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Frankenstein de Magistris


" 'Amme scassate tutte".  Il primo commento da trionfatore del ballottaggio conferma la natura assolutamente originale (pur essendo un evidente patchwork) del fenomeno de Magistris.
Che stravince perché intercetta trasversalmente il voto popolare, rompendo entrambi gli assi: destra sinistra ma anche alto e basso. E così è evidente che la sua offerta elettorale mette assieme il credito sulla legalità da ex pm (che ha indagato Prodi), l'uso del dialetto di stampa leghista-populista, un rapporto con il corpo e con la fisicità del contatto degno del miglior Berlusconi (senza bisogno di ritocchini: e il fratello Claudio, il suo factotum, si mette sicuramente in tasca Emilio Fede), il leit-motiv del "sindaco di tutti" tipico della fase di transizione tra Prima e Seconda Repubblica, un lessico distante anni luce dai tormentoni della politica e tutto interno a una dinamica giovanilistico-popolare, la rottura radicale con il Palazzo e i suoi giochi (il rifiuto dell'apparentamento con il Pd si è confermata una mossa geniale). Se il primo effetto dello tsunami elettorale nel centrosinistra è di rafforzare l'Opa vendoliana sui democratici, bisognerà guardare con attenzione anche alla nascita del primo autentico leader populista di un partito del Sud che non c'è ancora ma ha già una marea di voti.

1 commento:

  1. Sono d'accordo con la tua analisi, in più dico che è stato agevolato da una scelta infelice del candidato da parte del PDL che, invece di dare segni simbolici di rottura con il sistema di potere appena terminato, ha dato l'idea di voler continuare nel solco tracciato da Bassolino. Il napoletano, afflitto da mille problemi, vuole sognare e Lettieri, invece, lo voleva far continuare a vivere in questo incubo. Il fatto è che non è detto che l'incubo finirà adesso col nuovo sindaco....

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