Ancora a proposito di Cosenza

C'è un aspetto "divertente" della contestazione antifa di ieri a Cosenza, conclusa con l'aggressione al consigliere regionale del Pdl Orsomarso. E riguarda uno dei convitati del meeting, Mimmo Barile. Oggi responsabile del credito per il Pdl Calabria, ieri, nel 2004, candidato del centrodestra per la presidenza della Provincia, in un remoto passato giovanile (gli anni '70) bellicoso esponente della fascisteria più militante e stradaiola. Ma, in mezzo a questa lunga traiettoria (su cui qualcuno scherzando potrebbe evocare: da incendiario a pompiere) c'è dell'altro. E cioè che Barile è stato tra i promotori della lista civica che, agli albori della seconda repubblica, consegnò la città di Cosenza a Giacomo Mancini, permettendogli di battere il Pds per poi cooptarlo in giunta e poi di togliersi lo sfizio di trasformare un altro incendiario (Franco Piperno) addirittura in capo della polizia municipale. E Mancini resta, nella memoria collettiva della città e della stessa sinistra antagonista, una persona cara.