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Ma il Pdl come se li sceglie gli assessori alla Cultura?

Stavolta la vittima dell'imprudenza on line è un politico di lungo corso, sia pure sulla scala locale del suo bel paese (Rapallo, Riviera ligure): 47 anni, 25 in consiglio comunale. Mai stato missino. Dalla Dc ad An e ora è rimasto nel Pdl, che lo ha designato come assessore alla cultura (e come ti sbagli...). Ma il 28 aprile scorso, dopo una messa con i reduci della Rsi per l'anniversario dell'esecuzione di Mussolini, si è lasciato andare a quello che ora definisce un "momento goliardico": un saluto romano. Uno degli iscritti al gruppo ha postato la foto su Internet ed è fatta la frittata, con tanto di articoli di giornale e immediata marcia indietro/abiura/banalizzazione del gesto. 
Leggo su Wikipedia la definizione di goliardia: "La goliardia è il tradizionale spirito che anima le comunità studentesche, soprattutto universitarie, in cui alla necessità dello studio si accompagnano il gusto della trasgressione, la ricerca dell'ironia, il piacere della compagnia e dell'avventura".
Ricerca dell'ironia? Dopo un rito funebre sulla tragedia nazionale per eccellenza? E questo dovrebbe essere l'intellettuale della giunta? 
Rapallo, assessore Pdl fa saluto romano:
«Mi scuso, era un momento goliardico»
Giovanni Arena fotografato a cerimonia reduci di Salò: «Ero in veste privata, in realtà stavamo facendo ciao con la mano»GENOVA (16 gennaio) - Un assessore comunale del Pdl di Rapallo, Giovanni Arena, insieme a un gruppo di nostalgici della repubblica di Salò, fa il saluto romano davanti a una chiesa nell'anniversario della morte di Benito Mussolini. La fotografia, pubblicata oggi da Il Secolo XIX, sta suscitando polemiche nella cittadina dove Arena, 47 anni, bancario, deleghe alla cultura e ai servizi elettorali, è molto conosciuto.
La foto è stata scattata il 28 aprile 2010 sui gradini della chiesa di San Francesco: si vedono una dozzina di simpatizzanti della sezione rapallese del Raggruppamento combattenti e reduci della repubblica di Salò che fanno il saluto romano. Arena è visibile in seconda fila mentre uno del gruppo tiene in mano la bandiera della repubblica di Salò. L'immagine è stata messa on line da uno dei responsabili della sezione Marco Janni.«Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma quello era un momento goliardico dopo una cerimonia a cui ho partecipato in modo privato, non in veste di assessore», dice Giovanni Arena all'Ansa. Molto conosciuto in città Arena, 47 anni, è da 25 in consiglio comunale, eletto sei volte ed è stato assessore in più giunte: «Sono una persona di destra estremamente moderata - spiega - Nasco democristiano e non sono mai stato iscritto all' Msi. Sono entrato in Alleanza Nazionale quando Fini ha fatto la svolta e oggi sono rimasto nel Pdl, di cui sono un dirigente». Secondo l'assessore non ci saranno conseguenze per il suo gesto: «Non ne ho parlato con il sindaco (Mentore Campodonico, Pdl) ma la vicenda non ha assolutamente, a mio avviso, alcun risvolto politico. Non ho sentito neppure i colleghi di giunta. Ho invece avuto messaggi di solidarietà da molti amici, ma non per il fatto in sé stesso, ma perchè conoscendomi sanno che quello era un momento goliardico».
Cosa pensa del fascismo? «Mi sono avvicinato a Mussolini per approfondire sui libri il Ventennio e mi sono reso conto che la storia la scrivono i vincitori - dice l'assessore - Ritengo che la persona, non il fascismo, abbia fatto alcune cose buone, mi viene in mente l'Inps. Non idolatro la persona, non sono fascista e non approvo le leggi razziali. Odio la violenza, pensi che nonostante sia grande e grosso non mi sono mai picchiato a scuola, sono distante da queste cose». Esiste il reato di apologia del fascismo: «In realtà abbiamo fatto ciao con la mano, quello è un fermo immagine», l'improbabile spiegazione.
fonte: Il Mattino

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