paese - vive d'invidia e di senso d'inferiorità. Come luogo geografico dello scontro epocale fra comunismo e anticomunismo, dal dopoguerra agli anni Ottanta, ebbe una pseudo-identità ideologica e nulla di più: un po' poco!
    Se Mario Monti commemora Padoa-Schioppa (bellunese) in inglese, in un palazzo di Roma, monta il risentimento, il giusto risentimento.
    E' l'immagine di un Paese che dovrebbe avere nel cartiglio il motto: "vorrei ma non posso".
    Direi di più: "vorrei" è già troppo forte, perché, in realtà, non vuole nulla... forse vorrebbe conoscere l'inglese solo per fare bella figura con il collega d'ufficio e parlare con un'agenzia di viaggio a Bali.

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