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Alzetta (Action): I violenti di ieri? Figli e fratelli minori

Foto (bellissima) del Corriere della sera
(umt) Come al solito, un importante contributo di conoscenza ai fatti, il giorno dopo, lo offre l'articolo di Giovanni Bianconi, per il Corriere della Sera, che ricostruisce il carattere preordinato dei disordini alla manifestazione degli indignati, degenerata in una violentissima guerriglia urbana. Fondamentale, per liquidare la solita pugnetta pistarola, la testimonianza di uno dei leader dell'antagonismo sociale romano. 
«Io non faccio la spia, e i conti preferisco regolarli dentro casa - spiega Andrea Alzetta, noto anche col soprannome di «Tarzan», il militante del collettivo Action eletto nel consiglio comunale di Roma - ma quei ragazzi incappucciati che hanno fatto gli scontri sono i nostri figli e fratelli minori. Sono ragazzi arrabbiati e disperati ai quali non basta la sponda politica che noi cerchiamo di offrire. E se la politica non cambia, se neppure il movimento antagonista riesce a individuare una prospettiva credibile, lo scenario purtroppo è e sarà questo». Alzetta parla dopo aver abbandonato piazza San Giovanni, resa impraticabile dai disordini. E alla fine di una giornata che certo non è andata come auspicavano gli organizzatori, il promotore di tanti cortei è costretto ad ammettere che anche tra chi non si copre coi cappucci e non tira pietre c'è il rischio che prenda piede una certa simpatia verso chi lancia gli assalti agli sportelli dei bancomat o alle camionette dei carabinieri: «Le opzioni politiche evidentemente non riescono a soddisfare le esigenze diffuse, e questi sfoghi trovano spazi maggiori di quelli che potevamo immaginare. Magari fomentati da chi, vista la pochezza della propria ipotesi politica, non trova di meglio che cavalcare la rabbia sociale senza saperla governare».
Bianconi offre anche una mappa possibile del nucleo duro, i 500 che hanno fatto da testa d'ariete degli scontri, attraendo poi molti altri individualità propense alla violenza:
gente che gravita intorno al centro sociale Acrobax, al magma riunito nel nome di un evocativo «San Precario», gruppi organizzati napoletani, anarchici sparsi, spezzoni del tifo livornese che non hanno mai nascosto lo schieramento nell'estrema sinistra, e altre sigle ancora.

1 commento:

  1. ora vorrei proprio sapere che cazzo c'entrano le BAL! Ma 'sto Bianconi chi è?

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