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Il boicottaggio contro i sostenitori di Battisti: autori in rivolta contro la caccia alle streghe 2a edizione

Infuria in Rete la  rivolta contro la sciagurata proposta dell'assessore alla Cultura della Provincia di Venezia, Raffaele Speranzon di boicottare i libri dei firmatari dell'appello in favore di Battisti del 2004. Per chi è interessato a seguire il caso e sostenere la mobilitazione può fare riferimento al blog dei Wu Ming, aggiornato costantemente sulle iniziative. A me piace sottolineare gli interventi, numerosi, di autori favorevoli all'estradizione di Battisti, ma contrari alla caccia alle streghe e decisi a difendere la libertà di pensiero. E' una cosa che fa bene all'anima.
In serata, invece, sul blog di Loredana Lipperini, leggo un incoraggiante aggiornamento. La presidente della Provincia di Venezia sconfessa Speranzon: è una sua iniziativa personale.
Intervenendo a Fahrenheit, il programma pomeridiano di Radio3, la presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha duramente preso le distanze dall’assessore alla cultura Raffaele Speranzon, che nei giorni scorsi aveva chiesto il ritiro dalle biblioteche civiche dei libri di quegli autori che nel 2004 avevano firmato un appello per Cesare Battisti. “Ritengo che quella di Speranzon sia un’iniziativa a titolo personale e non espressa nel suo ruolo istituzionale. Qualora presentasse la proposta in giunta, sappia che la provincia di Venezia non la sosterrà. Le biblioteche sono un luogo libero”. Condanna anche da Claudio Leombroni, vicepresidente dell’Associazione Italiana Biblioteche, che ha annunciato una presa di posizione ufficiale: “Speranzon fa torto all’intelligenza dei lettori italiani, perfettamente in grado di giudicare da soli”. La scrittrice Michela Murgia, vincitrice del Premio Campiello, ha sottolineato il pericoloso precedente costituito dalla proposta, mentre lo storico Luciano Canfora l’ha accostato al ritiro dalle biblioteche delle opere di autori ebraici durante il fascismo. “Un’iniziativa, quella di Speranzon, di gigantesca idiozia”.
Qui invece un po' di commenti a caldo di alcuni dei protagonisti della campagna, da Wu Ming 1 a Girolamo De Michele, da Tiziano Scarpa a Massimo Carlotto.

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